Sarà dedicata alle donne la Giornata del Diabete, che si celebra in tutto il mondo il 14 novembre con iniziative come la campagna nazionale di screening nelle farmacie promossa dalla Società Italiana di Diabetologia (SID) in collaborazione con Federfarma: si potrà effettuare un esame gratuito della glicemia nella settimana a cavallo della giornata mondiale (11-18 novembre), un modo per far emergere il sommerso di questa patologia che si stima essere di un milione di persone. Verrà avviata anche la campagna “Sfidiamo il diabete”, promossa dalla SID con Fondazione Diabete Ricerca, in collaborazione con i supermercati Esselunga: durerà sei mesi e sarà mirata a raccogliere fondi per la ricerca. Un’iniziativa che si svolge in un luogo importante per la prevenzione, perché le sane abitudini di vita a tavola cominciano dal momento in cui si fa la spesa e si scelgono i giusti alimenti.
A Roma, il 12 novembre a Villa Borghese, si terrà una 5 Km non competitiva per sensibilizzare la popolazione alla giornata mondiale e ribadire l’importanza dell’attività fisica: verrà presentato il “Passaporto di Roma Città per il cammino e della salute”, con lo scopo di informare e stimolare la popolazione ad adottare corretti stili di vita attraverso l’attività motoria. L’attività di cammino verrà preceduta da un’introduzione del campione olimpico Maurizio Damilano, che illustrerà la metodica del fit-walking. L’evento sarà preceduto da una serie di testimonianze di donne che, a vario titolo, hanno a che fare con il diabete. Sono state invitate: il ministro Beatrice Lorenzin, Maria Novella Luciani, direttore della Ricerca e innovazione in sanità del Ministero della Salute, Paola Pisanti, della direzione generale Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute, la senatrice Emanuela Baio, presidente dell’Associazione Diabete Ricerca, Maria Teresa Petrangolini, consigliere regionale della Regione Lazio, la scrittrice Margaret Mazzantini.
Le donne però non sono solo vittime di questa malattia, ma possono diventare importanti strumenti di cambiamento, in casa e al lavoro. Sono soprattutto le donne ad assistere gli anziani in casa e nelle Residenze Sanitarie; sono le donne a preparare i pasti, a somministrare farmaci e insulina, a misurare la glicemia ai genitori anziani. Il 20 per cento delle persone con diabete in Italia ha più di 80 anni e spesso dipende da donne care giver.
Paola Trombetta
Firmato a Roma il documento: “Il diabete nelle città”
Nasce, in occasione della Giornata mondiale del diabete 2017, una forte alleanza pubblico-privato destinata ad affrontare la drammatica crescita della malattia nelle città. Firmato a Roma da Health City Institute, gruppo di lavoro sull’Urban Health di Anci (Associazione nazionale Comuni italiani), Istituto Superiore di Sanità, Società scientifiche di diabetologia (AMD-Associazione Medici Diabetologi e SID-Società Italiana di Diabetologia) e della Medicina generale (SIMG-Società italiana di medicina generale) e Cittadinanzattiva, il documento “Italian Urban Diabetes Charter”: si propone di delineare i punti chiave che possono guidare le amministrazioni locali, di concerto con istituzioni sanitarie, scientifiche e accademiche, nel promuovere strategie per migliorare l’informazione, la rete assistenziale, la prevenzione e la cura delle persone con diabete di tipo 2, limitando i “costi sociali” dovuti alle complicanze e alla mortalità. <Numerosi studi internazionali hanno messo in risalto come esista un collegamento tra aumento di diabete tipo 2, obesità e urbanizzazione. Gli amministratori della città saranno in prima linea nel collaborare con i medici per contrastare questo fenomeno, che vede già oggi 2 persone con diabete su 3 vivere in un nucleo urbano, con una stima dell’International Diabetes Federation che prevede nei prossimi 25 anni questo rapporto crescere a 3 su 4>, ha affermato Domenico Mannino, Presidente AMD. In occasione dell’incontro, è stato presentato il “Programma C14+ – Pensare globalmente, agire localmente”, promosso da Health City Institute e Cities Changing Diabetes, in sinergia con il gruppo di lavoro sull’Urban Health di Anci, in collaborazione con il mondo scientifico. Il programma intende fornire, nei prossimi anni, alle amministrazioni cittadine e alle aziende sanitarie delle 14 città metropolitane italiane, informazioni e conoscenze per contrastare il diabete urbano e migliorare la qualità di vita delle persone con diabete. P.T.