PRESENTATO A EXPO IL PRIMO ATLANTE DELLA SALUTE CARDIOVASCOLARE

In occasione della giornata di chiusura dell’annuale Congresso Nazionale ANMCO (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri), nel corso del Simposio congiunto con l’Istituto Superiore di Sanità tenutosi a Expo 2015, è stato presentato il primo Atlante della salute cardiovascolare degli italiani in relazione alle abitudini alimentari, destinato a essere un punto di riferimento in materia. L’indagine, condotta nel quadriennio 2008-2012, ha considerato otto abitudini alimentari da valutare in rapporto a uno stile sano, definito seguendo le indicazioni della piramide alimentare e calcolando le quantità delle porzioni a partire dai LARN – Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed Energia – per la popolazione italiana. Sono considerate sane le seguenti abitudini alimentari: consumo giornaliero di verdura ≥200 grammi (pari a 2-3 porzioni); consumo giornaliero di frutta compreso fra 200 e 500 g (pari a 2-3 porzioni); consumo settimanale di pesce almeno 2 volte a settimana (circa 150 g per porzione); consumo settimanale di formaggi per non più di 3 volte a settimana (circa 75 g per porzione); consumo settimanale di salumi e insaccati per non più di 2 volte a settimana (circa 50 g per porzione); consumo settimanale di dolci per non più di 2 volte a settimana (circa 100 g per porzione); consumo settimanale di bibite zuccherate inferiore a una la settimana (circa 330 ml, ovvero una lattina); consumo di alcool non superiore a 20 g al giorno per gli uomini e non più di 10 g per le donne, corrispondenti alla somma del consumo di vino, birra e superalcolici. L’indagine ha mostrato che solo un terzo degli italiani dai 35 ai 74 anni mangia una quantità di verdura adeguata. Lo stesso può dirsi del pesce; va meglio il consumo raccomandato di frutta e di formaggi. Solo il 14% degli uomini e il 15% delle donne consuma dolci secondo le raccomandazioni. Importanti differenze di genere si hanno per salumi, insaccati e alcool. Non segue nessuna delle indicazioni alimentari corrette il 2.7% degli uomini e lo 0.6% delle donne (dato parziale della classe da 0 a 1 abitudini sane). L’11% degli uomini e il 24% delle donne presenta un numero di comportamenti alimentari considerato sano (tra 5 e 8). Considerando come stile di vita corretto almeno 5 comportamenti alimentari sani, l’attività fisica e l’assenza di fumo di sigaretta, gli uomini che lo adottano sono risultati appena il 6.9% del totale, leggermente meglio le donne che raggiungono il 12.8%. 

Interessanti anche i riscontri dettagliati che l’Atlante fornisce sulla prevalenza di malattie cardiovascolari e sui fattori di rischio (ipertensione, ipercolesterolemia, diabete, obesità) ed il loro stato di controllo, in relazione alle differenze fra uomini e donne e in rapporto al titolo di studio raggiunto: licenza media inferiore o meno e licenza di scuola superiore o laurea. Per esempio, considerando lo stile di vita corretto, come sopra definito, gli uomini con licenza media inferiore che lo seguono sono il 6%, quelli con titolo di studio maggiore l’8%, per le donne le percentuali sono 10% in quelle con licenza media inferiore, il 15% per quelle con studi superiori.  (P.T.)