Al via “Passi di Salute” un viaggio a piedi nel cuore dell’Italia per sensibilizzare sulla spondilite

Giorgio è affetto da spondilite anchilosante: dal 9 fino al 14 giugno percorrerà oltre 120 km a piedi per sollecitare l’attenzione su questa patologia e sull’importanza di non sottovalutarne segni e sintomi. Da Bologna a Firenze, zaino in spalla, per la Via Degli Dei, un’antica strada militare che collega Bologna a Firenze e che prende il nome da una serie di monti che la caratterizzano: Monte Adone, Monte Venere e Monte Luario (la dea della Luna). Con questa impresa Giorgio vuole dimostrare come un corretto percorso diagnostico terapeutico può portare non solo a un miglioramento della qualità di vita, ma permettere anche di compiere grandi imprese come quella di affrontare lunghi cammini con lo zaino sulle spalle ed avere accesso a luoghi meravigliosi custoditi nel cuore del nostro Paese. Ma sarà anche un cammino metaforico attraverso tutti “i passi” che una persona con spondiloartrite percorre per riuscire a gestire la malattia e raggiungere un adeguato livello di qualità di vita. Una partenza che può rivelarsi difficile e dolorosa nel percepire e riconoscere i primi sintomi, a volte sottovalutati e confusi, per procedere con visite specialistiche di diverso genere e arrivare poi a una corretta diagnosi e alla terapia adeguata. Un percorso lungo che spesso dura anni: si stimano in media 7/8 anni per arrivare ad una corretta diagnosi. I sintomi possono trarre in inganno ed essere confusi, ad esempio, con un banale mal di schiena; una serie di esami, valutazioni e trattamenti non mirati alla problematica prima della diagnosi e dell’avvio del corretto percorso terapeutico. Tempo prezioso perso: una costante nelle storie di chi soffre di spondiloartriti, con un notevole impatto sulla qualità della vita, che rischia di segnare fisico e psiche, se non affrontata con i tempi corretti e nel modo più appropriato.

Per questo è nato “Passi di Salute” un progetto di sensibilizzazione sulle spondiloartriti promosso da Novartis, con il patrocinio delle principali Associazioni di pazienti con malattie reumatologiche (ANMAR, Associazione Nazionale Malati Reumatici, APMARR, Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare, ALOMAR, Associazione Lombarda Malati Reumatici, AMRER, Ass. Malati Reumatici Emilia Romagna, ATMAR, Associazione Toscana Malati Reumatici e ONDA, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere), per porre maggior attenzione sulla patologia in modo da ridurre i tempi alla diagnosi e limitare le gravi conseguenze che mesi o anni di ritardi possono provocare. Sarà possibile seguire “Passi di SAlute” sui canali @saichelasa Facebook e Instagram e sul sito www.saichelasa.it/passidisalute/.

<Con il termine spondiloartriti si intende un gruppo di malattie reumatologiche infiammatorie croniche che coinvolgono principalmente la colonna vertebrale, ma possono estendersi anche ad articolazioni periferiche degli arti superiori e inferiori. Uno dei sintomi più importanti e distintivi delle spondiloartriti all’esordio è il mal di schiena infiammatorio, con possibile interessamento delle articolazioni sacroiliache. I pazienti lamentano dolore, rigidità, affaticamento e una perdita progressiva della mobilità della colonna vertebrale. Se non diagnosticata e trattata per tempo, la malattia può portare a progressiva riduzione della mobilità della colonna vertebrale e a severa disabilità>, ha affermato Roberto Caporali, Direttore del Dipartimento di Reumatologia e Scienze Mediche del Gaetano Pini-CTO di Milano.

A soffrire di spondiloartriti assiali è circa 1 persona su 20 con mal di schiena cronico. Le persone con mal di schiena cronico potrebbero non essere diagnosticate o minimizzare la causa sottostante del dolore, ma esistono 2 tipi di mal di schiena: quello meccanico e quello infiammatorio. A far sospettare una spondiloartrite assiale è il mal di schiena infiammatorio che spesso compare prima dei 40 anni, persiste 3 o più mesi, e soprattutto si accompagna a rigidità mattutina e dolore che migliora con il movimento o con l’esercizio fisico. I sintomi peggiorano con il riposo, si intensificano specialmente al mattino o durante la notte. Se soffri di mal di schiena e vuoi scoprirne di più, fai il test sul sito www.saichelasa.it.

<Ancora troppo spesso il mal di schiena viene confuso con un dolore collegato all’età, quando invece nella sua forma infiammatoria riguarda soprattutto giovani (più spesso maschi) nel pieno della vita lavorativa. Tra i problemi dei pazienti che soffrono di mal di schiena infiammatorio sicuramente la difficoltà di arrivare a una diagnosi rappresenta uno dei maggiori ostacoli e, spesso, questa arriva dopo che la malattia ha già causato danni irreparabili. Diffondere una corretta interpretazione dei sintomi, l’importanza del reumatologo e di altre figure professionali (fisioterapisti, ortopedici, neurochirurghi, ma anche personal trainers o altre persone a cui chi ha mal di schiena può rivolgersi) rappresentano elementi chiave nel raggiungimento di una diagnosi precoce>, ha precisato Carlo Selmi, Responsabile dell’Unità Operativa Reumatologia e Immunologia clinica in Humanitas, Professore Ordinario di Medicina Interna, Humanitas University di Milano.

Paola Trombetta

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