Olio d’oliva nell’occhio del ciclone

L’olio extravergine d’oliva, simbolo della Dieta Mediterranea, considerata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità, è nell’occhio del ciclone. L’ultimo “attacco” arriva in questi giorni da ONU e OMS, che sarebbero intenzionate a ridurre il consumo di olio d’oliva e di altri prodotti agroalimentari Made in Italy, con una sovrattassa o etichette speciali con avvertenze sui rischi per la salute, come per le sigarette.

«Oserei quasi considerare come fake news gli annunci di ONU e OMS su alcuni alimenti mediterranei, tra cui l’olio d’oliva, pubblicati sulla stampa nazionale, se non fosse per la gravità e l’insensatezza del fatto in sé», dichiara Giovanni Scapagnini, professore associato di Biochimica clinica alla Facoltà di Medicina e Chirurgia Università del Molise e direttore del Comitato promotore di ExpoSalus and Nutrition, l’evento di salute e alimentazione che si terrà dall’8 all’11 novembre alla Fiera di Roma. <L’idea di tassare prodotti della Dieta Mediterranea, i cui benefici in termini di riduzione del rischio cardiovascolare e di aterosclerosi sono supportati da decine di migliaia di studi scientifici internazionali, è un grave errore tecnico, che l’Europa comunque sarà sicuramente in grado di contrastare». Non è la prima volta che importanti organismi internazionali e Istituzioni scientifiche muovono dubbi sull’importanza del ruolo di alcuni componenti della Dieta Mediterranea: in tempi recenti, c’era stato il tentativo di demolire lo studio PREDIMED, uno dei più ampi trial mai condotti su questo argomento, che ha coinvolto oltre 7 mila persone, dimostrando che alimentarsi come spagnoli, italiani e greci riduce le malattie cardiovascolari e non solo. In realtà, tutti i dati confermano come l’alimentazione mediterranea sia garante del mantenimento della salute, oltre a costituire un potente incentivo economico, tanto nel settore agroalimentare, quanto nel settore medico-farmacologico (meno medicine, meno ospedalizzazioni). A sostenere le buone ragioni del cibo Made in Italy negli Stati Uniti e nel mondo è il Mediterranean Diet Roundtable (MDR), organizzazione no profit che ha come obiettivo quello di sensibilizzare sul tema gli addetti ai lavori nella Food Industry degli USA dove il consumo pro capite di olio d’oliva è di mezzo litro all’anno, contro i 13 litri dell’Italia. «L’obiettivo di MDR – commenta Giovanni Scapagnini, che è anche membro del Comitato Scientifico di MDR – è quello di implementare una dieta bilanciata e per questo prosegue il suo impegno di educazione alimentare con scopi precisi: aumentare le conoscenze scientifiche sulla Dieta Mediterranea, trasformandole in opportunità economiche, per creare un brand del Made in Italy, che non è così diffuso come si crede, e aprire l’accesso a una cultura del cibo più naturale e più sano».

Per tutte le informazioni sul programma, gli spazi e le modalità di partecipazione all’evento ExpoSalus and Nutrition è attivo il sito: http://www.exposalus.com/

Paola Trombetta

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