Diete su misura, per la buona salute dei bambini

Si chiama CAPRII, Children Alimentary Personalized Research Italy Israel: è uno studio innovativo che ha l’obiettivo di creare algoritmi per mettere a punto diete personalizzate per i bambini. Alla base, il confronto fra i benefici della Dieta Mediterranea e di una dieta standard, con uno scopo salutare: prevenire l’obesità, in crescita in questa fascia di popolazione, e offrire alle future generazioni più salute in età adulta. Con minori rischi di disturbi cardiovascolari, di problemi del metabolismo e diabete che si prevengono già durante l’infanzia, mantenendo stili di vita corretti. Un progetto pilota, di impronta internazionale, a cui collaborano il Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali dell’Università di Napoli “Federico II” e due Istituti israeliani, lo Schneider Children’s Medical Center e il Weizmann Institute of Science, che rivoluziona il concetto di dieta tradizionale su cui si basano tutti i regimi dimagranti e per il controllo del peso.

«La dieta personalizzata – spiega la professoressa Annamaria Staiano del Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali, Sezione di Pediatria, presso l’Università di Napoli “Federico II” e Vice Presidente SIP (Società Italiana di Pediatria), coautrice dello studio CAPRII – è un’intuizione speciale che dimostra come anche uno stesso alimento possa produrre effetti diversi in persone diverse». Così ci si deve aspettare che due persone, che mangiano un pomodoro, abbiano picchi glicemici sensibilmente differenti, indicando che un cibo, in grado di generare una risposta salutare in alcuni individui, possa essere invece dannoso sul piano metabolico in altri. «Questo perché le reazioni agli alimenti sono governate da diversi fattori – aggiunge la professoressa – quali la composizione del microbiota intestinale, il profilo genetico, la presenza di specifici enzimi e lo stile di vita. Con queste informazioni, sulla base del profilo glicemico che si genera dopo pranzo e di altre indagini sul peso e l’indice di massa corporea, è oggi possibile sviluppare algoritmi capaci di predire esattamente la risposta personale ad alimenti specifici, persino prima che vengano consumati. Potendo così prevenire, con una dieta ad personam, il potenziale sviluppo di malattie croniche non trasmissibili». Prime fra tutte l’obesità, la cui prevalenza in età pediatrica e la coesistenza di complicanze fisiche e psicosociali, rendono la prevenzione di questa condizione un obiettivo sanitario e sociale prioritario. «Nell’adulto è dimostrato che le diete personalizzate sono efficaci, sia in soggetti con prediabete che con obesità: ci aspettiamo oggi che questo studio possa dimostrare un’azione preventiva anche nei bambini».

Lo studio CAPRII è condotto in parallelo in Italia e in Israele, con il coinvolgimento di 50 bambini dai 6 ai 9 anni, selezionati da cinque pediatri dell’ASL Napoli 3 SUD, dov’è concentrato il tasso più elevato di obesità, e 50 israeliani. Sebbene ogni bambino parteciperà alla ricerca solo per 14 giorni, durante i quali riceverà alimenti della Dieta Mediterranea ricca di pesce, grassi monoinsaturi da olio d’oliva, frutta, verdura, cereali integrali, legumi/noci e altri di una standard, il monitoraggio durerà 36 mesi con particolare attenzione alla prima colazione. Ancora prima che arrivino i risultati dello studio, l’indicazione al valore di questo stile alimentare è chiaro: «Occorre educare il bambino ad assumere quotidianamente 3/5 porzioni di frutta e verdura al giorno, pesce più volte a settimana, carni bianche e cereali, fino dalla primissima infanzia quando si instillano le buone e sane abitudini, unite a un corretto apporto di acqua (maggiorato in estate assieme a frutta e verdura) e all’attività fisica, perché le origini della malattia degli adulti sono legate ai modelli alimentari stabiliti durante i primi anni di vita».

