LA DIETA MEDITERRANEA PER PREVENIRE L’ICTUS

Per combattere l’ictus ci vuole anche la buona tavola: una dieta “Italian style”, mediterranea, a base di olio di oliva extravergine come principale fonte di grassi, e come alimenti base quantità abbondanti di frutta, verdure, legumi, cereali e noccioline contro un moderato apporto di pesce e carni bianche quali il pollame e un ridotto quantitativo di latticini, carne rossa e dolci. Infatti la dieta mediterranea, tra i suoi tanti benefici, ha quello fondamentale di allontanare il rischio di sovrappeso e obesità, tenendo a bada anche la pressione alta: due fattori di rischio per lo sviluppo dell’ictus, soprattutto nella donna intorno oppure oltre i 50 anni. «La donna in menopausa – dichiara la dottoressa Valeria Caso, Presidente dell’European Stroke Organization e neurologa presso la Stroke Unit dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia – è maggiormente soggetta a obesità e sindrome metabolica rispetto all’uomo. Questa tendenza può essere corretta impostando un adeguato regime alimentare che preveda un aumento dell’apporto di frutta e verdura, cibi ricchi di ferro e un basso contenuto di grassi. Associata a una buona attività sportiva, la dieta mediterranea favorisce anche la riduzione dei sintomi del climaterio, addolcendo il passaggio alla menopausa, che per la donna rappresenta una fonte di forte stress, mettendola al riparo da eventi collaterali associati, ictus compreso». Una patologia, quest’ultima, in crescita: seconda causa di mortalità nel mondo e terza nei paesi industrializzati, si stima un raddoppio di casi e di morti entro il 2020 a seguito dell’invecchiamento e dell’allungamento della vita media della popolazione. Un trend che, secondo le linee guida internazionali, può essere frenato con una riduzione del rischio di ictus anche fino al 20% e possibilità di prevenzione nell’80% dei casi grazie a uno stile di vita sano: dieta mediterranea, appunto, associata ad attività fisica moderata e costante, e no ad abitudini negative, prima tra tutte il fumo.
Con l’intenzione di sottolineare l’importanza “protettiva” della dieta, anche in relazione alla pressione arteriosa, il cui controllo è raccomandato fino dai 40 anni soprattutto in caso di diabete, è partito ad aprile il mese della prevenzione dell’ictus, promosso da A.L.I.Ce. Italia Onlus (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale). «In tanti studi epidemiologici – precisa Francesco Gaballo, vicepresidente dell’Associazione – la dieta è stata individuata come uno dei principali fattori di rischio modificabile. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha valutato in circa 2.64 milioni di casi l’anno le morti attribuibili a un inadeguato consumo di frutta e verdura, alcune delle quali riferibili anche a infarto e ictus. Due condizioni che potrebbero essere sensibilmente ridotte, rispettivamente del 31% e del 19%, aumentando il consumo individuale di alimenti vegetali fino a 600 grammi al giorno».

E così dagli esperti arrivano consigli dietetici sani e preventivi:

  1. Consumare pesce almeno 2 volte alla settimana, soprattutto salmone, pesce spada, pesce azzurro o trota. È stato infatti evidenziato un effetto protettivo degli omega3 ma anche di fibre, vitamina B6 e B12, calcio e potassio.
  2. Ridurre l’apporto di sale a massimo 5 g al giorno. Vanno anche limitati alcol e grassi saturi che favoriscono il rischio vascolare.
  3. Rispettare, come previsto dalla dieta mediterranea, 3 porzioni di frutta e almeno 2 di verdura al giorno. In particolare per quanto concerne la prevenzione dell’ictus, un incremento giornaliero di 200 g di agrumi, mele, pere e frutta in genere può abbassarne il rischio fino al 32% mentre dal consumo di verdure a foglia la riduzione può essere pari anche all’11%.
  4. Limitare il consumo di grassi e condimenti di origine animale, preferendo quelli di origine vegetale. Un alto consumo di olio di oliva extravergine viene considerato come uno dei fattori protettivi del sistema cardiovascolare a tal punto che un incremento di 23 g al giorno di consumo di olio di oliva è stato inversamente associato all’incidenza dell’ictus (riduzione del rischio del 20%) e alla mortalità (riduzione del rischio dell’11%).
  5. Bere non più di 2 bicchieri di vino al giorno, meglio se durante i pasti.

Va però detto che per avvantaggiarsi dei benefici della dieta mediterranea, soprattutto per il controllo del peso, occorre “educarsi” presto, fin dalla più giovane età, mentre ancora secondo l’OMS, in Europa, un bambino su 3 tra i 6 e i 9 anni è sovrappeso o obeso. È per questo che A.L.I.Ce. Italia Onlus intende sensibilizzare anche le famiglie a una maggiore attenzione verso le cattive abitudini alimentari fin dall’infanzia, con ricadute positive oltre che sulla salute e la prevenzione anche sulla spesa sanitaria che, in contesti europei, investe oggi il 7% nelle cure delle patologie collegate all’obesità e affini. Saranno molte durante il mese le iniziative anti-ictus promosse da A.L.I.Ce. Italia Onlus il cui elenco è disponibile all’indirizzo: www.aliceitalia.org.

di Francesca Morelli

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