20 maggio: European Obesity Day

“Combattiamo l’obesità insieme”: è questo il titolo della campagna di sensibilizzazione promossa da EASO in occasione della giornata europea dell’Obesità, European Obesity Day, che quest’anno si celebra il 20 maggio, in collaborazione con clinici, associazioni di pazienti e istituzioni al fine di informare sulla necessità di contrastare l’obesità, dando voce a tutti coloro che soffrono di problemi legati al peso eccessivo. I dati sono allarmanti. L’Organizzazione Mondiale della Sanità parla di 1,9 miliardi di persone in sovrappeso, di cui 600 milioni obesi. Di questi, 6 milioni in Italia: più di un terzo della popolazione adulta (35,3%) è in sovrappeso, mentre poco più di una persona su dieci è obesa (9,8%). Obesità e sovrappeso sono caratterizzate dalla differenza di genere: risulta infatti in sovrappeso il 44% degli uomini rispetto al 27,3% delle donne ed obeso il 10,8% degli uomini rispetto al 9% delle donne. La fascia di età in cui si registrano percentuali più alte di persone in eccesso di peso è, sia per gli uomini che per le donne, quella tra i 65-74 anni.

La campagna 2017, prenderà vita anche sui social network – Facebook e Twitter – supportata dall’hashtag #EOD2017, attraverso la diffusione di messaggi volti a creare consapevolezza sull’obesità, sulle sue cause e sui trattamenti per la cura. Ma non solo, i pazienti, infatti, saranno protagonisti con le loro storie e i loro vissuti su tutti i mezzi di comunicazione, con approfondimenti sul tema e con la narrazione delle esperienze di chi è riuscito a sconfiggere questa malattia che in Italia non è ancora riconosciuta come tale, nonostante le società scientifiche siano concordi nel sostenere la necessità di interventi urgenti in questo senso.

<Nonostante la crescente epidemia, sono pochi i Paesi europei che hanno adottato o stanno adottando strategie concrete per combattere l’obesità>, fa notare Herman Toplak, presidente di EASO. <Strategie che, per essere efficaci, dovrebbero riguardare tutti gli aspetti della gestione del peso, dal promuovere attività fisica e stili di vita più sani, alla riduzione del consumo eccessivo di alimenti e bevande ad alto contenuto calorico, nonché al trattamento farmacologico e chirurgico>.

Anche a livello italiano la situazione non cambia: ogni anno si registrano 57 mila morti per cause legate all’eccesso di peso. <Sovrappeso e obesità sono responsabili di circa l’80% dei casi di diabete, del 55% dei casi di ipertensione e del 35% di cardiopatia ischemica e di tumori>, sottolinea Paolo Sbraccia, rappresentante italiano EASO e past president della Società Italiana Obesità (SIO). <È perciò fondamentale sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione e dell’adozione di stili di vita sani, così come ci suggerisce il motto dell’EOD17: Combattiamo l’obesità insieme. Un passo necessario per affrontare la crescente epidemia di obesità è la creazione delle Obesity Unit, centri di riferimento con un approccio multidisciplinare dove il paziente possa essere seguito in tutti gli aspetti della cura da esperti dietologi, nutrizionisti, psicologi e chirurghi, per una presa in carico a 360°>.   P.T.

 

 

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