Nuove combinazioni di farmaci per le malattie del sangue

Nuove opportunità terapeutiche fanno crescere, di anno in anno, la speranza per le persone colpite dai tumori del sangue, come il mieloma multiplo (2.700 nuovi casi nelle donne e 3 mila negli uomini). Lo ribadiscono gli specialisti in occasione della “Giornata Nazionale per la lotta contro Leucemie, Linfomi e Mieloma” (21 giugno).  «Le terapie di cui disponiamo sono molte e abbiamo la possibilità di selezionare il trattamento più adatto per ogni singolo paziente e questo ci permette anche di migliorare la qualità di vita – dichiara il professor Franco Mandelli, ematologo di fama internazionale e Presidente Nazionale AIL – Oggi per la maggioranza dei malati c’è quasi sempre una speranza».

Negli ultimi anni, grazie ai progressi della ricerca, c’è stato un incremento dell’aspettativa di vita per i pazienti, che è triplicato o addirittura quadruplicato, passando da 2 a 7 anni. «Questo significativo vantaggio è stato ottenuto grazie a farmaci con nuovi meccanismi d’azione, quali gli immunomodulanti, gli inibitori del proteasoma, gli anticorpi monoclonali, che hanno migliorato l’efficacia delle terapie e diminuito la tossicità – spiega il Professor Mario Boccadoro, Direttore della Divisione Universitaria di Ematologia, Città della Salute e della Scienza di Torino –  La vera novità di oggi è l’uso combinato di questi nuovi farmaci, le cosiddette “triplette”, che hanno ulteriormente aumentato l’efficacia».

Nei prossimi anni è previsto l’arrivo di nuovi farmaci che potranno far fare ulteriori passi avanti; il punto cruciale per medici e pazienti è renderli disponibili. La terapia del mieloma multiplo è attualmente caratterizzata da cicli di chemioterapia e successivamente, per i pazienti che hanno meno di 65/70 anni e senza particolari comorbidità, dal trapianto di cellule staminali, per la maggior parte con autotrapianto.

I pazienti affetti da mieloma multiplo rispondono molto bene alla terapia, sono controllati, rimangono in osservazione anche per diversi anni, ma a un certo punto i segni e i sintomi della malattia si ripresentano. «Quando ci troviamo di fronte ad una recidiva, la “tripletta”, cioè la combinazione di 3 farmaci, in termini di efficacia sarebbe da preferire, ma non in tutti i casi risulta essere la scelta migliore. Non sempre, infatti, il regime terapeutico che, secondo le evidenze di studi clinici sembra essere il più efficace, è il più adatto per il singolo paziente – spiega la dottoressa Maria Teresa Petrucci, del Dipartimento di Biotecnologie cellulari ed ematologia dell’Università la Sapienza di Roma – Bisogna continuamente cercare un equilibrio tra efficacia, tollerabilità e qualità di vita».

Insieme ai risultati della ricerca scientifica, la Giornata Nazionale è un’occasione per presentare la XI Edizione di “…Sognando Itaca”, un’iniziativa di vela terapia dedicata ai pazienti ematologici che ha lo scopo di favorire la loro riabilitazione psicologica e il miglioramento della qualità della vita. L’imbarcazione sta percorrendo il Mar Tirreno: partita da Gaeta lo scorso 5 giugno approderà a Napoli il 21 giugno.

Come ogni anno, alcuni tra i più illustri ematologi italiani saranno a disposizione per fornire risposte e consigli al NUMERO VERDE “AIL – PROBLEMI EMATOLOGICI”: 800.226.524 dalle ore 8.00 alle ore 20.00 di mercoledì 21 giugno. Tutte le informazioni sulle iniziative e gli incontri promossi dalle sezioni AIL in occasione della Giornata sono disponibili sul sito www.ail.it.

P.T.

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