Il menù della chef Cristina Amato per festeggiare le donne e i loro sogni…

Concentrato di ottimismo e dinamismo, curiosità di evolvere e sperimentare nuovi percorsi di vita e professionali, Cristina Amato, che di recente ha intrapreso la nuova carriera di chef a domicilio e creato, nella sua casa immersa del verde alle porte di Roma, l’Home Restaurant CUCÙ – CUriosità in Cucina (Via Elvira Vaselli, 11, 00128 Castel di Decima RM, Tel. 347.700 1225 (www.homerestauranthotel.com/annunci/lazio/castel-di-decima/home-restaurant/home-restaurant-cucu-curiosita-in-cucina/), lancia un messaggio a tutte le donne: “Ascoltate e coltivate le vostre passioni, perché potrete vederle fiorire e dare loro forma concreta a qualsiasi età”. Non sono solo parole pronunciate per incoraggiare, in occasione della Festa della donna, chi svolge un lavoro che non corrisponde più o non ha mai corrisposto alle proprie inclinazioni, ma una testimonianza concreta della sua esperienza in prima persona, perché a lei è proprio successo così. Infatti, dopo un lungo percorso professionale in campo economico, ha deciso alla soglia dei cinquant’anni, di voltare pagina e investire in quella che, sin da ragazzina, corrispondeva a una passione: dedicare tempo e cura a preparare piatti, non solo appetitosi, ma anche sani, profumati e colorati per regalare momenti di piacere e bellezza che prima erano riservati a famiglia e amici e ora aperti ad ampio raggio a tutti. Una decisione, quella di cambiare vita, e intraprendere la nuova carriera di chef a domicilio, presa con il sostegno del marito che da trent’anni è al suo fianco a condividere gli impegni quotidiani familiari (tra cui crescere i loro 2 figli gemelli Olivier e Thierry che oggi hanno dieci anni) e concretizzata dopo aver conseguito una formazione specifica presso scuole di cucina di alto livello. Perché in cucina, come in altri settori, per garantirsi buoni risultati, contano la passione, la preparazione tecnica e la valutazione economica delle proprie disponibilità per individuare i percorsi fattibili senza esporsi a rischi eccessivi.

Fondamentale, dunque, farsi guidare da chi ha esperienza per unire la passione alla ragione. Consiglio che vale anche nella realizzazione dei menu che Cristina sceglie personalmente con chi si rivolge a lei, tenendo conto sia dei gusti, sia del budget a disposizione di quanti desiderano realizzare un pranzo, una cena o un aperitivo a casa propria o nell’Home restaurant CUCÙ. Un particolare importante: la chef arriva a casa vostra con il 90% dei piatti già pronti, con i camerieri per il servizio a tavola o in piedi e con tutto l’occorrente per apparecchiare la tavola con gusto e raffinatezza. Dagli antipasti ai primi piatti, tra cui le paste ripiene (che Cristina ama particolarmente), ai secondi e ai dolci: tutto viene realizzato dalle mani della chef e dei suoi collaboratori, incluso il pane e la pasta fresca e con l’impiego di materie prime di altissima qualità che sono selezionate con cura dai migliori produttori locali o prese direttamente dall’orto di casa sua. I piatti proposti si ispirano sia alla tradizione italiana, ma con alcuni tocchi innovativi ed etnici che rispecchiano le diverse culture con cui Cristina è venuta a contatto durante i suoi numerosi viaggi e soggiorni all’estero tra cui Belgio, Usa e Brasile, sia al suo desiderio di sperimentare nuove tecniche in cucina per far provare ai suoi ospiti qualcosa di nuovo, utilizzando la giusta combinazione di spezie, colore e gusto, che lei valorizza con un ingrediente speciale, esclusivo quanto raro: simpatia, umiltà, empatia e accoglienza ricca di calore che rendono il cibo messaggio d’amore.

