Fattore J: i ragazzi hanno fiducia nella scienza e per questo si vaccinano

Gli adolescenti hanno grande fiducia nella scienza, come “riposta efficace” anche nel contesto della pandemia. Lo ha dimostrato l’indagine “Nelle mani della Scienza”, realizzata dal Dipartimento di Economia politica e Statistica dell’Università degli Studi di Siena, nell’ambito della seconda edizione di Fattore J, un programma di (in)formazione, promosso da Fondazione Mondo Digitale con Janssen Italia, patrocinato dall’Istituto Superiore di Sanità allo scopo di educare e sensibilizzare i ragazzi sull’importanza di una corretta informazione scientifica e di scelte e comportamenti responsabili per il benessere e la salute di tutti. I ragazzi, 2 su 3, secondo l’indagine, hanno infatti dichiarato di sentirsi informati riguardo alla situazione pandemica: il 74% cerca notizie di attualità in misura pari o superiore rispetto a prima ed è pronto ad affrontarla con responsabilità verso se stessi e la collettività, scegliendo in oltre il 90% dei casi di vaccinarsi. Unica soluzione, sono convinti, per non diffondere il virus e tornare quanto prima alla normalità.

«L’indagine – dichiara Giorgio Racagni, presidente della Società Italiana di Farmacologia (SIF )- testimonia che i ragazzi hanno fiducia nei progressi della scienza (anche) per quanto riguarda i nuovi vaccini e i farmaci usati nella terapia del Covid-19, sottolineando l’importanza di una corretta informazione scientifica». Obiettivo sostenuto, appunto, dalla campagna di Fattore J e da tutte le realtà coinvolte: tredici Associazioni di pazienti, due partner scientifici (Università Campus Bio-Medico di Roma e Università di Siena), tre partner istituzionali (Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI), VaccinarSì, SIF) che hanno “fatto rete” nel fornire informazioni anche e soprattutto per via digitale: «Il progetto e l’indagine presentata – aggiunge Paolo Castiglia, membro scientifico di VaccinarSì – mette in luce l’importanza di combattere la controinformazione e derubricare le fakenews, educando i ragazzi a consultare il web in modo consapevole, fornendo loro strumenti e capacità per filtrare messaggi validi e le fonti autorevoli».

L’obiettivo della seconda edizione di Fattore J è raggiungere una community di 100 mila studenti, con alcune novità. Ad esempio: mini sfide “Science Fact Check” che intendono mettere alla prova la capacità degli studenti di verificare le notizie scientifiche; la selezione di 20 giovani “ambasciatori” per la formazione alla pari; la scrittura collaborativa medici, pazienti e manager del mondo sanitario per la stesura del primo “Manifesto della salute” per migliorare e rendere più chiara e trasparente la comunicazione e combattere la disinformazione scientifica. In funzione del successo riscosso nei mesi scorsi (6 mila studenti di 109 scuole in 16 Regioni), si conferma la formazione online per 10 mila ragazzi delle superiori, con il coinvolgimento delle associazioni dei pazienti, compresa la partecipazione a webinar in diverse aree terapeutiche (oncologia, ematologia, immunologia, infettivologia, ipertensione arteriosa polmonare e neuroscienze), aprendo così un dialogo che riporti salute e benessere al centro del processo educativo.

Francesca Morelli

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