GIUGNO: MESE DELLE INTOLLERANZE AL GLUTINE

«Da diversi mesi, dopo pranzo, avvertivo una sensazione di gonfiore addominale persistente, con sonnolenza, mal di testa e difficoltà digestive, che si accentuavano quando mangiavo pasta e pane. Riferendo questi disturbi al medico, mi ha indicato il Centro specialistico del Policlinico di Milano, dove è in corso uno studio per valutare la sensibilità al glutine, presente in molte persone. Sono stata “arruolata” e per un mese ho seguito una dieta senza glutine. E i miei disturbi effettivamente sono scomparsi. Ora sto cercando di reinserire, poco per volta, qualche alimento contenente glutine… Ma devo ammettere che, con la dieta senza glutine, stavo meglio!».

Come Laura sono più di sei milioni le persone che soffrono di sensibilità al glutine, soprattutto donne tra 25 e 45 anni. Gli alimenti che scatenano questa intolleranza sono soprattutto frumento, orzo, segale contenuti in pane, pasta, pizza, biscotti. «A differenza della celiachia, intolleranza permanente al glutine che scatena un attacco all’intestino tenue da parte del sistema immunitario e richiede la sospensione permanente del consumo di glutine, la sensibilità (Gluten Sensitivity) è un’intolleranza temporanea, che provoca disturbi come gonfiore, dolori addominali, cefalea, stanchezza, che scompaiono eliminando i cibi, contenenti glutine», spiega il professor Carlo Catassi dell’Università Politecnica delle Marche di Ancona, coordinatore del Comitato scientifico del Dr. Schar Institute, che ha promosso a giugno il Mese della sensibilità al glutine.

Per valutare questa sensibilità è in corso da più di un anno lo studio Glutox, condotto su 200 persone (glutoxtrial@gmail.com) in 15 centri italiani, coordinato dal Centro studi per la Celiachia del Policlinico di Milano in collaborazione con l’Associazione Italiana Gastroenterologi ed Endoscopisti ospedalieri (www.webaigo.it). «Dai dati preliminari dello studio abbiamo visto che il 25% delle persone che soffrivano di colon irritabile, in realtà avevano anche una sensibilità al glutine», conferma il dottor Luca Elli, coordinatore dello studio e responsabile del Centro studi per la Celiachia del Policlinico di Milano. «Eliminando questo alimento dalla dieta, i sintomi miglioravano, fino a scomparire. Stiamo ora valutando la possibilità di reinserire poco per volta questo alimento nella dieta delle persone che vengono monitorate da più di un anno».

Per sapere di più sulla sensibilità al glutine, oltre 100 specialisti gastroenterologi saranno a disposizione del pubblico per tutto il mese di giugno. L’iniziativa rientra nella Campagna nazionale d’informazione sui disordini glutine-correlati, in particolare celiachia, sensibilità al glutine non celiaca, e sindrome del colon irritabile, promossa dal Gruppo Dr.Schar, con il patrocinio dell’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI) e dell’Associazione Italiana Gastroenterologi ed Endoscopisti Ospedalieri (AIGO).

Dal 29 maggio al 29 giugno, nelle farmacie convenzionate con la Campagna, saranno a disposizione dietiste ADI per dare informazioni sui disturbi legati al consumo di glutine e indicazioni di diete corrette.

Dal 9 al 12 giugno, dalle 9 alle 18, più di 100 gastroenterologi e dietisti di AIGO e ADI risponderanno per consulti telefonici gratuiti.

Per informazioni sulle farmacie aderenti alla Campagna e per prenotare un consulto telefonico, consultare il sito: www.megliosenzaglutine.it

 

di Paola Trombetta

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