“La salute femminile va in scena” al Centro Humanitas per lei

La salute femminile va in scena. Dalla collaborazione tra il centro “Humanitas per lei” dell’Ospedale San Pio X di Milano e il Teatro Carcano di Milano (dal 2021 con la  direzione artistica dell’attrice  Lella Costa e la regista Serena Sinigaglia, una coppia attenta alla programmazione di spettacoli al femminile) nasce La salute femminile va in scena. Un virtuoso e innovativo progetto che sfrutta la potenza dell’arte teatrale e il suo linguaggio esperienziale per promuovere la salute della donna e una maggiore consapevolezza di sé, superando pregiudizi e tabù ancora.

Il primo laboratorio, in programma il 28 ottobre  sarà dedicato alla menopausa, un passaggio importante nella vita di ogni donna, spesso associato all’idea della sottrazione, alla perdita della fertilità, della sessualità, dell’energia.  Un “meno” che in realtà nasconde tanti “più”, tante occasioni da cogliere per affrontarla al meglio, con un nuovo equilibrio e una nuova qualità della vita. Il secondo laboratorio è previsto per il 18 novembre, e sarà rivolto alle mamme e alle future mamme, per dare loro possibilità di affrontare ansie, paure, tabù attraverso un’esperienza di movimento, recitazione, ascolto e confronto con le proprie compagne di laboratorio. I laboratori teatrali sono gratuiti e si svolgono  con Silvia Gallerano, attrice, drammaturga e regista, insieme alle specialiste del centro “Humanitas per lei” e si terranno presso l’Auditorium Humanitas San Pio X, via Francesco Nava, 31, a Milano. Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria sul sito www.humanitas-sanpiox.it.

A seguire, dall’8 all’11 febbraio 2024, lo spettacolo Svelarsi, drammaturgia e regia di Silvia Gallerano, in scena al Teatro Carcano di Milano (Corso di Porta Romana, 63). Happening, laboratorio, esperienza collettiva, un incontro tra anime e corpi diversi, un percorso di ricerca,  sicuramente qualcosa che va al di là dello spettacolo: per esplorare l’identità femminile a 360 gradi. <Un atto di liberazione possibile solo attraverso l’ascolto e l’empatia che la nudità interiore, assieme a quella dei corpi, genera>, spiega Silvia Gallerano. Otto donne in scena, nude. Più un’altra, la regista, anche lei in scena, anche lei senza abiti. Ingresso consentito solo alle donne e a chi si sente e definisce tale.

Cristina Tirinzoni

 

 

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