Vademecum per un viaggio sicuro

Una buona vacanza comincia dal viaggio. Anzi, prima ancora: da quando si pianifica una trasferta, soprattutto verso mete esotiche o tropicali, come Asia Africa, Medio Oriente o Oceania, dove esiste il rischio elevato per adulti, ma soprattutto per i bambini, di contrarre le “malattie del viaggiatore” o altre malattie infettive. La prevenzione però è possibile mettendo in atto 10 mosse precauzionali salva-vacanza e buona salute, come ha raccomandato la SIP, Società Italiana di Pediatria, in occasione del recente congresso a Roma.

  1. Viaggiare vaccinati. Programmate un appuntamento dal pediatra alcune settimane prima della partenza, per pianificare la corretta profilassi antibiotica, mirata alla meta della vacanza, soprattutto se di lunga durata e in aree a rischio, o se siete viaggiatori con patologie croniche, immunocompromessi, neonati e donne in gravidanza. La profilassi va attuata in Centri specializzati in Medicina dei Viaggi della Regione di residenza.
  2. Il kit indispensabile. Ci sono almeno 12 prevenzioni, fra farmaci e presidi, irrinunciabili nella valigia del viaggiatore accorto, indispensabili per fare fronte a ogni evenienza. Sono le soluzioni disinfettanti; gel disinfettante per le mani; analgesici e antipiretici; pomate cortisoniche contro punture di insetti; anticinetosici contro mal d’auto, d’aereo, di mare; un antibiotico ad ampio spettro; soluzioni reidratanti orali; prodotti antizanzare; antimalarici (se indicata la profilassi); creme solari ad alta protezione; farmaci utilizzati abitualmente, in quantità sufficiente per tutta la durata del viaggio.
  3. Il viaggio in aereo. Questo mezzo di trasporto non è sconsigliato o controindicato per i bambini, fatta eccezione per neonati con meno di 48 ore o se affetti da malattie infettive acute come sinusiti o infezioni dell’orecchio, malattie respiratorie croniche severe. Meglio evitarlo anche in dolce attesa, dopo la 36a settimana di gestazione o dopo la 32a settimana, in caso di gravidanze multiple. Nei viaggi di lunga percorrenza potrebbero comparire “effetti jet-lag”, cioè alterazioni del ritmo sonno-veglia (che i bambini devono recuperare e regolarizzare appena arrivati a destinazione), disturbi dell’attenzione, malessere generale dovuti alla variazione del fuso orario. Già nei due giorni che precedono la partenza, è bene fare la “profilassi del sonno”, anticipando l’addormentamento di 1-2 ore in caso di viaggi a Est o ritardandolo per i viaggi a Ovest. Per affrontare al meglio la trasferta, è bene viaggiare con libri e giocattoli preferiti dai bambini, insieme al materiale da toilette e scorte di cibo e bevande.
  4. Il viaggio in auto. In questo caso è necessario far accomodare e assicurare il bambino nel seggiolino. Per prevenire nausea e vomito mantenere una dieta leggera prima del viaggio e una buona areazione del veicolo.
  5. Vacanze in montagna. Sono particolarmente adatte ai bambini per le temperature più miti, sebbene ci sia il rischio di mal di montagna acuto, una patologia caratterizzata da sintomi aspecifici (affaticamento, irritabilità, anoressia, nausea, vomito, disturbi del sonno) che si manifestano di norma con il raggiungimento in breve tempo di quote oltre i 2.500 metri. Se i sintomi sono lievi, si può ricorrere ad analgesici, ma se la sintomatologia peggiora è necessario scendere gradualmente a quote inferiori ed eventualmente associare una terapia farmacologica dopo consulto medico. Inoltre, soprattutto ad alta quota, è bene non sottovalutare il fattore freddo, essendo i bambini più esposti al rischio di ipotermia, e il fattore sole proteggendoli con occhiali, cappellini e creme solari ad alta barriera.
  6. Rischio insetti. Soprattutto ai tropici, possono trasmettere alcune malattie infettive, in gran parte prevenibili con vaccinazioni o chemioprofilassi. Per prevenire le punture o l’attacco di zanzare, è bene indossare abiti di colore chiaro che coprono gambe e braccia, spruzzare repellenti sulla cute e gli abiti ogni 3-4 ore. Nei bambini non devono essere applicati sulle mani per evitare l’ingestione involontaria del prodotto, sebbene la maggior parte di essi possa essere usata dai 2 mesi in poi, ad eccezione dei prodotti a base di olio di limone ed eucalipto. Infine, è bene fare uso di zanzariere alle finestre, evitando l’esposizione nelle ore notturne.
  7. Vacanze al mare. Fare attenzione alle meduse e, in caso di “pizzicata”, sciacquare la zona lesa con acqua salata e applicare gel astringente al cloruro di alluminio o eventualmente pomate corticosteroidee (azione più ritardata 20-30 minuti). Per punture causate da spine, lavare la zona, fare impacchi con acqua e aceto, estrarre eventuali spine, disinfettare l’area e iniziare (se necessario) una terapia antibiotica. Ai tropici può esserci il rischio di “pizzicate” di gronghi, murene, piranha, squali, meduse, coralli, ricci di mare, pesci ragno, scorfani, mentre le acque dolci possono favorire la comparsa di infezioni parassitarie (leptospirosi, legionellosi, shigellosi, criptosporidiosi, ciclosporiasi, amebiasi), più possibili in aree a basso tenore igienico-sanitario e in zone endemiche per patologie acquatiche.
  8. Animali che mordono. Morsi o ferite da animali possono causare la rabbia. Per evitarla, prima della partenza, è bene accertarsi di essere in regola con la vaccinazione antitetanica e antirabbica. In caso di morso di animale, pulire e disinfettare la ferita e se necessario rivolgersi alla struttura sanitaria locale per la profilassi post-esposizione antirabbia (vaccino/immunoglobuline) e dosi booster di antitetanica.
  9. Occhio al cibo e all’acqua! In Paesi a rischio occorre bere solo acqua e bevande contenute in bottiglie sigillate o sterilizzate con l’ebollizione. L’acqua deve essere usata in cubetti di ghiaccio o per lavarsi i denti; il latte va consumato solo bollito o pastorizzato; non vanno mangiate verdure crude e frutta non sbucciata, panini preparati con carne fredda/verdura cruda, uova non cotte, gelati, dolci cremosi, budini e succhi di frutta preparati artigianalmente. Infine, prima di preparare gli alimenti, è raccomandato lavarsi bene le mani con acqua e sapone o, se non disponibili, con salviettine sterilizzanti.
  10. Di ritorno a casa. In particolare da Paesi ad alta endemia è consigliata una visita medica di controllo, soprattutto in bambini affetti da patologie croniche o in presenza di febbre, diarrea    persistente, vomito, ittero, sintomi urinari, manifestazioni cutanee. Diverse malattie, infatti, possono presentarsi anche a distanza di tempo, come malaria e parassitosi intestinali.

di Francesca Morelli

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