Il Centro Diagnostico Italiano compie 50 anni

Oltre 165 milioni di prestazioni, 20 milioni di pazienti, di cui 5 milioni in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale (SSN), 5 milioni con fondi assicurativi, 6 milioni in solvenza e 4,3 milioni attraverso la medicina del lavoro. Ancora: 5,7 milioni di test di laboratorio, solo nel 2024, 300.000 prestazioni di diagnostica per immagini, 700 sedute di radioterapia e 1,15 milioni di visite ambulatoriali. Sono i numeri di 50 anni di attività del Centro Diagnostico Italiano (CDI) annunciati nel corso dell’evento 50 Anninsieme. Diagnostica precoce e prevenzione: oggi come ieri, guardiamo al domani”.

Struttura fondata nel 1975, grazie a una “visione lungimirante”, orientata al miglioramento, al futuro, dei suoi due fondatori, Cav. Fulvio Bracco e Sergio Chiappa, poi proseguita per 4 generazioni, il CDI si è rinnovato nel tempo con tecnologie all’avanguardia, valorizzazione delle risorse, umane e scientifiche, centralità e prossimità al paziente, studi di ricerca innovativi, partnership di eccezione con Università e altri enti, collaborazione pubblico-privato che lo hanno portato ad essere quello che è oggi: un riferimento per la città di Milano, i milanesi e gli utenti esterni. «Non celebriamo solo una ricorrenza – dichiara Diana Bracco, presidente e CEO del Gruppo Bracco e del Centro Diagnostico Italiano – ma un’idea di sanità che ci guida da mezzo secolo, innovativa per quell’epoca, ma subito di grande successo perché puntava sulla prevenzione, sulla diagnosi precoce e sulla medicina di prossimità. In questi 50 anni abbiamo contribuito a cambiare il modo di fare prevenzione e diagnosi in Italia, e vogliamo continuare a farlo, con lo stesso spirito pionieristico con cui siamo nati». Oggi il CDI conta 35 sedi in Lombardia in cui l’innovazione, la tecnologia e la prossimità al paziente, sia fisica che di attenzione individuale, sono un fil rouge. «Il modello di “medicina territoriale”, all’epoca un’ intuizione rivoluzionaria  – aggiunge Andrea Mecenero, amministratore delegato del CDI – si è consolidato e diffuso attraverso percorsi diagnostici su misura, check-up personalizzati e un’integrazione continua tra diagnosi, prevenzione e cura, con un’attenzione particolare all’innovazione tecnologica e alla qualità. Introduzioni di quest’anno sono la nuova tomografia computerizzata a conteggio di fotoni (Photon Counting Computed Tomography), presso la sede di via Saint Bon, una tecnologia di ultima generazione che rivoluziona l’accuratezza dell’imaging diagnostico e la Mappatura Nei Total Body Advanced, unica a Milano, presso la sede Bionics di Largo Augusto, un nuovo esame con Intelligenza Artificiale integrata, pensato per offrire un servizio di diagnosi precoce del melanoma». Le celebrazioni del cinquantennale proseguiranno per tutto l’anno con eventi aperti alla cittadinanza, dedicati a prevenzione, salute e benessere, con particolare attenzione a giovani, donne, famiglie e sportivi. Tra queste il 10 giugno, lo spettacolo teatrale “Canti d’Ippocrate”, una produzione speciale realizzata da Piccolo Teatro Strehler che tra danza, musica e poesia ripercorre la storia della medicina e, il 1° luglio, la seconda edizione dell’evento CDI dedicato alla prevenzione “Equilibrio. Energia. Benessere”, negli spazi di STEP – Futurability District. Prosegue, inoltre, la vocazione e l’impegno sociale del CDI tramite il rafforzamento del sostegno all’Opera San Francesco per i Poveri ETS, con l’offerta di servizi gratuiti e una donazione di 150 mila euro per la riqualificazione e pedonalizzazione di una via cittadina, realizzata in collaborazione con il Comune di Milano nell’ambito dell’avviso pubblico “Milano Attiva”, all’interno del Municipio 7 dove il CDI ha la sua sede di via Saint Bon, trasformandola in uno spazio per la salute e la pratica sportiva, come gesto concreto di restituzione alla comunità. «In questi primi cinquant’anni di attività – conclude il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala – il CDI ha dimostrato di saper rispondere con efficienza ai bisogni sanitari della popolazione di Milano e non solo. Sia come struttura accreditata del SSN, sia come centro privato, oggi il CDI è una realtà competente e radicata sul nostro territorio, un vero e proprio punto di riferimento per la diagnosi e la cura ambulatoriale, grazie ai tanti professionisti che prestano servizio nelle sue sedi. Ringrazio la presidente Diana Bracco e tutti coloro che in questo mezzo secolo, con il loro lavoro, hanno permesso al CDI di crescere, contribuendo all’impegno di Milano sul fronte della salute».

Francesca Morelli

 

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