“La scienza è la nostra migliore alleata”: al via i Giorni della Ricerca AIRC

«A luglio 2020 avevo fatto l’annuale controllo ginecologico: il medico mi aveva detto che ero in perfetta forma e ho prenotato l’appuntamento per l’anno successivo. Poi a febbraio ho iniziato ad avvertire forti dolori alla pancia, nella zona dell’appendice: un giorno facevo addirittura fatica a camminare e sono tornata dal ginecologo. L’ecografia mostrava una massa insolita e gli esami del sangue hanno confermato i sospetti dello specialista. Era il 20 febbraio 2021 quando ho ricevuto la diagnosi di adenocarcinoma ovarico al primo stadio che andava subito operato. Mio padre dieci giorni prima aveva finalmente smesso di essere positivo al Covid, dopo 90 giorni di malattia. Il 2 dicembre avevo perso mia madre all’improvviso», ricorda Marta Buccelli, 35 anni di Grosseto, scandendo le date che in due mesi le hanno stravolto la vita. «Uscita dalla sala operatoria, il chirurgo mi ha detto che aveva dovuto asportarmi ovaie ed utero per non correre rischi, perché la mia vita era più importante della possibilità di avere figli. Anch’io non ho avuto dubbi: la vita è il dono più prezioso e sono grata di vedere ogni giorno il sole che sorge, abbracciare le persone che amo, sorridere e viaggiare. Certo ho avuto paura che il mio fidanzato si potesse allontanare, perché costruire una famiglia era il nostro sogno. Lui mi ha sempre rassicurata e mi ha regalato una forza unica: se non potremo avere figli nostri, potremo sempre adottare un bambino che è solo e aspetta di essere amato. Il periodo più duro della malattia è stato il difficile percorso della chemioterapia che mi terrorizzava, perché avevo sentito testimonianze di altre donne conosciute in ospedale che erano state molto male. E invece non ho avuto particolari problemi e ringrazio di averla fatta, altrimenti vivrei con il terrore di avere recidive. La scienza è la nostra migliore alleata: bisogna affidarsi ai medici e avere rispetto di chi combatte dalla stessa parte di noi pazienti, di chi ci sostiene e crede nella nostra guarigione. È il loro lavoro che permette oggi di anticipare il più possibile le diagnosi, così da darci una speranza, perché la ricerca può curare anche le ferite più profonde».

Marta ha deciso di “metterci la faccia” ed essere protagonista della campagna dei Giorni della ricerca 2023, in rappresentanza delle persone che hanno avuto o hanno ancora oggi un cancro. Accanto a lei Luca Boldrini, medico e ricercatore presso il Policlinico Gemelli di Roma, titolare di un progetto sostenuto da AIRC nell’ambito del nuovo bando Next Gen Clinician Scientist. Con il figlio Edoardo anche lui è testimonial delle Giornate AIRC di quest’anno, per trasmettere un messaggio forte alle persone colpite dalla malattia.

I Giorni della ricerca di Fondazione AIRC, che proseguono fino al 17 novembre, danno vita a una vera e propria mobilitazione per raccontare un anno di risultati, presentare le prossime sfide per la prevenzione, la diagnosi e la cura del cancro e raccogliere fondi a sostegno della più meritevole ricerca oncologica. Dopo l’apertura con la tradizionale cerimonia al Palazzo del Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica segue una maratona di informazione per otto giorni sulle reti RAI. Il testimone passa poi negli stadi con Un Gol per la ricerca e il coinvolgimento delle squadre della Serie A e della Nazionale, nelle scuole superiori e nelle università con gli incontri con gli studenti, per arrivare sabato 11 ai volontari presenti in 2mila piazze con I Cioccolatini della ricerca, disponibili per tutto il mese anche nelle filiali Banco BPM e su Amazon.it .

La ricerca cura sempre più come dimostrano i dati nel nostro Paese: oggi circa 3,6 milioni di persone hanno superato una diagnosi di cancro, con un incremento del 37%, rispetto a dieci anni fa, nella sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi. Al risultato ha contribuito Fondazione AIRC, primo polo privato di finanziamento della ricerca oncologica indipendente in Italia, con oltre 137 milioni di euro di investimento nel 2023 e una squadra di 6mila ricercatori, che lavorano prevalentemente in istituzioni pubbliche per portare risultati concreti per la prevenzione, la diagnosi e la cura del cancro. Tra loro Maria Rescigno, responsabile del Laboratorio di Immunologia delle Mucose e Microbiota di IRCCS Istituto Clinico Humanitas Milano, che ha identificato un ceppo di batteri intestinali in grado di produrre molecole che “smascherano” le cellule tumorali, rendendole più riconoscibili per il sistema immunitario e aumentando così l’efficacia dell’immunoterapia. Un altro traguardo, che apre la strada al trattamento di pazienti con un nuovo farmaco inibitore di microRNA, è stato raggiunto a Catanzaro dal gruppo guidato da Pierfrancesco Tassone, Ordinario di Oncologia medica all’Università della Magna Graecia (UMG). Dopo un lavoro lungo sette anni, grazie anche ai fondi del “5 per mille” AIRC, è iniziato lo studio di fase 1 in un gruppo di pazienti con diversi tipi di tumori in stadio avanzato che non rispondevano ai trattamenti convenzionali. Gli studi di fase 1 sono necessari a stabilire la sicurezza di un farmaco insieme alla massima dose tollerata, prima di procedere agli studi clinici di fase 2 e 3 allargati a gruppi più numerosi di pazienti oncologici, nei quali si valuta l’efficacia.