Anche a casa sua, nella zona destinata all’Home restaurant CUCÙ che prevede un grande salone con camino e un tavolo che può accogliere fino a 16-18 persone sedute (per chi preferisce la formula buffet si può ospitare all’interno un massimo di circa 50 persone) e in estate dispone di un giardino di circa 1200 mq con uno spazio coperto e tanto verde, non troverete dei menù predefiniti, perché Cristina costruisce la proposta gastronomica sempre su misura per la persona, cercando di cogliere al meglio le sue esigenze e i suoi desideri. Instagram: www.instagram.com/chef_cristina_amato/ 
(https://www.instagram.com/cucu_curiosita_in_cucina/)

Ecco le ricette che la chef propone alle lettrici, ma anche ai lettori che desiderano fare una sorpresa ad amiche, mogli o fidanzate.

Cannelés bordelais salati

Ingredienti per 30 mini cannelés

  • 25 cl di latte intero o parzialmente scremato
  • 30 g di burro
  • 1 uovo intero + 1 tuorlo d’uovo
  • 50 g di farina
  • 1 fetta di prosciutto cotto 100 g
  • 1 vasetto di pomodori secchi sott’olio
  • ½ cucchiaino di origano secco
  • Qualche foglia di basilico
  • 1 manciata di formaggio Gruyère grattugiato
  • Sale e pepe

Preparazione
Preriscaldare il forno a 200°C. Scaldare il latte con il burro nel microonde. In un’insalatiera, mescolare l’uovo e il tuorlo con la farina. Aggiungere gradualmente il latte tiepido e poi l’origano. Tagliare il prosciutto e i pomodori a pezzetti. In mini-stampi di silicone scanalati, mettere in ogni cavità un po’ di pomodorini, prosciutto, basilico e groviera; quindi riempire le cavità con il composto liquido per 2/3 e cuocere in forno a 180°C per circa 30 minuti fino a quando i cannelés saranno dorati. Si possono mangiare caldi o freddi e, volendo, possono essere preparati anche in anticipo e si possono conservare in un contenitore ermetico.

 

Balanzoni verdi al cavolo in brodo di funghi

Ingredienti per 50 pezzi

Per i cappellacci o balanzoni verdi: Farina tipo Granito o 00 per pasta 150 g, Tuorli 85 g quindi 4 uova grandi, Cavolo nero 80 g (strizzato 30 g).
Per il ripieno: Ricotta di pecora 125 g, Parmigiano reggiano 24 mesi 20 g, Limone scorza 1 pz, Noce moscata q.b., Sale fino q.b., Pepe nero q.b.
Per il brodo di funghi: Funghi champignons freschi 50 g, Funghi porcini secchi 7,5 g, Carota 30 g, Cipolla dorata 30 g, Sedano 30 g, Aglio 1 spicchio, Ghiaccio
Per la cottura dei cappellacci o balanzoni sale grosso, Burro 20 g
Per la guarnizione Germogli, Zeste di limone

Preparazione
Per l’impasto dei cappellacci o balanzoni verdi: Immergere il cavolo nero privato della costa centrale in acqua bollente per pochi secondi. Scolare e tuffare rapidamente in una ciotola con acqua e ghiaccio per fermare la cottura. Togliere il cavolo nero dall’acqua, strizzare bene e sminuzzare al coltello. Frullare il cavolo nero con i tuorli. Disponete le farine a fontana su una spianatoia. Inserite al centro della fontana i tuorli mischiati con il cavolo nero. Cominciate a sbattere le uova con una forchetta per inglobare un po’ d’aria e pian piano iniziate a richiamare al centro la farina. Lavorate il panetto per una decina di minuti fino a quando non risulterà liscio e omogeneo. Avvolgetelo nella pellicola per alimenti e lasciatelo riposare per 30 minuti circa.

