UN VISO PIU’ GIOVANE E FRESCO CON L’OSSIGENOTERAPIA

L’estate è ormai alle porte e la voglia di dare una sferzata al viso per cancellare il grigiore dell’inverno è più che mai impellente. Ma cosa fare per non cadere nelle classiche “punturine”? La paura del dolore da ago, il timore di eventuali lividi, l’incertezza dei risultati, mi ha spinto a cercare un medico estetico che proponesse tra le varie terapie quelle non iniettive, ma non per questo meno efficaci. Finalmente ho trovato la dottoressa Marina Vivirito, medico estetico a Milano e a Roma, che mi ha proposto un trattamento medico-estetico non invasivo, diventato ormai un “must”, che consiste nello “sparare” sul viso, ed eventualmente anche sul corpo, dell’ossigeno puro per aiutare la rigenerazione delle cellule responsabili dell’invecchiamento cutaneo.
Visti i risultati, il trattamento mi ha conquistato all’istante, e so già che non potrò più farne a meno.
Per conoscere meglio in cosa consiste, ho intervistato la dottoressa Marina Vivirito.
«L’ossigeno ha elevate proprietà benefiche», ci spiega. «E’ essenziale per la vita delle cellule e per la salute dei tessuti, migliora il metabolismo cellulare, accelera i processi di guarigione, ha qualità antibatteriche e favorisce la produzione di collagene da parte dei fibroblasti, le cellule del derma».
Per sfruttare al meglio tutte queste proprietà è nata un’apparecchiatura tecnologicamente studiata per emettere ossigeno a livelli di purezza pari a 95-98 % , si parla di ossigeno pressurizzato.
Ma gli effetti non si limitano ai benefici dell’ossigeno, in quanto l’apparecchiatura prevede, attraverso appositi dispositivi, di veicolare ossigeno negli strati più profondi della pelle, con l’aggiunta di specifici sieri a base di acido ialuronico, collagene, vitamine e principi attivi naturali, che hanno effetto rigenerante e antiossidante, capaci di ridurre la produzione di radicali liberi, che aumentano con l’avanzare dell’età. Questa sinergia si traduce in un trattamento non invasivo, che regala una  pelle vascolarizzata, nutrita, e quindi più luminosa e più tonica, in definitiva più giovane. Un “assaggio” del trattamento? Ecco come funziona.
Dopo la detersione del viso, il medico esegue un peeling, allo scopo di “pulire” più in profondità la pelle e nel contempo prepararla a ricevere i principi attivi. Successivamente si passa alla propulsione di ossigeno attraverso un leggero massaggio meccanico per consentire una maggiore penetrazione dei sieri, intensificando i passaggi soprattutto dove le rughe sono più marcate, contorno occhi e labbra. «La propulsione di ossigeno permette di attraversare la barriera dell’epidermide e propagare ossigeno all’interno del derma», continua la dottoressa Vivirito. «Questo processo aiuta le cellule del derma a funzionare meglio, aumentando la produzione di collagene ed elastina, sostanze che danno sostegno al volto».
La seduta, che dura circa 30 minuti, si conclude con l’applicazione di una maschera liftante o idratante su cui viene applicata un’ ulteriore maschera rigida munita di un tubicino collegato all’apparecchiatura erogatrice dell’ossigeno. Così facendo, si riproduce una sorta di camera iperbarica che consente di ottenere più effetti: amplificare l’idratazione alla cute, rafforzare gli esiti del trattamento e dare una sferzata generale al fisico. Dopo aver inalato ossigeno puro per circa 10 minuti e non oltre, anche il corpo viene rigenerato.
I risultati sono immediati, il viso è luminoso, le rughe sono meno marcate, i contorni più definiti e, man mano che passano le ore, anche più turgido (ma non gonfio) oltre che disteso e rilassato. Per consolidare questi risultati è necessario seguire un protocollo che varia da persona a persona. «Se il viso è poco segnato sono sufficienti quattro-sei sedute con cadenza settimanale», conclude Vivirito. «Se i segni sono più evidenti, o c’è rilassatezza, è necessario prevedere qualche seduta in più. Poi, come mantenimento, è consigliabile una seduta al mese da ripetersi due volte l’anno».

di Graziella Capra

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