Le acque sulfuree combattono le allergie della pelle, alimentari e respiratorie

La pelle con dermatite atopica, messa a dura prova da inquinamento e dagli ultimi freddi invernali, le allergie respiratorie, come asma e rinite, e quelle alimentari possono trovare una soluzione efficace, preventiva e protettiva, in una terapia con acque sulfuree delle Terme di Sirmione. «La dermatite atopica – spiega Giampiero Girolomoni, Direttore della Clinica Dermatologica dell’Università di Verona – non è una malattia allergica, ma predispone all’allergia, rappresentando essa stessa la prima tappa della marcia atopica. Curarla vuol dire ridurre le probabilità che si sviluppino allergie, come asma e rino-congiuntivite. Tuttavia vanno trattate con acque dalle specifiche proprietà, compresa l’azione anti-infiammatoria». E la cura termale è una terapia “interessante”, dicono gli esperti, in quanto naturale e priva di effetti collaterali. «Oltre ai bambini, abbiamo aumentato il livello di attenzione e la qualità dei percorsi di cura della dermatite atopica anche nei pazienti adulti e negli anziani, che richiedono un approccio specialistico dermatologico e multidisciplinare per la prevenzione e la cura delle morbilità associate», dichiara Carlo Sturani, Direttore Scientifico delle Terme di Sirmione. «Il merito delle acque di Sirmione va soprattutto alla presenza di idrogeno solforato, che potenzia l’azione antinfiammatoria e antiossidante, stimolando la maggiore produzione endogena di interleukina 10, uno dei più potenti antinfiammatori naturali. Invece lo zolfo svolge un’azione anti-seborroica, esfoliante, anti-micotica e anti-batterica naturale che rende l’acqua termale di Sirmione indicata anche nelle pelli grasse e soggette ad acne». Per la dermatite atopica, i benefici dell’acqua sulfurea salsobromoiodica possono essere massimizzati dalla balneoterapia, eventualmente associata a fototerapia con raggi ultravioletti a banda stretta. Sotto la guida dell’equipe dermatologica, i protocolli di terapia termale, con finalità preventiva delle riacutizzazioni della malattia, prevedono due cicli l’anno. «I benefici sono evidenti soprattutto sulla riduzione  del prurito – aggiunge Sturani – e delle chiazze eritemato-desquamative, grazie all’azione lenitiva e normalizzatrice sulla pelle». Invece sull’apparato respiratorio le acque sulfuree stimolano la rigenerazione delle mucose, liberando le vie aeree dalle secrezioni bronchiali cariche di allergeni, alzando “barriera” contro pollini e altre sostanze allergiche. A ciò si aggiunge l’azione ipoallergizzante e di aumento delle difese immunitarie. Infine i benefici sono estendibili e evidenti anche per le allergie alimentari: «Le nostre Terme  – aggiunge Antonietta Melchiorre, specialista in Allergologia e Immunologia presso la struttura termale –  offrono la possibilità di un approccio diagnostico integrato, grazie alla presenza interna di dermatologo, specialista dell’apparato respiratorio e di nutrizionisti, che consentano di trattare al meglio le tre tipologie di allergie (cutanee, respiratorie e alimentari) mettendo a punto percorsi terapeutici completi, integrati se necessario, e personalizzati alle necessità di ogni singolo paziente e di ogni età». La terapia termale, che deve essere effettuata in periodo di quiescenza sintomatologica, è in grado di ridurre  il numero degli episodi acuti, la durata dell’intensità dei sintomi, con il vantaggio di essere particolarmente indicata per i pazienti in età pediatrica.

 Francesca Morelli

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