Sabato 4 febbraio: Giornata Mondiale dei Tumori

“Il World Cancer Day è importante perchè le persone non devono avere paura del cancro, ma è necessario insistere sulla prevenzione: la differenza tra guarire e morire è quella di poter diagnosticare in tempo la malattia”. Con queste parole il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, in visita all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, ha parlato dell’importanza della prevenzione per ridurre l’incidenza di questa malattia. Solo in Italia, lo scorso anno, si sono registrati mille nuovi casi di tumori al giorno. Ciò significa che ogni anno circa 365 mila persone, 190 mila uomini e 176 mila donne, ricevono una diagnosi di tumore. Il dato positivo è che in Italia si guarisce di più, come testimoniano gli ultimi dati che ci vedono al vertice in Europa per la sopravvivenza a cinque anni, migliorata rispetto al quinquennio precedente sia per gli uomini (55%), ma soprattutto per le donne (63%). L’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro ha contribuito a questo risultato garantendo continuità di finanziamenti ai ricercatori più meritevoli. Solo poche settimane fa AIRC e la sua Fondazione hanno stanziato più di 100 milioni di euro per 680 progetti di ricerca e programmi di formazione che vedono coinvolti 5 mila ricercatori al lavoro in laboratori di università, ospedali e istituzioni di ricerca in tutta Italia, prevalentemente in strutture pubbliche, con un beneficio tangibile per i sistemi della ricerca e della sanità del nostro Paese. In occasione del World Cancer Day, AIRC condivide e rilancia l’obiettivo 70:35 dell’European Cancer Concord (ECC) che vuole portare al 70% entro il 2035 la sopravvivenza a lungo termine dei pazienti oncologici in Europa. “L’obiettivo 70:35 può sembrare ambizioso ma è raggiungibile in molte regioni europee – spiega Carlo La Vecchia, ricercatore AIRC all’Università degli Studi di Milano e membro dell’ECC . Sarà però necessario superare le disuguaglianze sia inter che intra-nazionali ancora esistenti per raggiungerlo ovunque”. Questo traguardo può essere raggiunto solo migliorando ulteriormente la diagnosi e la cura dei tumori, sostenendo la ricerca e l’innovazione per favorire un rapido trasferimento delle conoscenze dal laboratorio alla pratica clinica.

Tanti i modi per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della ricerca e della diagnosi precoce. Come l’iniziativa dei ricercatori e medici dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena e dell’Istituto Dermatologico San Gallicano che, in occasione della Giornata mondiale, hanno inviato messaggi in prima persona, invitando le persone a condividerli su portali, blog, profili di pagine social, aggiungendo gli hashtag #WorldCancerDay  #WeCanICan  #IFOrlove.     (P.T.)

 

 

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