Tumore del seno: con diagnosi precoci e cure mirate, più del 90% delle donne guarisce

Beatrice sa quanto siano importanti la ricerca e la prevenzione. Aveva 17 anni quando perse la mamma per un tumore al seno, ma il ricordo è indelebile ancora oggi: «Era bellissima, ma la malattia la deturpò nel fisico e nell’anima perché 40 anni fa non c’erano le cure di oggi e il clima era di totale pessimismo, direi di disperazione». Da allora programma esami e visite periodiche di controllo, finché nel 2009 avverte un piccolo nodulo e riceve la diagnosi tanto temuta: tumore al seno. «Sapevo però che la ricerca aveva sviluppato cure sempre più specifiche e personalizzate e questo mi ha consentito di affrontare il percorso difficile con maggior fiducia». Si sottopone a quadrantectomia e a cicli di chemioterapia, che affronta con determinazione, continuando a praticare sport e a ballare il flamenco. «La malattia mi ha aiutato a vivere la vita con più positività, a goderla fino in fondo con fierezza e praticando molto sport. Il flamenco insegna un atteggiamento di sfida che ho applicato anche a tutto il percorso della malattia, cambiando persino l’atteggiamento verso me stessa. Prima ero molto più timida e non ero mai fiera di sentirmi donna: ora vivo la mia femminilità con piena consapevolezza».

Oggi abbiamo diagnosi sempre più precoci, accurate e accessibili a un numero più ampio di donne, trattamenti più mirati, efficaci e tollerabili. Quella contro il tumore al seno resta tuttavia una delle sfide più importanti per la ricerca, che insegue risposte per le donne che non rispondono alle terapie. E il mese di ottobre è dedicato all’informazione e alla ricerca di terapie per questo tumore. Fondazione AIRC nel 2021 ha destinato 14,3 milioni di euro a 156 progetti di ricerca e borse di studio in questo ambito. Tra questi il progetto di Ernestina De Francesco presso l’Università degli Studi di Catania (Ospedale Garibaldi Nesima), testimonial della campagna in rappresentanza di tutti i ricercatori AIRC impegnati contro il tumore al seno. La dottoressa De Francesco è una giovane ricercatrice rientrata da Manchester a Catania per studiare il tumore mammario, in correlazione alle malattie metaboliche, grazie a uno Start-Up Grant, un tipo di finanziamento che AIRC riserva ai giovani ricercatori di talento che intendono tornare in Italia e aprire un proprio laboratorio di ricerca. «Il fatto di aver portato la mia Start-Up Unit a Catania mi rende molto orgogliosa e ottimista per il futuro: come donna e ricercatrice impegnata nella lotta ai tumori femminili sono estremamente determinata a raggiungere obiettivi importanti dal punto di vista clinico. La mia ricerca punta a bloccare uno specifico recettore, chiamato RAGE, coinvolto nella cosiddetta infiammazione cronica, comune nelle persone con squilibri del metabolismo come iperglicemia, diabete e obesità. Sono quasi il 20 per cento di tutte le pazienti affette da tumore al seno e corrono più rischi della media di un’evoluzione infausta del tumore. Noi ricercatori di AIRC abbiamo nelle mani la fiducia di tante persone e abbiamo il compito di trasformarla in una speranza concreta per i pazienti. Sono molto fortunata perché la ricerca è la mia passione e io non riesco neanche a immaginarmi impegnata in un altro lavoro».

La Campagna Nastro Rosa AIRC 2021

Anche quest’anno la campagna ha il Patrocinio di Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che ha invitato a illuminare di rosa i palazzi comunali o un monumento significativo la notte del primo ottobre, in apertura del mese dedicato al tumore al seno, per richiamare l’attenzione dei cittadini sull’importanza del sostegno alla ricerca oncologica e della prevenzione www.anci.it. Nel mese di ottobre AIRC diffonde informazioni e consigli sul sito nastrorosa.it, sui social media con l’hashtag #nastrorosaairc. In questa occasione torna “TITS UP! Storie di donne in lotta contro il cancro al seno”, serie podcast nata dalla collaborazione fra Fondazione AIRC e Storielibere.fm, che racconta di donne che hanno affrontato o stanno affrontando un tumore al seno e hanno deciso di raccontarsi anche nei momenti più bui, tutte con il “petto in fuori”, come recita il titolo del podcast, un incoraggiamento e un augurio di buona fortuna. Tits Up! è ideata e narrata da Samanta Chiodini e può contare sul contributo della ricercatrice AIRC Lucia Del Mastro, Coordinatrice della Breast Unit del Policlinico San Martino di Genova. È disponibile al link storielibere.fm/tits-up-airc/.

