Le mandorle: spuntino smart per chi soffre di prediabete o diabete

Le mandorle rappresentano uno spuntino “smart” ed energizzante per chi soffre di prediabete o diabete di tipo 2: oltre ad avere un basso indice glicemico, sono capaci di assicurare un’importante varietà di nutrienti, visto che una porzione da 30 grammi apporta proteine (6 g), fibre alimentari (4 g), grassi buoni e importanti vitamine e minerali come la vitamina E (7,7 mg ), magnesio (81 mg) e potassio (220 mg). In proposito uno studio recente, finanziato dall’Almond Board of California e presentato in occasione della Giornata Mondiale del Diabete (14 novembre), ha dimostrato che fare spuntini con le mandorle ha contribuito a migliorare il metabolismo del glucosio negli adolescenti indiani e nei giovani adulti con prediabete che hanno partecipato alla ricerca. Primo nel suo genere su persone con prediabete, questo studio clinico, controllato e randomizzato, mirava a determinare l’effetto del consumo di mandorle sui fattori di disfunzione metabolica tra cui glucosio nel sangue, lipidi, insulina e altri markers infiammatori selezionati in 275 adolescenti e giovani adulti (59 maschi, 216 femmine, 16-25 anni) con prediabete.

Nel gruppo che ha mangiato mandorle, l’HbA1c (una misura del controllo della glicemia a lungo termine che è anche un criterio diagnostico per prediabete e diabete) è diminuita significativamente rispetto al gruppo di controllo. Inoltre, il consumo di mandorle ha ridotto il colesterolo totale e il colesterolo LDL “cattivo” rispetto al gruppo di controllo, mantenendo inalterati i livelli di colesterolo HDL “buono”.

Così ha commentato i risutati dello studio il dottor Jagmeet Madan PhD, capo ricercatore, professore e preside della Sir Vithaldis Thackersey College of Home Science, SNDT Women’s University (Mumbai): <Cambiamenti nello stile di vita, come una migliore alimentazione ed esercizio fisico, negli adolescenti e nei giovani adulti, hanno il potenziale per arrestare la progressione dal prediabete al diabete di tipo 2. I risultati di questo studio mostrano che non sono necessari cambiamenti radicali: includere semplicemente uno spuntino di mandorle due volte al giorno può fare la differenza. I risultati dello studio sono molto promettenti nel mostrare come le mandorle possano migliorare i livelli di colesterolo totale e LDL e ridurre i livelli di HbA1c in sole 12 settimane di consumo>.

Antonella Franchini

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