MELANOMA: UN TUMORE IN RAPIDA DIFFUSIONE, MA SOTTO CONTROLLO

<Il melanoma in Italia è diventata una malattia che da rara ha raggiunto numeri impressionanti, interessando nel nostro Paese più di 12 mila individui all’anno>. A sottolineare questo dato allarmante sono gli specialisti riuniti in questi giorni a Milano, presso l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO), in occasione del Congresso dell’European Organization for Research and Treatment of Cancer (Eortc).  <In tutto il Nord Italia si è verificato un aumento elevatissimo dell’incidenza, come in Lombardia, dove dal 1970 al 2015, si è passati da 2 a 26 malati all’anno su 100 mila abitanti nei maschi e da 3 a 16 su 100 mila nelle donne>, conferma il dottor Alessandro Testori, direttore della Divisione di Chirurgia dermatoncologica dello IEO. <Nonostante questi incrementi, la percentuale di malati che non sopravvivono alla malattia è stabile e questo è in grandissima parte dovuto all’aumentata consapevolezza sull’importanza del controllo dei nei e quindi della diagnosi precoce>. In particolare è stata fondamentale la scoperta del linfonodo sentinella, per comprendere il grado di diffusione del tumore.

<La biopsia del linfonodo sentinella da 20 anni rappresenta lo strumento più efficace per capire quanto aggressivo sia questo tumore nel singolo paziente e la ricerca clinica in questo settore è in continuo sviluppo sia sul piano tecnologico che su quello biologico>, prosegue il professor Nicola Mozzillo, direttore della Divisione Melanoma e Tessuti molli dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Napoli. <Solo dopo che i pazienti hanno concluso l’iter chirurgico, con la biopsia del linfonodo sentinella, si può eventualmente valutare se sia o meno necessario proporre una terapia medica, che soprattutto nel melanoma sta rivoluzionando i risultati terapeutici. Oggi le nuove terapie ci permettono di ottenere prospettive di sopravvivenza nella malattia avanzata fino a pochi anni fa insperabili, tanto da poterci permettere di dire ai nostri pazienti che abbiamo ottime probabilità di poterli curare in modo efficace e duraturo>. La metodica del linfonodo sentinella ha rappresentato una svolta nella storia della chirurgia dei tumori permettendo una strategia chirurgica personalizzata, per ottenere il massimo risultato con la minima aggressione, nel rispetto della funzione e dell’immagine corporea. (P.T.) 

Per info: www.melanomagroup.org; www.mib-roma.com; www.isnsmeeting2016.org