Fare prevenzione “dietetica” per evitare la dialisi

“Fare prevenzione attiva”: è questo lo slogan proposto dalla Giornata Mondiale del Rene (12 marzo), allo scopo di sensibilizzare le persone più predisposte a sviluppare una malattia renale – diabetici, ipertesi e anziani – sull’importanza di adottare misure protettive, cautelative per proteggere la salute del rene e rallentare la progressione dell’insufficienza renale cronica che conduce alla dialisi. Tra le strategie più efficaci nella salvaguardia dello stato di salute dei reni, c’è l’azione della Terapia Dietetica Nutrizionale (TDN).

«Per fornire un valido contributo al controllo della malattia renale cronica, la dieta deve essere personalizzata sulle esigenze del paziente e sulla diagnosi», dichiara Ersilia Troiano, Past President dell’Associazione Nazionale Dietisti (ANDID). Così ANDID invita ad aderire al progetto “DietistaRisponde” (045/8008035), realizzato con il contributo di Aproten, che fornisce consulenze telefoniche gratuite ai pazienti per supportarli nella dieta. Cosa privilegiare? «Innanzitutto il corretto utilizzo dei prodotti aproteici, la scelta dei cibi giusti, la conduzione di  uno stile di vita sano; preferire la dieta mediterranea, limitando il consumo di sale, evitando il fumo e favorendo l’attività fisica. E’ indispensabile sottoporsi ai dovuti controlli (esami del sangue e delle urine per rilevare eventuali marcatori di danno renale) e, per chi soffre di diabete e ipertensione, tenere sotto monitoraggio queste patologie. «Il contributo in termini di salute pubblica di un servizio di questo tipo – prosegue Marco Tonelli, Presidente ANDID – è notevole: aumenta la compliance del paziente alla dieta e questo, secondo le evidenze scientifiche, migliora le condizioni cliniche e la qualità di vita della persona, posticipando il ricorso alla dialisi». Oltre alla dieta, non meno importante è il ruolo che hanno le farmacie nel contrastare l’insorgenza e la progressione dell’insufficienza renale. «Le farmacie, quale presidio sanitario distribuito sul territorio – sottolinea Antonello Mirone, Presidente di Federfarma Servizi – possono aiutare a intercettare i pazienti ancora ignari di soffrire di una determinata patologia, in particolare quella renale, o supportarli sul fronte dell’aderenza terapeutica, fornendo anche indicazioni dietetiche e sulla terapia farmacologica».

Francesca Morelli

 

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