LO STRETCHING PRIMA DI DORMIRE AIUTA CONTRO I DISTURBI DELLA MENOPAUSA?

Un po’ di ginnastica prima di addormentarsi, può alleviare i sintomi tipici della menopausa come vampate di calore o brividi, o come cali del tono dell’umore, stati depressivi e disturbi del sonno, fino ai dolori muscolari? Se lo è domandato un gruppo di ricercatori giapponesi del Fitness Institute Physical Research della Meiji Yasuda Life Foundation di Tokyo, che ha chiesto a una quarantina di donne, di età compresa tra i 40 e i 61 anni, di attuare o meno per tre settimane, dieci minuti di moderata attività fisica prima di andare a dormire.
A tutte le donne, come riferisce lo studio pubblicato sulla rivista Menopause, sono state poste dieci domande riguardanti le manifestazioni collaterali della menopausa, invitando poi 20 di queste a praticare soprattutto dello stretching prima di andare a letto. «Il nostro studio – ha spiegato il ricercatore Yuko Kai – ha mostrato, nel gruppetto di donne attive, sensibili miglioramenti nel punteggio di valutazione delle differenti sintomatologie associate alla menopausa. Fanno eccezione solo le vampate di calore sulla cui frequenza lo stretching non evidenzierebbe in nessun caso differenze significative».
Allo studio però sono state sollevate alcune critiche, in particolare dalla North American Menopause Society che, nonostante consideri la pratica dello stretching una buona abitudine, ritiene tuttavia che non sia possibile stimare se i benefici sulla sintomatologia menopausale e depressiva siano riferibili esclusivamente alla pratica fisica, oppure o anche ad alcuni cambiamenti nelle abitudini serali. Come, ad esempio, eventuali variazioni in comportamenti specifici quali l’assunzione di alcol, fumo o il tipo di dieta prima di coricarsi. «Per trarre conclusioni significative sugli effetti positivi dello stretching – conclude e suggerisce Joann Pinkerton, direttore esecutivo della Società scientifica – è necessario ampliare il numero di donne in osservazione e del gruppo di controllo con studi aggiuntivi, ma anche chiedere a queste ultime di attuare qualche cambiamento nelle nomali abitudini serali, non considerate dall’attuale ricerca». Solo così si potrà capire se quei 10 minuti di stretching prima di addormentarsi siano un vero toccasana per i disturbi della menopausa, di cui soffrono anche moltissime donne italiane.

(Francesca Morelli)

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