Vademecum per festività sicure e solidali

Il Natale è alle porte: i piccoli lo attendono aprendo ogni giorno una finestrella del calendario dell’Avvento, sognando di vedere sotto l’albero il desiderio più amato e atteso per un anno intero. I grandi pensano invece alla festa in grande stile, con tavola imbandita e in compagnia degli affetti più cari. Tutti, a ogni età, sono accomunati da un’unica speranza: che sia una giornata perfetta, serena, sicura e sana. Perché il Natale non perda la sua magica atmosfera, da ricordare fra pacchetti scartati, selfy e ogni prelibatezza dolciaria e culinaria gustata nella convivialità della festa, occorre essere “attenti e misurati”. Scegliendo, ad esempio, il regalo giusto per i piccoli che non metta a repentaglio la loro salute e incolumità; offrendo porzioni di cibo, sane e moderate, per evitare allergie e altri effetti collaterali; rivolgendo un pensiero anche ai meno fortunati per un Natale buono e solidale; dedicandosi infine anche al riposo e al gioco in famiglia. Come insegna, a grandi e piccini, il decalogo per le buone festività della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS).

«Il Natale rappresenta un importante momento da trascorrere in famiglia, con gioia e serenità», afferma il dottor Giuseppe Di Mauro, presidente SIPPS. «Pensando alla salute e al benessere psicofisico di tutti, grandi e piccoli, vanno coltivati anche in queste occasioni svaghi e attività spesso tralasciate. Tra queste il riposo, fondamentale per i più piccoli, compresa la ridotta esposizione a stimoli sonori eccessivamente forti e dannosi anche per la salute, e su un piano etico-morale, il recupero di valori che oggi sembrano persi ma dei quali la nostra società ha davvero bisogno, anche per guardare al futuro con maggiore fiducia».
Insomma il vademecum educazionale della SIPPS non trascura proprio nulla: ci sono consigli di alimentazione, per il tempo libero e le norme di sicurezza dentro e fuori casa.

  • Il Natale è più bello se c’è rispetto. Per gli altri e il prossimo. I grandi dovrebbero dare il buon esempio, insegnando ai bambini il valore della solidarietà, per arricchire il Natale, la festa per eccellenza della condivisione e della fratellanza, di un significato più profondo.
  • Accantonare le discussioni. O comunque non alzare la voce e non lasciarsi andare a diverbi in presenza dei bambini, perché lo stato d’animo dei grandi ha effetti sugli umori e il benessere di tutta la famiglia. Le festività natalizie non devono trasformarsi, come spesso accade, in un pretesto per dare sfogo a conflitti e tensioni personali irrisolti, ma devono essere l’occasione per recuperare un rapporto e per vivere la festa in convivialità e unione.
  • Occhi aperti sul cibo. Cominciando dall’etichetta che va letta sempre con attenzione. Una buona abitudine da trasmettere ai piccoli, per renderli consapevoli e attenti a quanto mangiano. Stessa attenzione va rivolta al bugiardino dei farmaci, assumendoli sempre secondo prescrizione medica, e rivolgendosi al pediatra per il loro corretto utilizzo e in caso di dubbi.
  • Frutta a go-go. Non può mancare, anzi bisogna riservare alla frutta un posto di primo piano sulla tavola delle Feste: arance, mandarini, melograni, danno profumo e fanno aria di Natale e poi mele e pere che apportano sempre un tocco di colore e allegria. Pur rispettando le tradizioni di ogni Regione, non bisogna far mancare ai bimbi un giusto apporto di fibre, vitamine e sali minerali.
  • Il gusto della moderazione. Se si mangia sano e proporzionato, senza eccessi, si apprezza di più il sapore e il gusto del cibo. Un consiglio, anzi una raccomandazione, da non trascurare durante le Feste, se si considera che ogni anno a Natale, i Pronto Soccorso si riempiono di bimbi “intossicati” dalle abbuffate.
  • Il bello della varietà. Riguarda anche le attività da fare nel tempo libero e nelle vacanze, grandi e piccini, insieme. Ricordando ad esempio che i compiti vanno svolti un po’ alla volta, spalmati durante le settimane di risposo, per renderli meno pesanti e non essere costretti a farli poi tutti d’un fiato.
  • Non solo tecnologia. D’accordo a qualche ora di TV per vedere i cartoni, di gioco alla playstation, a qualche occhiatina allo smartphone; queste attività però non devono diventare l’occupazione del tempo libero delle feste. Meglio tenere i bambini per mano e accompagnarli in una passeggiata, di un paio d’ore almeno, all’aria aperta, oppure fare festa invitando gli amici a casa per giocare e fare merenda insieme.
  • Il giusto mezzo fra monotonia e impegno. Dopo i 15-18 mesi, qualche trasgressione ai piccoli può essere concessa, tenendo sempre presente però che l’organismo ha bisogno di regolarità. Scadenzate dunque con intelligenza le giornate dei bimbi, fra obblighi quotidiani, ore di sonno e rispetto dei pasti, svago, compiti e tempo libero.
  • Il giocattolo doc. Il dono da mettere sotto l’albero deve essere funzionale e adatto all’età e agli interessi del bambino, ma soprattutto deve essere sicuro, ovvero certificato dal marchio CE. I bambini vanno educati al corretto utilizzo del giocattolo o del device elettronico; un’indicazione valida anche nel caso di sport e attività fisica in genere. Questi devono rispettare le norme basilari: comportamentali, di gradualità, con un eventuale istruttore come spalla e ricorrere all’uso di opportune dotazioni protettive, laddove necessario. Non da ultimo, usate cautela e attenzione ai fuochi di Capodanno, perché l’anno faccia un botto luminoso di luce e non di tanti incidenti. Evitabili se i fuochi vengono maneggiati con intelligenza, prudenza e con tutte le doverose misure di sicurezza.

di Francesca Morelli

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