SARA’ VERO L’EFFETTO “DOPANTE” DEL CIOCCOLATO FONDENTE?

Il cioccolato fa la differenza anche nello sport. Sembrerebbe infatti migliorare le performance sportive, la resistenza alla fatica, riducendo il consumo di ossigeno. A condizione però che sia fondente. Sarebbero queste le prime ipotesi di uno studio condotto dalla University of Kingston di Londra e pubblicato sul Journal of International Society of Sports Nutrition.

Non bisogna però lascarsi illudere dai benefici ‘sportivi’ del cibo tanto amato dagli dei, perché i numeri della ricerca sono ancora troppi piccoli per poter parlare di una ‘scoperta’ scientifica accreditata. Però qualche buona notizia c’è, prima fra tutte il fatto che si tratta di uno studio sull’uomo e non di laboratorio. Partendo da questa premessa, è stato possibile per i ricercatori osservare in un ristretto gruppo di ciclisti amatoriali un effetto ‘dopante’, ovvero migliorativo delle prestazioni atletiche, nei consumatori di cioccolato amaro. I volontari sono stati divisi in due gruppi e sono state misurate le loro prestazioni fisiche, senza gli effetti provenienti da alcuna sostanza. Poi una parte degli sportivi è stata invitata a consumare ogni giorno, per due settimane, 40 grammi di cioccolato fondente e l’altra metà cioccolato bianco. Dopo questo tempo i volontari sono stati sottoposti di nuovo a test e qui è emersa la sorpresa: coloro che avevano consumato i quadretti fondenti, resistevano meglio allo sforzo, riuscivano a percorrere distanze più lunghe nello stesso tempo dei compagni ‘bianchi’ e consumavano meno ossigeno durante le prestazioni atletiche. I ricercatori hanno dato una spiegazione a questo fenomeno “sportivo” del cioccolato: essendo particolarmente ricco di flavonoidi, stimola alcune sostanze, come l’ossido nitrico, che dilatano i vasi e riducono gli sprechi di ossigeno in allenamento o in attività fisica, migliorando gli esisti delle prestazioni.

C’è però ancora qualche nodo da sciogliere: innanzitutto ampliare lo studio su numeri più vasti al fine di dare ‘scientificità’ ai risultati ottenuti e poi valutare se i benefici performanti derivanti dal consumo di cioccolato possono avvenire anche nel breve tempo (poco prima di una gara) o se invece è necessario un tempo più lungo di assimilazione prima di ‘dare la carica’ giusta. Ricordiamo invece che sono confermati da numerosi studi i benefici del cioccolato sul sistema cardiovascolare, l’umore, la riduzione del rischio di ictus e del declino intellettivo, sulla regolazione del sonno e sulla protezione della pelle contro i raggi del sole.

(Francesca Morelli)