Intolleranze al glutine: in maggio consulenze gratuite e consigli

Da lunedì 15 maggio a venerdì 19,  dalle 11 alle 13 e dalle 15  alle 18, prenotandosi su www.megliosenzaglutine.it chiunque potrà gratuitamente consultare al telefono dietologi, gastroenterologi e dietisti per chiarirsi dubbi e saperne di più su celiachia e intolleranza al glutine, sui disordini legati al glutine (GRD) e su come seguire senza problemi una dieta gluten free. L’iniziativa battezzata “L’esperto risponde”, ormai alla sesta edizione, è promossa da ADI, Associazione Italiana di Dietetica e di Nutrizione Clinica, e Schär, leader europeo del senza glutine con un duplice obiettivo: veicolare una corretta informazione sui GRD – celiachia e sensibilità al glutine non celiaca – sfatando così i falsi miti legati a questa proteina del grano e del frumento, ma anche favorire l’emersione della “base dell’iceberg celiaco”, accelerare il percorso di diagnosi e avviare screening.

Di fondamentale importanza è il messaggio che si vuole diffondere: la dieta senza glutine è una terapia rigorosa e a vita per chi soffre di celiachia, mentre è flessibile e temporanea per chi ha una diagnosi di sensibilità al glutine non celiaca, da adottare comunque sempre sotto rigoroso controllo medico. Proprio per combattere il fai da te e accelerare un’eventuale diagnosi e di conseguenza le giuste avvertenze alimentari, per tutto maggio Schär e Adi ripropongono il Mese delle intolleranze al glutine, con giornate informative che si terranno in  400 farmacie distribuite in tutta Italia: qui  una dietista ADI sarà a disposizione per una consulenza personalizzata e gratuita su dubbi e domande correlati al glutine.

Per sapere quando sarà la giornata informativa più vicina a casa propria basta consultare la mappa interattiva pubblicata sul sito www.megliosenzaglutine.it. Da sapere che la fotografia della celiachia in Italia, secondo gli ultimi dati disponibili,  riporta 182.858 casi diagnosticati quasi 11mila in più rispetto all’anno precedente. Dal confronto dei dati nel biennio 2014-2015, emerge un costante incremento del numero di celiaci in tutte le realtà regionali e provinciali. Un altro dato che rimane costante è che la malattia celiaca per la sua natura autoimmunitaria, è donna mantenendo un rapporto medio Maschi/Femmine di 1:2. (129.225 donne vs  53. 633 uomini). La prevalenza della patologia è stimata all’1% della popolazione, e mantiene il rapporto che a un caso diagnosticato corrispondono dai 3 ai 5 non diagnosticati. La maggior parte dei casi di celiachia, infatti, sono asintomatici, non mostrano decorsi tipici e restano a lungo non diagnosticati. Il lasso di tempo che intercorre tra il manifestarsi dei primi sintomi e la diagnosi della celiachia, può estendersi fino a sette anni. Il ritardo diagnostico diventa un problema soprattutto nei bambini, perché la mancata diagnosi può comprometterne lo sviluppo, e nelle donne, dove gli “effetti collaterali” di una dieta che non sia priva di glutine pesano molto sulla fertilità.  A.F.

 

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