Se è noto che i benefici della Dieta Mediterranea comprendono la riduzione dell’incidenza delle malattie cardiovascolari, la prevenzione del cancro al seno, del colon-retto, la depressione, l’asma, il diabete e l’obesità, allora dove sta la novità dello studio CAPRII? Nel fatto di avere posto un nuovo orizzonte di analisi: capire cioè gli effetti della Dieta Mediterranea sui livelli di glucosio nel sangue e sul microbiota intestinale e in che modo questa dualità possa influenzare la suscettibilità alle malattie, soprattutto nella fascia ancora inesplorata dei bambini. CAPRII ha anche dei valori aggiunti: migliora la sostenibilità, perché la Dieta Mediterranea incentiva il consumo di frutta e verdura, mentre invita a un uso ridotto di alimenti di origine animale, e incoraggia l’alimentazione “sociale” con i pasti consumati in famiglia, per meglio controllare l’obesità nei bambini.

di Francesca Morelli

 

Cinque super-eroi per insegnare l’alimentazione corretta ai bambini

Insegnare l’importanza di una sana ed equilibrata alimentazione per contrastare il sovrappeso e l’obesità infantile, che interessano nel nostro Paese tre bimbi su 10. Il compito viene affidato alla Campagna educazionale “Dammi il 5”, che partirà a settembre, ideata e realizzata da Mati Group, in collaborazione con l’Associazione Pancrazio e con il contributo scientifico della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), dell’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI) e dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Si avvale di un fumetto i cui protagonisti sono 5 super-eroi: Cric, Memo, Scudo, Alma e Luce, che rappresentano i colori della salute legati alla frutta e alla verdura: bianco, blu/viola, giallo/arancione, rosso e verde. Giunto alla seconda edizione il progetto prevede varie iniziative in un tour in dieci regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Toscana, Lazio, Puglia, Calabria, Trentino Alto Adige, Marche, Veneto e Sicilia) ed è realizzato grazie al supporto di Camst e Clementoni. I cinque super eroi sono protagonisti di un KIT didattico composto da un libro d’avventura, una serie animata e l’apposita APP FooDi5. Questi materiali saranno distribuiti ai giovani studenti di oltre 700 scuole elementari, durante particolari lezioni di salute tenute dagli specialisti. Per gli insegnanti invece sarà messa a disposizione una guida didattica sulla frutta e verdura, ricca di giochi e spunti educativi e una nuova guida sulla dieta mediterranea. E per la famiglia verrà realizzata una guida per avvicinare i figli a una sana e corretta alimentazione. Sono previsti inoltre eventi interattivi aperti sia ai bambini che ai genitori. «Negli ultimi anni il numero di bambini con problemi di obesità è in calo», afferma il dottor Paolo Biasci, presidente Nazionale della FIMP. «Ciò nonostante non possiamo permetterci di abbassare la guardia nei confronti di un fenomeno ancora molto diffuso. Non bisogna poi ignorare come spesso e volentieri questi problemi di salute siano sottovalutati dagli stessi genitori. Solo il 30% delle madri di bambini in grave eccesso di peso ritiene che il cibo assunto dal figlio sia eccessivo. Come è ampiamente dimostrato dalla letteratura scientifica i chili di troppo non sono solo un problema estetico, ma un fattore di rischio rilevante per tante gravi patologie. Per tutti questi motivi abbiamo deciso di sostenere nuovamente la campagna Dammi il 5». «I giovani italiani non seguono più la dieta mediterranea che è quella universalmente considerata la più salutare al mondo», aggiunge il dottor Antonio Caretto, presidente Nazionale dell’ADI. «È un regime che si basa sul consumo di alimenti semplici e di origine vegetale. I suoi ingredienti principali sono olio extravergine di oliva, cereali, frutta e verdura e poi moderate quantità di carne e pesce, prodotti lattiero-caseari e tante spezie. Nonostante viviamo in una delle Patrie di questi cibi, il 20% dei bimbi non consuma quotidianamente frutta e verdura fresche, mentre uno su 3 tutti i giorni beve bevande zuccherate o gassate». «Dobbiamo invertire al più presto questa tendenza e possiamo raggiungere l’obiettivo anche attraverso campagne educative specifiche e innovative come Dammi il 5», conclude il dottor Giuseppe Morino, responsabile di Educazione Alimentare dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. «Per insegnare i principali stili di vita sani abbiamo scelto di puntare sull’utilizzo dei cartoni animati, che sono sempre molto apprezzati dai bambini, e dei nuovi media digitali. La scuola inoltre rappresenta il luogo ideale dove promuovere una dieta sana ed equilibrata come strumento di prevenzione dell’obesità».

Paola Trombetta

Articoli correlati