Approvata la legge per mantenere il lavoro ai malati oncologici

«Da questo momento le persone con diagnosi di tumore non rischiano più di essere licenziate. La legge appena approvata garantirà la conservazione del posto di lavoro e la retribuzione dei permessi per esami e cure mediche a tutti quei lavoratori e lavoratrici affetti da una malattia oncologica, invalidante e cronica». È questo il commento di Annamaria Mancuso, Presidente di Salute Donna ODV Coordinatrice del Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”, cui aderiscono 46 Associazioni dei pazienti. «L’approvazione in Senato del DDL sul “comporto” mette fine a un lungo e faticoso cammino iniziato dal nostro Gruppo diversi anni fa e richiamato all’attenzione della politica durante la scorsa legislatura. Siamo consapevoli del grande passo avanti compiuto a favore di quelle persone che convivono con un tumore. Siamo contenti per tutti coloro che adesso vedranno assicurati diritti e tutele fondamentali in ambito lavorativo e potranno avere una maggiore serenità, almeno per ciò che riguarda la stabilità professionale ed economica, fondamentali quando è presente una malattia oncologica, che spesso porta alla perdita di produttività legata alla malattia e alle sue conseguenze più immediate, come le assenze dal lavoro per i trattamenti e i controlli medici, ma anche le difficoltà fisiche a causa degli effetti collaterali delle cure. Questa è una legge per la dignità della persona malata e per l’intera comunità civile. Niente più licenziamenti, cui abbiamo assistito impotenti negli scorsi anni; posto di lavoro garantito; incremento di 10 ore di permessi retribuiti per tutti i pazienti fragili con patologia oncologica invalidante che richiede visite ed esami, per cui le 18 ore annue disponibili diventano 28. Il mio ringraziamento speciale – conclude Mancuso – che si unisce a quello di tutte le associazioni, va in particolare all’Onorevole Silvana Comaroli, prima depositaria della legge, all’Onorevole Andrea Giaccone, all’Onorevole Vanessa Cattoi e a quanti, tra i politici che lavorano per migliorare la condizione dei cittadini più vulnerabili, hanno reso possibile questo traguardo. Ci attendono ancora tante sfide e tante sono ancora le risposte che le categorie fragili si attendono da noi. Il nostro obiettivo è proseguire nel dialogo condiviso con le istituzioni al fine di migliorare la salute e la vita quotidiana dei pazienti, dei loro figli e dei caregiver».

L’impegno in favore dei diritti sul lavoro per i pazienti oncologici e onco-ematologici, portato avanti dal Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” è stato finalmente premiato: il DDL n.1430 in materia di conservazione del posto di lavoro e permessi retribuiti è diventato Legge. Il Senato ha approvato il disegno di legge a favore dei lavoratori e lavoratrici con malattie oncologiche e onco-ematologiche, invalidanti e croniche.

La legge in materia di “Disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche” è stata approvata integralmente. Il testo composto di 5 articoli colma il vuoto legislativo che fino ad oggi metteva a rischio il mantenimento del posto di lavoro in caso di malattia prolungata: centinaia di lavoratori dopo il periodo di “comporto” di sei mesi hanno subito il trauma del licenziamento. Oltre a non correre più il rischio di essere licenziati dopo sei mesi di malattia, la legge stabilisce un incremento di 10 ore di permessi retribuiti per visite ed esami, che si sommano alle 18 ore annue già a disposizione.

«In qualità di prima firmataria, ho fortemente voluto questa proposta di legge che introduce misure concrete per sostenere i lavoratori colpiti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche», conclude Silvana Comaroli, Deputata e Membro V Commissione Bilancio. «Credo sia essenziale che il nostro Paese garantisca, a chi affronta una diagnosi così pesante, la possibilità di concentrarsi sulla propria salute senza la preoccupazione di perdere il lavoro. Non possiamo accettare che in Italia una malattia metta a rischio la stabilità lavorativa. Desidero esprimere tutta la profonda gratitudine ad Annamaria Mancuso, Presidente di Salute Donna ODV, per il suo instancabile impegno nel dare voce e supporto a chi combatte ogni giorno contro un tumore. Con questa iniziativa vogliamo assicurare che i bisogni delle persone malate siano sempre al primo posto nell’agenda politico-istituzionale».

di Paola Trombetta

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