Frecciarosa per la prevenzione

Oltre il 90% delle donne con tumore del seno, scoperto in fase precoce, guarisce. Merito degli esami di prevenzione che però, durante il lockdown causato dalla pandemia, hanno subito una serie di ritardi: per questo i controlli per le diagnosi precoci devono ripartire quanto prima. È l’obiettivo dell’undicesima edizione di “Frecciarosa”, progetto promosso da IncontraDonna con il Gruppo FS Italiane, col patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Salute e il sostegno dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e di Farmindustria. Le testimonial dell’edizione 2021 sono la cantante Orietta Berti e l’insegnante di ballo Carolyn Smith, icona della battaglia contro il tumore, che attraverso il suo esempio ha dato coraggio e speranza a migliaia di pazienti oncologici. Flaminia Fegarotti porterà un’ulteriore testimonianza in qualità di paziente. Dopo lo stop alle attività in presenza, quest’anno tornano le consulenze a bordo treno: è prevista la presenza di specialisti sui treni ad alta velocità e regionali e nei FrecciaLounge delle stazioni che offriranno ai viaggiatori consulenze gratuite di prevenzione oncologica. In più, per tutto il mese di ottobre, continuano i teleconsulti online sulla piattaforma frecciarosa.it .

«Nel 2020, in Italia, sono state stimate quasi 55mila nuove diagnosi di tumore della mammella, in assoluto la più frequente in tutta la popolazione», afferma Adriana Bonifacino, Presidente di IncontraDonna Onlus. «Scopo di “Frecciarosa” è diffondere la cultura della prevenzione in un contesto inusuale: i treni e le stazioni diventano luoghi d’incontro tra medici e cittadini in un simbolico “viaggio nella salute”. La pandemia ha allontanato la popolazione da corretti stili di vita in termini di alimentazione sana e attività fisica costante e ha determinato criticità nell’adesione agli esami di screening con tempistiche accettabili. Nel 2020, rispetto al 2019, contiamo oltre 3.300 diagnosi mancate di carcinoma della mammella, 2.700 di collo dell’utero, 1.300 di carcinoma del colon-retto e oltre 7.400 di adenomi colorettali avanzati, proprio per il blocco e i ritardi nel riavvio dei programmi di prevenzione secondaria. È nostro compito far retrocedere in tempi rapidi questi numeri. Nei prossimi anni la gestione delle patologie oncologiche sarà più complessa, perché i ritardi rischiano di causare diagnosi in stadio più avanzato. Pertanto, se da una parte dobbiamo sollecitare le Istituzioni a riprendere quanto prima la normalità negli screening, nella medicina del territorio e nell’abbattimento delle liste di attesa negli ospedali, dall’altra dobbiamo essere responsabili in prima persona di una ripresa dei controlli».

Lo scorso anno, a causa della pandemia, è stata realizzata un’edizione speciale del “Frecciarosa”, totalmente online, che ha raggiunto ottimi risultati: dal 1° al 31 ottobre 2020 il numero complessivo di utenti della piattaforma è stato pari a 30.300, di cui 7.860 persone hanno scaricato la versione online del Vademecum della Salute: redatto da Adriana Bonifacino e da diversi specialisti, con il supporto e la supervisione del Ministero della Salute, contiene informazioni utili e certificate per la tutela del benessere di donne e uomini lungo tutto l’arco della vita. Il Vademecum è consultabile online sulla piattaforma www.frecciarosa.it dove, per l’intero mese di ottobre, saranno offerti teleconsulti con professionisti della medicina, webinar ed eventi.

