IN UN LIBRO LA TESTIMONIANZA DI 16 PAZIENTI CHE HANNO SCONFITTO IL TUMORE

Nove uomini e 7 donne che hanno combattuto la lotta contro il cancro: sono i protagonisti del libro “Si può vincere” (Ed. Guerini, pag. 170, 14,50 euro che andranno all’AIOM), presentato al Congresso dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) in corso a Chicago fino al 2 giugno. Nelle parole di queste persone c’è l’angoscia e la disperazione al momento della diagnosi. Ma c’è anche la speranza e il coraggio di potersi rialzare, con l’uso delle nuove terapie immuno-oncologiche. Oggi queste stesse persone convivono con la malattia e hanno una buona qualità di vita: in alcuni casi, possono affermare di averla definitivamente sconfitta. <Questo volume– spiega il professor Carmine Pinto, presidente nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) – si inserisce in un’ampia campagna informativa della nostra società scientifica sull’immuno-oncologia, realizzata grazie al sostegno di Bristol-Myers Squibb. Il libro si divide in due parti. Nella prima abbiamo analizzato l’evoluzione della cura dei tumori negli ultimi decenni, rispondendo a domande su come sono cambiati i trattamenti, con approfondimenti su chirurgia, chemioterapia, terapie biologiche e radioterapia. È poi descritta la nuova fase nel trattamento dei tumori rappresentata dall’immuno-oncologia, che riattiva il sistema immunitario per combattere le cellule tumorali e che è in grado di aumentare le aspettative di sopravvivenza>. Il melanoma ha rappresentato il modello per la sua applicazione, ora questo approccio si sta estendendo con successo ad altre neoplasie, come quelle del polmone e del rene. <Attraverso il suo meccanismo d’azione – continua il professor Pinto – l’immuno-oncologia riesce a fermare la malattia per un lungo periodo. Siamo di fronte a un’importante novità dell’oncologia del terzo millennio. Nella seconda parte abbiamo raccolto le significative testimonianze di pazienti trattati con l’immuno-oncologia, uomini e donne che, in alcuni casi, convivono con la malattia da molti anni con una buona qualità di vita. Un obiettivo molto importante, già raggiunto in altre malattie come l’infezione da HIV. Con le nuove terapie disponibili stiamo riuscendo sempre di più a cronicizzare l’andamento di alcune neoplasie>. Negli ultimi decenni stiamo assistendo in Italia ad un incremento progressivo del numero di pazienti con una “lunga storia di cancro alle spalle”: da meno di un milione e mezzo negli anni Novanta, ai quattro milioni e mezzo di oggi.  (P.T.)