SI APRE ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE DI ROMA “LA STANZA DI ELSA”

Il 10 febbraio alle ore 16, alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma,  il Fondo Morante, nel trentennale della morte di Elsa Morante (avvenuta il 25 novembre 1985), apre La stanza di Elsa: un luogo fisico da visitare, dove vengono ricreate le suggestioni della stanza/studio di Elsa Morante di Via dell’Oca 27. Con mobili e oggetti originali: le librerie contenenti i suoi libri e la sua collezione di dischi, i ritratti della scrittrice ad opera di Carlo Levi e di Leonor Fini, i quadri dai vivaci colori del giovane pittore americano Bill Morrow, alcuni dei quali sono stati scelti dalla stessa Morante per le copertine delle sue opere. Per l’inaugurazione, Carlo Cecchi leggerà pagine della Morante cui lo ha legato una lunga e profonda amicizia, accanto alla scrivania, su cui è posta la macchina da scrivere con la quale fu redatta la stesura del suo ultimo romanzo Aracoeli. “Dai primi quaderni di scuola elementare, ai racconti giovanili, dai romanzi incompiuti (Nerina), alle ultime righe scritte su un quaderno pochi mesi prima di morire, oltre al carteggio di oltre 4000 lettere, l’archivio Morante può dirsi uno dei fondi d’autore più rilevanti e prestigiosi per la sua unicità, originalità e completezza che dà prova della sua poliedrica scrittura e dell’autrice offrono un’immagine intima insolita e preziosa”,  ha ricordato Giuliana Zagra, curatrice del Fondo Morante, intervenuta a un recente Convegno milanese promosso da Cives Universi (Centro Internazionale di Cultura), dedicato non solo alla discussione critica delle opere della scrittrice, ma al tentativo di ricostruire la complessità di una personalità davvero estrema per il suo tempo: nei rapporti personali, negli affetti, nella scrittura, nei contenuti, in anticipo sui tempi e nel linguaggio.“Elsa Morante è stata amata o idoleggiata lungo tutto il corso della sua vita. Un fascino, il suo, che si sprigionava fortissimo a dispetto di un carattere esigente e difficile”, così l’ha ricordata durante il convegno Daniele Morante,  il nipote preferito, figlio di Marcello, uno dei fratelli della scrittrice (e padre anche di Laura Morante), appassionato custode e curatore di L’amata: lettere di e a Elsa Morante (Einaudi), in cui ha raccolto circa 4.000 pezzi fra lettere, abbozzi e minute dei più importanti carteggi della scrittrice,

Bibliografia

Grande narratrice di storie e straordinaria fabulatrice, Elsa Morante (era nata il 18 agosto 1912) iniziò a scrivere nell’infanzia, filastrocche, favole per bambini, e raccontini e durante l’adolescenza pubblicò le sue prime opere. Basti ricordare Le bellissime avventure di Caterì dalla trecciolina, scritto quando aveva solo quattordici anni e pubblicato, illustrato da lei stessa, nel 1941. E nei primi anni Trenta le novelle pubblicate sul Corriere dei Piccoli, Oggi e Il Selvaggio.

Quattro grandi romanzi, lunghissimamente elaborati e pensati: Menzogna e sortilegio(pubblicato nel 1948 e vincitore del Premio Viareggio); L’isola di Arturo (pubblicato nel 1957 e vincitore del Premio Strega); La Storia” (pubblicato nel 1974: grande successo internazionale, anche se non mancarono critiche dure). Aracoeli, il suo ultimo romanzo pubblicato nel 1982.

(Cristina Tirinzoni)