Il cancro resta un’emergenza e il lavoro di scienziati e medici non può subire rallentamenti. In Italia lo scorso anno sono stati diagnosticati circa 390.000 nuovi tumori, più di 1000 al giorno. Più precisamente si stima che il cancro abbia colpito solo nel nostro Paese 205.000 uomini e 185.700 donne, con un incremento in due anni di circa 14.100 casi. Il tumore più frequentemente diagnosticato è stato il carcinoma della mammella (55.700 casi, +0,5% rispetto al 2020), seguito dal colon-retto (48.100, +1,5% negli uomini e +1,6% nelle donne) e dal polmone (43.900, +1,6% negli uomini e +3,6% nelle donne).

Le iniziative in programma

I volontari AIRC, a fianco dei diciassette Comitati Regionali della Fondazione, distribuiranno, sabato 11 novembre in 2mila piazze, i Cioccolatini della Ricerca in una nuova ed elegante confezione da 200 grammi di cioccolato fondente di qualità firmato Venchi. A fronte di una donazione di 13 euro verrà consegnata anche una Guida con le ultime novità per la prevenzione e la cura del cancro. I cioccolatini saranno inoltre disponibili per tutto il mese di novembre online su Amazon.it e in 1.350 filiali Banco BPM, partner istituzionale di AIRC. Info sulla distribuzione in tempo reale su airc.it. Anche JRE-Italia, l’associazione che raccoglie i più giovani e rappresentativi chef dell’alta ristorazione, conferma la propria fiducia nella ricerca rinnovando la storica collaborazione con AIRC. Sono oltre quindici gli Chef JRE che promuovono la distribuzione dei cioccolatini con attività di comunicazione dedicate e omaggiando, in occasione dei Giorni della Ricerca, i propri clienti con questo speciale dono.

Per otto giorni, fino al 12 novembre, RAI e AIRC uniscono le forze in una straordinaria campagna d’informazione che coinvolge tv, radio, testate giornalistiche, web e social. Tutto il palinsesto, dall’informazione all’intrattenimento, dalla cultura allo sport, racconta gli avanzamenti della ricerca e le sfide del futuro attraverso le storie di ricercatori, medici, volontari e soprattutto di donne e uomini che hanno affrontato la malattia.

Dal 10 al 17 novembre i campioni del calcio e le squadre della Serie A Tim, guidati da Mister Luciano Spalletti insieme a Francesco Acerbi, Gianluigi Buffon, Lorenzo De Silvestri, Valentina Giacinti e Claudio Marchisio, scendono in campo al fianco di AIRC nella dodicesima giornata di campionato per invitare i propri tifosi a segnare “Un Gol per la Ricerca” sostenendo i giovani talenti della scienza. L’iniziativa è realizzata con FIGC, Lega Serie A, TIM e AIA e promossa in collaborazione con i media sportivi. Anche gli Azzurri daranno il loro contributo venerdì 17 novembre in occasione dell’incontro Italia-Macedonia del Nord.

AIRC torna anche tra i banchi di oltre 90 scuole di I e II grado su tutto il territorio insieme alle sue ricercatrici e ai suoi ricercatori. Studenti e insegnanti avranno l’opportunità di conoscere da vicino il mestiere del ricercatore, approfondire la bellezza della scienza e le nuove frontiere della ricerca sul cancro. Inoltre, spazio al tema della prevenzione per sensibilizzare i più giovani sui comportamenti salutari: sana alimentazione, attività fisica regolare e no fumo. Anche gli studenti universitari saranno coinvolti attraverso 11 appuntamenti di AIRCampus (https://campus.airc.it/lezioni-ed-eventi/), un progetto di divulgazione scientifica che offre la possibilità di conoscere la Fondazione, la sua missione e i suoi valori e di entrare a far parte della squadra dei suoi volontari attraverso lezioni, laboratori ed eventi.

Per tutta la durata dei Giorni della Ricerca,  airc.it si arricchirà di notizie, approfondimenti in tempo reale e aggiornamenti sulle iniziative per consentire al pubblico di informarsi e partecipare, sostenendo il lavoro dei ricercatori con una donazione: con tutte le carte di credito, PayPal e PostePay su airc.it; con bonifico bancario su conto c/c Banco BPM, IT45E0503401633000000008069; chiamando da telefono fisso o inviando un SMS al numero 45521.

di Paola Trombetta

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