Per il ripieno: Mettere a scolare la ricotta di pecora; mescolare in una ciotola la ricotta con il parmigiano reggiano, un pizzico di noce moscata, la scorza di limone, sale e pepe. Se dovesse risultare troppo dura, aggiungere un goccio di latte. Mettere la farcia in un sac à poche.
Per la stesura dei cappellacci o balanzoni: Passato il tempo di riposo, tagliate l’impasto a fette e cominciate a tirare la sfoglia con l’apposita macchinetta. Dopo il primo passaggio, praticate una piega a tre e ripassate la pasta, a partire dalla prima tacca. Ripetere questa operazione una seconda volta. A questo punto cominciate a stringere i rulli fino ad avere uno spessore della sfoglia di 1 mm.
Per formare i cappellacci o balanzoni: Ottenuta la sfoglia, tagliatela con una coppapasta quadrata da 6 cm; posizionate sui quadrati ricavati abbondante ripieno (i balanzoni dovranno essere gonfi al centro). Rimanendo sul piano di lavoro, unite i lembi opposti del quadrato della pasta. Togliere l’aria intorno al ripieno e sovrapporre i due lembi: si otterrà una specie di cappellaccio con punta sfalsata. Procedere così fino a terminare la pasta a disposizione.
Per il brodo di funghi: Far rinvenire i funghi secchi con acqua tiepida, quindi tostare le verdure a secco in una pentola capiente e rosolare per 15 minuti; poi coprire con ghiaccio e l’acqua dove sono stati a mollo i funghi facendo sobbollire delicatamente per 40 minuti. Filtrare il brodo con un colino a maglia sottile e aggiustare di sale.
Per la cottura dei cappellacci o balanzoni: Lessare i cappellacci in abbondante acqua salata, scolarli delicatamente in una ciotola e mantecarli con poco burro.
Per l’impiattamento: Versare un mestolo di brodo di funghi in un piatto fondo e posizionare i balanzoni, terminando l’impiattamento con dei germogli e delle scorze sottili di limone.

 

Timballo di alici

Ingredienti per 6 persone
Alici già pulite 500 g; Arance biologiche 2; Olive taggiasche denocciolate 100 g; Pinoli 30 g Peperoncino fresco 1; Prezzemolo; Vino bianco; Fette di pane casareccio raffermo 3; Olio EVO; Sale e Pepe.

Preparazione
Per prima cosa, pulire le alici eliminando la testa e le interiora o acquistarle già pulite; quindi aprirle a libro e poi sciacquarle e asciugarle bene. Sciacquare bene le arance e tagliatele a rondelle sottili. Lavare il prezzemolo e tritarlo insieme alle olive, al peperoncino e ai pinoli; quindi sminuzzare le fette di pane e farle tostare in una padella con un filo di olio, fino a doratura. Sistemare in una pirofila le alici a strati, alternandoli con le fette di arancia; poi cospargere la superficie con il trito preparato e il pane tostato e condire con un pizzico di sale, una macinata di pepe e bagnare con un goccio di vino e un filo di olio. Infornare a 170°C in forno statico e cuocere per circa 20 minuti. Servire le alici calde o tiepide decorando il piatto con delle zeste di arancia e del prezzemolo

 

Carpaccio di ananas

Ingredienti per 4 persone
Ananas 500 g (1/4 di ananas); Zucchero di canna 50 g; Miele millefiori 1/2 cucchiaio; Acqua 40 ml; Vaniglia; Cannella; Rum 1/2 cucchiaino; Pepe rosa; Arancia metà.
Per la guarnizione Menta fresca 1 rametto, melograno

Preparazione: Posizionate l’ananas sul tagliere, poi privatelo della buccia esterna e delle foglie superiori, dopodiché con l’aiuto di un coltello affilato, o con l’affettatrice se l’avete a disposizione, tagliate l’ananas a fette sottilissime. Versate l’acqua in un pentolino, unite lo zucchero, il miele, il rum, qualche bacca di pepe rosa, la vaniglia, la cannella e il succo dell’arancia filtrata, quindi mettete sul fuoco e fate bollire per 5 minuti, poi spegnete il fuoco, filtrate lo sciroppo e lasciate raffreddare. Quando lo sciroppo sarà completamente freddo, trasferite l’ananas all’interno di una pirofila, coprite con lo sciroppo e lasciate riposare in frigorifero all’incirca per 6 ore.

Trascorso il tempo di riposo, togliete l’ananas dal frigo, tenete da parte il succo, prelevate le fettine e distribuitele su un piatto da portata. Terminate aggiungendo poco succo, aggiungete le foglioline di menta fresca spezzettate e decorate il carpaccio di ananas con chicchi di melograno.

 

di Antonella Franchini

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