Toshiba a fianco di Fondazione Umberto Veronesi

In occasione del mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno, Toshiba sostiene Fondazione Umberto Veronesi, da anni in prima linea per la lotta contro i tumori, che ad ottobre con il progetto Pink is good, ricorda l’importanza del sostegno alla ricerca scientifica, per promuovere una corretta informazione nella lotta dei tumori femminili e l’adozione di stili di vita sani e consapevoli. Per tutto il mese di ottobre verranno organizzati incontri ed eventi per promuovere e sensibilizzare le donne sull’importanza della diagnosi precoce, sulle strategie preventive e sui fattori di rischio che possono contribuire allo sviluppo delle neoplasie mammarie e altri tumori femminili come il tumore ovarico.

Questi ultimi due anni sono stati particolarmente critici per tutta la sanità pubblica e questo ha portato spesso le donne a rimandare o addirittura a sospendere esami diagnostici essenziali per la prevenzione dei tumori. Toshiba ha deciso così di sostenere la ricerca scientifica e la prevenzione grazie a una sensibilità condivisa da tutto il board . «Abbiamo proposto all’azienda di sostenere la Fondazione Umberto Veronesi perché pensiamo che in questo modo possiamo fare la nostra parte», puntualizza Carla Zedda, Marketing Manager. «La scelta di sostenere il mese in rosa nasce proprio dalla necessità di parlare a tutte le donne, che per età o impossibilità, ancora non si sottopongono a periodici controlli clinico-strumentali. Inoltre siamo felici di contribuire alla ricerca scientifica che sta compiendo passi da gigante: oggi se il tumore è diagnosticato in fase iniziale le possibilità di guarire superano il 90%».
Per tutto il mese di ottobre, Toshiba sarà impegnata in una campagna di sensibilizzazione attraverso i suoi canali social caratterizzata dal logo Pink is good. Per maggiori informazioni sul progetto: www.fondazioneveronesi.it .

Alla “Race for the Cure”, l’impegno di Pfizer con Susan G. Komen Italia per la salute delle donne

Pfizer rinnova la partnership storica con la Susan G. Komen Italia per l’edizione 2021 della “Race for the Cure”. L’emergenza Coronavirus ha causato un generale rallentamento nelle cure oncologiche e ancor più nei programmi istituzionali di screening e diagnosi precoce, tanto che nel 2020 sono stati effettuati 2 milioni di esami di screening in meno rispetto a quanto programmato e di conseguenza quasi 3.000 donne scopriranno di avere un tumore al seno in ritardo, quando la malattia sarà in uno stadio più avanzato e più difficile da curare. Quest’anno Pfizer sta collaborando con Komen Italia su più fronti e attraverso la realizzazione di una serie di attività. Rinnovo del sostegno alle attività di Terapie Integrate del Centro Komen Italia e in particolare attivazione di una piattaforma digitale di salute – Pink Trainer – con focus sulle donne operate di tumore del seno, a supporto delle attività di recupero del miglior benessere psicofisico offerte dal team di Terapie Integrate per personalizzare e ottimizzare i percorsi di riabilitazione oncologica delle pazienti. Un portale di inserimento dati, gestito dalla paziente su smartphone e collegato in tempo reale a quello degli operatori sanitari del Centro di Oncologia Integrata, in cui programmare e monitorare programmi di nutrizione ed attività fisica personalizzati condivisi con la paziente, prima di avviare il trattamento chirurgico o chemioterapico, durante le cure oncologiche e al termine delle stesse. Ogni paziente attraverso questo strumento diventa protagonista del proprio percorso terapeutico e riabilitativo. Prosieguo della campagna di informazione “Voltati. Guarda. Ascolta. Le donne con tumore al seno metastatico”. Informazione e sensibilizzazione sull’importanza dei test genetici. Adozione della giornata della Carovana della Prevenzione Multiscreening, con focus sulla prevenzione senologica, realizzata da Komen in occasione dell’inaugurazione a maggio del Murales “Amor et Cura” dedicato alla Komen e alla prevenzione sulla facciata del consultorio Familiare di Piazza delle Sette Chiese, nel quartiere Garbatella a Roma, curato da Yourban2030 e realizzato dall’artista Carlos Atoche. Sostegno ai Villaggi della Salute e alla Race for the Cure per la ripresa di una Cultura della Prevenzione alle donne operate e favorire il supporto della qualità di vita delle pazienti. Pfizer si impegna a cercare soluzioni innovative per migliorare le prospettive di vita delle pazienti che ogni giorno combattono il tumore del seno e in particolare quello metastatico.

di Paola Trombetta

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