Airalzh Onlus promuove il disegno come cura

Anna S, scomparsa a 93 anni dopo aver convissuto con l’Alzheimer per ben 18 anni, ha lasciato una singolare eredità ai propri figli: un’enorme quantità di quadernoni, pieni di scritti e di disegni. Queste opere sono state donate ad Airalzh Onlus (Associazione Italiana Ricerca Alzheimer), nella speranza di poter aiutare nella ricerca contro questa terribile malattia.

<Sfogliando quei quaderni – racconta Flavia, una dei cinque figli – abbiamo letto il decorso della malattia e ci siamo chiesti se potessero essere utili per studiare, in maniera diversa, l’Alzheimer. Durante la sua vita, mamma non aveva mai disegnato né scritto e ci chiedevamo da cosa derivasse quel nuovo passatempo. Con l’insorgere della malattia aveva cambiato completamente personalità, iniziando a disegnare dalla mattina alla sera. Anche il suo carattere era mutato: da serio e poco affettuoso si era trasformato in baci, abbracci, canti continui e, nonostante i problemi nel deambulare, voleva fare lunghissime camminate. Ricordo che aveva cominciato ad invitarci a ridere, anche senza un apparente motivo ed era alla ricerca continua di colori, partendo dai vestiti. Le stesse tonalità che si ritrovano nei suoi disegni>.

I disegni di Anna, una volta inviati ad Airalzh Onlus, sono stati studiati e catalogati, in quanto l’Arte può rappresentare una nuova “frontiera” per un percorso di cura di una malattia che, entro il 2050, si prevede colpirà 1 persona su 85, coinvolgendo più di 130 milioni di individui.

<I disegni di Anna – spiega il Professor Paolo Caffarra, membro del Consiglio Direttivo di Airalzh Onlus, specialista presso l’Unità di Neuroscienze al DiMeC dell’Università di Parma, già Direttore di U.O. Gestione Demenze e membro  del Tavolo permanente sulle Demenze del Ministero della Salute – rappresentano la possibilità di esplorare nuovi percorsi nella cura dei pazienti affetti dalla malattia di Alzheimer. I disegni, anche se prodotti in modo compulsivo, come in questo caso, possono essere un approccio alternativo nel controllo dei disturbi comportamentali. I pazienti tendono a concentrare la loro attenzione sulla scelta dei soggetti da dipingere e sui colori, spesso vivaci, traendone un senso di benessere, di tranquillità e di soddisfazione per l’opera compiuta. Disegnare diventa per loro l’occupazione principale della giornata, quasi a compensare la perdita di memoria, poiché tutto ruota attorno a un fiore, a un volto o a tratti curvilinei come arcobaleni>. Ora, questi disegni sono i protagonisti di una bellissima iniziativa. In occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer, dal 14 al 27 settembre, infatti, in una rete di circa 300 Supermercati e Ipermercati Coop sul territorio italiano, sono in vendita delle “particolari” saponette, in Limited Edition (30 mila pezzi) create appositamente per l’occasione. Sulla loro cover sono riportate le stampe di alcuni dei disegni di Anna. Tre diverse saponette, ispirate a ricordi e sentimenti che, con l’avanzare dell’Alzheimer, sono destinati a svanire nella mente del paziente. Amici. Famiglia. Affetti. Sono queste le parole incise sulla saponetta che, giorno dopo giorno, si cancelleranno, così come svaniscono i ricordi, i nomi ed il sorriso dalle persone malate di Alzheimer. Per ogni saponetta, 1 Euro verrà devoluto ad Airalzh, contribuendo così a sostenere la Ricerca contro l’Alzheimer.

Paola Trombetta

 

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