I traumi “da vacanza” nei piccoli: come gestirli

Le vacanze, per i bambini, sono soprattutto la stagione del gioco, della libertà, del divertimento all’aria aperta, del movimento e dello sport. «Sono tutte attività da favorire – spiega Francesco Falez, presidente della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT) – poiché stimolano lo sviluppo fisico e motorio armonico dell’organismo in crescita. Tuttavia occorre prevedere l’eventualità di qualche incidente di percorso, come traumi, contusioni, strappi, cadute fino a un potenziale rischio di frattura». Eventi evitabili o meglio gestibili con qualche misura di attenzione e sicurezza, come raccomandano gli esperti. Prima fra tutti praticare le diverse attività “vacanziere” nel modo corretto mettendo i piccoli al riparo da rischi inutili e corse al Pronto Soccorso. Ecco come evitare gli imprevisti:

  • Se il passatempo è la corsa o il jogging: utilizzare le scarpe giuste, anche nel caso in cui il “luogo” sia la battigia, in spiaggia.
  • Sulle due ruote: spesso il “mezzo” delle lunghe passeggiate è la bicicletta: verificare la corretta altezza di manubrio, sellino e pedali così da favorire una migliore postura e una pedalata più sciolta. Non scordare di far indossare ai piccoli il casco, protezione essenziale per la testa, e altri dispositivi di sicurezza, come i para-ginocchia e gomiti ad esempio. Due sedi corporee anch’esse fra le più colpite da traumi.
  • Sulla tavola da surf: diminuiscono i rischi di possibili contusioni, ma non va abbassata la guardia nei confronti della schiena, esposta nei bambini di contratture lombari.
  • Con la racchetta. Se lo sport favorito è il tennis, attenzione al gomito, l’articolazione che subisce le maggiori sollecitazioni e che potrebbe essere riparata da gomitiere decontratturanti.
  • In piscina: aumenta la probabilità di cadute favorite dalle superfici bagnate di pavimenti o bordi piscina, causa di potenziali traumi e botte anche alla testa: meglio evitare corse libere, o tuffi avventati.
  • In montagna: partire con zaino in spalla in cui porre anche il kit di pronto soccorso per le emergenze, soprattutto contusioni, escoriazioni e piccoli traumi, che possono derivare da azioni sprovvedute mentre si corre, si arrampica su alberi e rocce o durante i trekking.

E se, nonostante tutto, l’infortunio accade? La prima valutazione va prestata alla gravità del problema e se può essere gestito senza un intervento medico. Ad esempio, in caso di:

  • Contusioni: spesso causa di dolore, ecchimosi ed ematomi, possono essere trattate con impacchi freddi con il ghiaccio che limitano il gonfiore e il dolore, unitamente a una pomata specifica ad uso locale per il riassorbimento dell’ematoma. Nel caso di dolore prolungato è sempre indicato il paracetamolo.
  • Sospetta frattura: monitorare il profilo osseo dell’articolazione, quali polso, gomito e ginocchio, più esposti a eventi di rottura. Se il movimento risulta alterato, o se il bambino fatica a muovere le articolazioni, è corretto recarsi al pronto soccorso più vicino, dopo avere verificato a distanza di un’ora dal trauma e cessata la fase di dolore acuta, la reazione al dolore al semplice tatto della zona contusa. Attuare questa mossa quando il bambino è distratto da un gioco o da un cartone animato: se manifesta dolore, è bene farlo visitare dal medico.
  • Colpi alla testa: è di fondamentale importanza verificare lo stato di coscienza del bambino, controllando che reagisca agli stimoli acustici e visivi, l’eventuale presenza di ferite e contusioni, facendo in modo che non si addormenti. L’indicazione è di recarsi, comunque, al più vicino pronto soccorso.

Francesca Morelli

 

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