Giornata Mondiale della Fisioterapia: una professione per la prevenzione e la promozione della salute

<Occorre partire sempre dall’ascolto dei cittadini e dei pazienti, per costituire la nuova Sanità sui bisogni reali. Per questo la fisioterapia nelle case della comunità, a fianco ai medici di medicina generale e agli infermieri, sarebbe fondamentale per prendere in carico subito problemi muscolo-scheletrici prima che si aggravino, per potenziare l’autonomia delle persone con disabilità persistenti o progressive e per promuovere l’attività fisica in contesti extra-sanitari. La Fisioterapia è una risorsa fondamentale per garantire la sostenibilità del Sistema Salute>. Con queste parole Simone Cecchetto, presidente AIFI (Associazione Italiana di Fisioterapia), ha concluso a Roma (Palazzo Giustiniani) l’evento promosso in occasione della Giornata Mondiale della Fisioterapia (8 settembre) su “Artrosi e malattie reumatiche nei nuovi modelli di Assistenza Territoriale: il contributo della Fisioterapia”.

La Giornata mondiale 2022 era dedicata alle malattie reumatologiche ed AIFI ha invitato ad aprire i lavori proprio due rappresentanti di associazioni di pazienti, Antonella Celano (presidente APMARR) e Lucia Marotta (presidente ANIMASS) che hanno raccontato quanto sia complesso poter accedere alla presa in carico attenta e continua, sottolineando l’importanza della fisioterapia per “il mantenimento di un’alta qualità della vita”. <Una qualità che – hanno sottolineato Roberto Gerli (presidente Società Italiana Reumatologia) e Daniela Marotto (presidente Collegio dei Reumatologi) – passa inevitabilmente per un approccio di sistema diverso rispetto al passato. Se un reumatologo non è consapevole del ruolo della fisioterapia in reumatologia, credo debba pensare di cambiare mestiere. E’ la necessità di un modello interdisciplinare ad emergere da tutto l’ambito della reumatologia e dalle altre specialità, perché oggi la complessità dei bisogni ci sta portando verso una necessaria interdisciplinarietà e verso nuovi modelli assistenziali in cui l’educazione terapeutica dei pazienti e dei loro care-giver offra a tutti un’autonomia maggiore rispetto al passato>.

Nell’evento dell’8 settembre a cui hanno portato il proprio saluto anche la senatrice Paola Boldrini, la senatrice Anna Parente, l’onorevole Beatrice Lorenzin e l’onorevole Elena Carnevali, la sessione finale ha offerto un approfondimento delle tematiche del Pnrr e del DM77 che introduce norme su “Regolamento recante la definizione di modelli standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale del Servizio Sanitario nazionale”. Maria Teresa Menzano (Direzione generale Prevenzione del Ministero della Salute) ha sottolineato l’importanza di creare un sistema di alleanze tra gli attori della salute, ma anche ampliato ad altri ambiti. Per Francesco Enrichens (AGENAS) il DM77, che definisce gli obiettivi strategici, le strutture che compongono la rete dei servizi territoriali, gli standard assistenziali in rapporto alla popolazione, i parametri di riferimento del personale e le modalità organizzative e funzionali, sottolinea il rapporto tra bisogni e personale sanitario, dando una nuova spinta all’identificazione delle competenze utili all’interno dei processi e delle organizzazioni. E proprio qui emerge la necessità della presenza del fisioterapista, che è chiamato ad essere parte del team delle case di comunità e delle altre strutture soprattutto nell’ambito delle cronicità. Il tema delle equipe e del team nei nuovi modelli avviati dal DM77 è stato rilanciato anche da Teresa Calandra (presidente Federazione Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica, delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione), mentre Melania Salina (vice presidente della Commissione d’Albo Nazionale dei Fisioterapisti) ha puntualizzato che il ruolo del fisioterapista è sempre più vasto, ponendosi in diretto rapporto con il sistema socio-sanitario, sia con la prevenzione, che con la promozione della salute.

L’evento AIFI, realizzato in collaborazione con la Commissione d’Albo Nazionale dei Fisioterapisti, è stato coronato dall’intervento del Ministro alla salute, Roberto Speranza, che ha comunicato di aver firmato, proprio in occasione della Giornata mondiale, il Decreto che istituisce gli Ordini dei fisioterapisti. Un gesto concreto e anche simbolico che Piero Ferrante, primo presidente del nuovo Ordine professionale, ha salutato “come un nuovo inizio atteso da oltre 60 anni da una professione fondamentale nel Sistema Salute”. <Il prossimo passo – conclude Cecchetto – è la rimodulazione della formazione di base e specialistica e il potenziamento della ricerca, aumentando la presenza di fisioterapisti nel ruoli universitari, per poter diffondere nuove ed efficaci risposte ai bisogni dei cittadini>.

Paola Trombetta

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