LE REGOLE DEL BUON RIENTRO A SCUOLA

scuola. Ma non solo: il sonno, specie nella fase profonda, rappresenta anche un potenziale scudo protettivo per la salute perché vengono prodotte citochine, ossia delle cellule deputate alla creazione delle difese immunitarie che potranno contribuire ad aggredire eventuali infezioni virali tipiche dei mesi freddi. Per favorire il sonno, raccomandano gli esperti, niente giochi eccitanti o video che possano turbare l’organismo perché questo deve predisporsi al relax. Dunque, che cosa scegliere? Una tisana alla camomilla, alla melissa o altre erbe calmanti che, oltre al sonno, favoriscono l’idratazione con importanti vantaggi: «Un corpo adeguatamente idratato – spiega la dottoressa Ester Giaquinto, specialista in Scienza dell’alimentazione – non solo funziona bene, ma può sopportare meglio situazioni di stress come il ritorno in classe. L’apporto idrico dovrebbe  aggiornarsi all’incirca ai due litri di acqua quotidiani, distribuiti nell’arco della giornata, da bere a piccoli sorsi preferibilmente a temperatura ambiente, per idratare il cervello e favorire tutte le funzioni cognitive». Quindi, anche in cartella non dovrebbe mai mancare una sana bottiglietta d’acqua che può aiutare la concentrazione a scuola.

E, dopo lo sbadiglio, il giorno va salutato con una buona e ricca colazione, fatta con tempo e calma. Come un vero e proprio pasto, in grado di fornire all’organismo circa il 15% dell’apporto calorico quotidiano. «Sono sempre benvenuti frutta, latte, cereali e yogurt che possono essere riproposti anche a merenda, spremute di agrumi o in alternativa, una tazza di tè con un cucchiaino di zucchero, frollini o una brioche fresca, anche se una fetta di crostata casalinga potrebbe renderli più disponibili a mangiare di prima mattina oltre che essere più sana». Dopo il dispendio di energie mattutine, cosa proporre a pranzo sulla tavola dei piccoli? È sempre bene prediligere i prodotti di stagione, verdura e frutta, che si prestano alla preparazione di piatti leggeri, freschi e gustosi, ricchi di acqua, di vitamine e di sali minerali fondamentali per mantenere un buono stato di salute. «Sono invece da evitare piatti pesanti – continua la specialista – come ad esempio i fritti che necessitano una lunga digestione: al pari di qualsiasi altra attività dell’organismo richiede energia che viene sottratta ad altre funzioni metaboliche, come quelle celebrali, causando stanchezza e sonnolenza, che non favoriscono certo lo studio pomeridiano». Via libera, fino a quando la stagione ancora lo permetterà e non inizieranno i primi freddi, ad esempio a insalate di orzo con tonno, formaggio (tipo scamorza dolce a cubetti), pomodorini, olive e basilico fresco. «Semplice, veloce da preparare, questa insalata – conclude la dottoressa Giaquinto – servita anche a temperatura ambiente, è completa ed equilibrata da un punto di vista nutrizionale e fornisce al bambino il giusto apporto di proteine, carboidrati e grassi».

E dopo la pancia, attenzione alla schiena: lo raccomandano i ricercatori della Fondazione Don Gnocchi di Milano che per tutelare i giovani dal rischio di sviluppare problematiche alla spina dorsale a causa di zainetti troppo pesanti sulle spalle, hanno realizzato un video in rete (https://www.youtube.com/watch?v=HP2NkoSVTf8&list=PL17b60efi2YC85IByhu5LcIoNdFhxd3WV) per l’acquisizione di una postura corretta. Ma gli esperti si spingono oltre con consigli utili per educatori e genitori: «Il ruolo degli insegnanti – spiegano – è fondamentale e insostituibile. È l’insegnante che contribuisce a determinare il peso dello zainetto sia al momento della scelta dei libri di testo che in quello dell’organizzazione del lavoro scolastico. Ed è ancora l’insegnante che ha un ruolo educativo primario nell’aiutare studenti e famiglie ad apprendere quelle modalità di gestione del peso quotidiano, quando inevitabile, dello zainetto». Ma ancora prima di visionare il video ecco, dai medici e ricercatori del Don Gnocchi, i consigli per l’acquisto dello zainetto pro-schiena: né troppo grande, né troppo piccolo; senza apertura a soffietto; con schienale rinforzato e bretelle imbottite; con fibbia da allacciare alla pancia e maniglie per il trasporto a mano. Ma occorre anche tecnica per il suo utilizzo: riempirlo in altezza, non in larghezza; indossarlo poggiandolo su un ripiano e flettendo le ginocchia; regolare le bretelle perché la parte inferiore non oltrepassi la linea delle anche; indossarlo sempre su entrambe le spalle; non correre quando si ha lo zainetto in spalla. «Avere o meno problemi alla schiena – concludono i medici – dipende anche dalle condizioni fisiche dei ragazzi: è fondamentale quindi che facciano esercizio fisico e che siano allenati. Quanto più un fisico lo è, tanto minore sarà il rischio che il peso degli zainetti possa comportare affaticamento, posizioni sbagliate e dolori alla schiena».

di Francesca Morelli

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