Le cinque “A” per trascorrere un Natale in salute

AAA cercasi consigli. E quale periodo migliore del Natale, dove il clima rilassato delle Feste, la condivisione della famiglia, un allentamento delle frenesie quotidiane e dei preparativi di cene e cenoni, induce a pensare un po’ più a se stessi e ai piccoli in particolare. Il loro benessere è una garanzia di “miglior salute” psico-emotiva anche per mamme e papà e, dunque, di serenità natalizia. Allora, partendo proprio dalla lettera A, gli esperti delle Sipps (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale), offrono buoni consigli su 5 capisaldi del “buon” vivere.

Alimentazione. Fra cotechino, zamponi e lenticchie, pandori, panettoni, torroni, dolcezze e prelibatezze varie, gli extra e la trasgressione sono la regola. Tutto è concesso? Non proprio: gli esperti raccomandano di inserire “i peccati di gola” all’interno di una dieta varia, il più possibile ricca di frutta di stagione, e soprattutto nel rispetto di quantità ragionevoli. Insomma, occorre mangiare anche a Natale con moderazione: meglio pasti piccoli e più frequenti piuttosto che un’abbuffata: meglio un pranzo più ricco e una cena leggera. E per i piccoli? È bene evitare di far loro assaggiare bevande alcoliche, limitando il consumo di bibite zuccherate e le porzioni dei piatti della tradizione, spesso ipercalorici e non equilibrati.

Abitudini. Non sgarrare, per quanto possibile sulla tabella di marcia: insomma si raccomanda “fedeltà” agli orari (abituali) dei pasti, così come delle calorie assunte nel corso della giornata, evitando di saltare la prima colazione o nel caso preferendo pasti leggeri, al pari dell’ora in cui ci si corica e del risveglio per non alterare i ritmi sonno/veglia. Infatti cambiamenti radicali delle normali abitudini potrebbero creare difficoltà dopo le feste. Ricordarsi poi, anche nel periodo natalizio, di mantenere la sana abitudine di fare movimento, dedicando per esempio ogni giorno del tempo per uscire all’aria aperta.

Attività: dai compiti di scuola al tempo libero. Nelle vacanze tutto andrebbe ben organizzato e programmato: i bimbi più grandi andrebbero aiutati a dilazionare i compiti nell’arco di tutte le giornate di feste per evitare che “il dovere” si accumuli negli ultimi giorni. Inoltre va limitato anche lo “screen time”, cioè le ore da trascorrere davanti a TV, computer, videogiochi, tablet o smartphone. Le vacanze sono l’occasione per ri-educarsi anche al corretto utilizzo degli strumenti digitali, ad esempio evitando di mantenere accesa la televisione a tavola o facendo uso di dispositivi durante i pasti, a favore della convivialità. Sono importanti gli incontri con gli amici e i coetanei, i giochi all’aria aperta compatibilmente con le condizioni meteo e la lettura, un’attività che stimola la fantasia, lo sviluppo cognitivo e del linguaggio, arricchendo di pari passo il vocabolario e il lessico.

Ambiente. Influenza, virus respiratorio sinciziale, più temibile nelle prime epoche di vita, in particolare per i nati pretermine, Rhinovirus, varianti del Sars-Cov-2: sono alcune delle infezioni in corso, molte delle quali con un picco stimato proprio a Natale. È bene dunque adottare le necessarie precauzioni per proteggere nonni e persone fragili, senza tuttavia rinunciare alle occasioni di incontro: fra le buone abitudini ci sono il lavaggio delle mani, l’uso della mascherina anche per gli adulti, le profilassi adeguate in caso di viaggi in Paesi a rischio per infezioni endemiche. Anche l’abbigliamento deve essere adeguato alle condizioni locali. Ambiente vuol dire anche rispetto per ciò che ci circonda. Insegniamo ai bambini il valore e la tutela della natura: i genitori sono per loro primo modello di riferimento.

Attenzione. Soprattutto ai giocattoli e ai doni natalizi che devono essere scelti in funzione dell’età del bambino, tenendo conto anche di eventuali rischi per fratellini o sorelline più piccoli, ma anche alle condizioni ambientali che potrebbero essere causa di incidenti, come le cadute. Pertanto in caso di vacanze fuori casa, è bene indossare dotazioni adeguate in montagna, casco e protezioni varie per attività ludiche o sportive che li richiedano ovunque si vada. Infine non sottovalutare sintomi inconsueti, soprattutto se si soggiorna in Paesi lontani, che potrebbero essere indicativi di una malattia all’esordio. In caso di viaggi soprattutto all’estero, è bene informarsi sui possibili rischi sanitari e sulle necessarie precauzioni, come specifiche vaccinazioni, premurandosi di avere sempre con sé un adeguato kit di primo soccorso. In caso il bambino dovesse contrarre un’infezione, la raccomandazione è di non accelerare il normale periodo di guarigione e dunque rispettare la durata della convalescenza. Consultare sempre il pediatra per la corretta diagnosi e avviare la necessaria terapia: mai al fai da te e soprattutto all’uso improprio di antibiotici, che vanno prescritti solo dal medico.

«Le Festività – dichiara il presidente SIPPS, Giuseppe Di Mauro – oltre ad essere un periodo di meritato riposo sono anche l’occasione per riscoprire la famiglia e il rapporto genitori-figli. L’invito è quindi di privilegiare i momenti di relazione e confronto, sia all’interno del nucleo familiare sia fuori casa». Senza dimenticare il benessere dei piccoli. «La tranquillità dei giorni di festa – conclude Piercarlo Salari, pediatra e responsabile del Gruppo di Lavoro SIPPS per il sostegno alla genitorialità – può essere strategico per rivedere il piano di vaccinazioni e bilanci di salute del bambino, apprezzare la sua maturazione neuropsicomotoria e individuare eventuali manifestazioni o segnali, fisici e comportamentali, da riportare e valutare successivamente con il proprio pediatra». Che le feste, in buona sostanza, siano all’insegna di tanta buona salute!

di Francesca Morelli

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