ITALIANI BOCCIATI ALL’ESAME “DIETA MEDITERRANEA”: ANCHE IN ESTATE SI CONSUMA POCA FRUTTA E VERDURA

A un anno da Expo, la manifestazione milanese focalizzata sulla corretta nutrizione, l’esame di oltre 1.500 test condotti nell’ambito dell’indagine ‘Curare la Salute’ realizzata in collaborazione con GfK-Eurisko, boccia gli italiani in tema di alimentazione sana. Con una ferma motivazione: il nostro Paese sta dimenticando il suo patrimonio nutrizionale – la dieta mediterranea – a tal punto che solo 2 italiani su 10 consumano il giusto quantitativo di frutta, così come di latticini, mentre solo 3 italiani su 10 rispettano le dosi raccomandate di verdura o di uova, anch’esse preziose perché insieme al formaggio, latte e derivati, apportano vitamina D, fondamentale per le ossa e che si immagazzina soprattutto attraverso l’esposizione al sole e in parte alla dieta. «Ciò espone potenzialmente a una carenza anche di calcio – dichiara il Professor Michele Carruba, Direttore del Centro Studi e Ricerche sull’Obesità dell’Università degli Studi di Milano – sostanza essenziale per il corretto mantenimento del proprio sistema scheletrico. L’assunzione corretta di latte e derivati è particolarmente importante soprattutto per la popolazione over 60, le cui ossa sono più fragili e circa 84% dichiara di non mangiarne a sufficienza». Non va meglio neppure per altri tipi di alimenti:  come il pesce, presente sulla tavola di solo 1 italiano su 3, o di frutta a guscio di cui solo 1 italiano su 2 assume i giusti quantitativi. «Questo significa  – aggiunge Carruba – che la dieta degli italiani è povera anche di Omega3, ovvero di quegli acidi grassi che sono fondamentali per il buon funzionamento del cuore, ma anche per mantenere a norma la pressione sanguigna e i livelli di trigliceridi nel sangue». Una carenza, emersa soprattutto dalla dieta del 64% dei giovani i quali invece, se consumassero adeguatamente gli Omega3, potenzierebbero le funzioni cognitive.  Ma gli italiani hanno molto da imparare anche sull’apporto idrico, perché, in generale si beve troppo poco: 1 italiano su 2 (46%) sembra bere meno di 1,5 litri di acqua al giorno (che invece è un alimento indispensabile per l’intero organismo): le indicazioni raccomandano addirittura il consumo di  8 bicchieri d’acqua, corrispondenti a 2 litri di liquidi, soprattutto nelle donne over 50. «E’ fondamentale bere giornalmente il giusto quantitativo di acqua – conclude Carruba – in particolare con l’avanzare dell’età, poiché questa sostanza, oltre a intervenire in tutte le reazioni metaboliche del nostro organismo, favorisce l’eliminazione delle sostanze di rifiuto e una adeguata lubrificazione delle nostre articolazioni, più a rischio nella popolazione femminile».

A questo punto dovresti chiederti se la tua dieta è davvero corretta. Puoi verificarlo connettendoti al sito: www.curarelasalute.com dove è possibile effettuare anche il ‘Test della Piramide Alimentare’, arricchito quest’anno di consigli personalizzati per età, sesso ed esigenze specifiche, nato nell’ambito della campagna ‘Curare la salute’. Un’ iniziativa patrocinata da ADI (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica), Federfarma, FOFI (Federazione Ordini farmacisti Italiani), SIMG (Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie) e dal Centro Studi e Ricerche sull’Obesità dell’Università degli Studi di Milano, realizzata con il contributo incondizionato di Pfizer Consumer Healthcare, che ha l’obiettivo di informare e sensibilizzare la popolazione sull’importanza di prendersi cura di sé, partendo dall’alimentazione e da uno stile di vita virtuoso.

Francesca Morelli