LA MEDICINA ESTETICA? SEMPRE PIU’ SOFT, MIRATA, SOFISTICATA

La medicina estetica è sempre più soft, personalizzata, sofisticata. E sempre più proiettata verso il futuro grazie al maggiore utilizzo – rispetto agli altri settori della medicina – delle cellule staminali, che diventano anche le migliori alleate per interventi sempre più conservativi e meno modificativi.

In questo quadro in continua evoluzione, hanno spiegato gli esperti, i peeling sono sempre  meno aggressivi però egualmente efficaci grazie alla strategica interazione di più sostanze, ma con novità importanti come quella dei peeling al fenolo, da eseguire in sala operatoria, che in mani esperte cancella macchie e rughe meglio di qualunque laser. La tossina botulinica rimane un caposaldo della bellezza, ma viene effettuato in modo più “mirato”, seguendo le caratteristiche di ogni singolo volto, e soprattutto con minore quantità di prodotto, ma maggiore frequenza di applicazioni, per ottenere risultati più morbidi e naturali.
Per palpebre e zona perioculare si fanno largo acidi ialuronici specifici, e anche le indomabili occhiaie possono risolversi con nuove infiltrazioni di cellule staminali e di tessuto adiposo associate a plasma arricchito di piastrine: tutt’altra cosa, spiegano gli esperti, rispetto ai vecchi lipofilling, perché il plasma arricchito migliora anche la pigmentazione cutanea e le cellule staminali di tessuto adiposo aumentano l’ispessimento del tessuto senza effetti collaterali indesiderati.

E per il corpo, in particolare per i rilassamenti di cosce, braccia e glutei, arrivano i trattamenti sinergici di biostimolazione, fili di sospensione e sostanze, come l’acido polilattico o l’idrossiapatite di calcio, per ottenere una produzione di collagene in grado di riportare un vero ricompattamento cutaneo. 

Grande novità sul fronte dei filler: nel quadro della ricerca di alternative rispetto all’acido ialuronico (e alle possibili reazioni avverse), l’Advanced Aesthetic Technologies (AAT) lancia Algeness, filler 100% naturale e biodegradabile, apice di 10 anni di ricerca scientifica e clinica. Il nuovo prodotto è composto da gel di agarosio purificato (polisaccaride), prodotto dalla purificazione dell’Agar- Agar, che a sua volta viene estratto dalle alghe rosse. Completamente biocompatibile, assorbibile dal corpo umano, primo nella storia della medicina estetica ad essere totalmente naturale. «L’effetto volumizzante è immediato», spiega Nicolò Scuderi, direttore della cattedra di Chirurgia plastica e ricostruttiva dell’Università La Sapienza di Roma: «non c’è bisogno di aspettare settimane per vedere l’effetto completo, e il risultato dura  più di 12 mesi. E’ anallergico, la sua applicazione può lasciare solo un leggero rossore che sparisce in 1-2 giorni, e va bene per riempire le linee intorno alla bocca, pieghe nasolabiali, zampe di gallina, rughe sulla fronte, e per rimodellare labbra e guance. Non è indicato, invece, per la zona periorbitale».

Nell’ottica di una medicina estetica che deve soprattutto contribuire all’equilibrio psico-fisico, anche nell’ambito delle relazioni personali e sociali, si fa largo la  nuova  ginecologia estetica e funzionale, cioè la cura a tutto tondo dell’area vulvo-vaginale per assicurare a ogni età un pieno benessere fisico, psicologico e sessuale. A margine del Congresso, un corso diretto dall’Associazione Italiana di Ginecologia Estetica e Funzionale (AIGEF) e riservato a medici estetici, dermatologi, ginecologi e chirurghi plastici, per intrecciare le esperienze sulle tecniche d’avanguardia nel trattamento del dolore vulvo-vaginale mediante laser, dell’incontinenza urinaria attraverso trattamenti non chirurgici, della chirurgia plastica estetico-funzionale delle piccole labbra e del rimodellamento medico estetico  e chirurgico delle grandi labbra, per comprendere le indicazioni e le controindicazioni ai vari trattamenti nel rispetto della sicurezza della paziente e dell’obiettivo estetico e terapeutico da raggiungere.

di Marilisa Zito

L’AMBULATORIO PER RISOLVERE I GUAI DA FILLER

Si va per diventare più belli, ci si ritrova con qualche problema in più: gonfiori, rossori, dolori, pruriti, a volte perfino noduli, granulomi e addirittura necrosi. Ma oggi c’è un punto di riferimento di eccellenza per uscire dai guai: l’ambulatorio FIF per le complicanze da filler, a disposizione di medici e pazienti per qualunque tipo di imprevisto all’interno del reparto di medicina estetica dell’Ospedale Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina (www.fatebenefratelli-isolatiberina.it). Gli “incidenti di percorso” sono in aumento, per il moltiplicarsi sia delle sostanze iniettabili per uso estetico, sia degli operatori che le usano, e riguardano sia filler permanenti sia, negli ultimi anni, filler riassorbibili. «Dal 2009, anno della sua apertura,  abbiamo visitato oltre 150 pazienti, la maggior parte con danni da filler permanenti, soprattutto nei primi anni», dice il presidente della SIME Emanuele Bartoletti. «Oggi, grazie anche alla nostra campagna, assistiamo ad una riduzione delle complicanze dovute a queste sostanze. Anche se purtroppo, essendo filler permanenti, possono creare problemi anche dopo anni dall’impianto». (M. Z.)

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