Con il caldo aumentano tensioni e irritabilità: bisogna rallentare i ritmi

<Le ondate di calore come quella che stiamo vivendo hanno anche conseguenze psicologiche sulle persone. Non dobbiamo avere paura di dirlo e soprattutto di provare a porre rimedio>. Così Maria Antonietta Gulino, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana, parla dell’altro lato dell’emergenza caldo. <L’aumento delle temperature produce un aumento di tensioni e irritabilità. Oltre agli opportuni consigli dei medici come ad esempio bere acqua e non uscire nelle ore più calde, il suggerimento che vogliamo dare come psicologi è rallentare i ritmi: se noi non lo facciamo e opponiamo resistenza è come se andassimo controcorrente rispetto a quello che il clima e il nostro corpo ci suggeriscono. Bisogna avere più momenti di pausa e riposo, in particolare per le persone fragili a livello psicologico questo è un momento molto delicato>. 

Il Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi ha pubblicato uno studio della rivista “The Conversation”: sottolinea che l’aumento di solo 1-2 gradi di temperatura porterebbe a un aumento del 3-5% delle aggressioni. Le temperature di questi giorni, con punte anche di 40 gradi, possono quindi far crescere i rischi.


<Con le alte temperature – continua la presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana – possiamo perdere più facilmente la pazienza, diventare più intolleranti alle nostre routine quotidiane e ci possono essere conseguenze dal punto di vista del benessere psicologico. E’ necessario allora fare molta attenzione. Può crescere l’ansia, possono crescere disturbi pregressi. La riduzione o perdita di tolleranza può sfociare in rabbia e atteggiamenti aggressivi. Per tutti questi motivi è bene non ingaggiare una “battaglia” tra corpo e mente, concedersi pause durante la giornata e recuperare energie nei fine settimana>.

P.T.

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