INTEGRATORI VITAMINICI: QUANDO SONO UTILI?

Anche nelle nostre tavole e nelle mense scolastiche, le scorrette abitudini alimentari non giovano certo ai nostri bambini, che hanno sempre più bisogno di arricchire la dieta con integratori, per sopperire le carenze vitaminiche causate dallo scarso consumo di frutta e verdura.

Del resto il recente studio HELENA (Healthy Lifestyle in Europe by Nutrition in Adolescence) ha rilevato che oltre il 50% dei bambini è carente di vitamina D, mentre il 30% è affetto da anemia e carenza di ferro. E questo dato è riscontrato anche nei bambini americani: il 63% entro i due anni e il 37% tra i 3 e 6 anni non raggiungono i livelli raccomandati di vitamine liposolubili D, E e C, motivo per cui è prassi consolidata in USA la fortificazione degli alimenti. E in Italia, come sono messi i nostri bambini?

«La maggiore carenza riscontrata da noi riguarda la vitamina D, ma anche il complesso vitaminico B e la vitamina C, soprattutto in questo periodo invernale, in cui si diffondono le malattie infettive che debilitano l’organismo, in particolare dei bambini», risponde la dottoressa Adima Lamborghini, pediatra di famiglia, membro del Comitato scientifico della Federazione Italiana dei Medici Pediatri (www.fimp.org). «L’inverno, infatti, riduce drasticamente la riserva di vitamina D, perché non c’è esposizione ai raggi solari, che ne favorisce la produzione. Né i nostri bambini sono abituati a mangiare aringhe e salmone, ad alto contenuto di questa vitamina, come fanno i piccoli del Nord Europa, gli unici, tra l’altro, a non avere carenze. Pertanto è necessaria un’integrazione, per raggiungere gli apporti raccomandati anche dai LARN (Livelli di assunzione dei nutrienti) per coprire le 600 Unità necessarie ai bambini fino a 12 anni. Una supplementazione, questa, che andrebbe fatta fin dai lattanti, se non addirittura nelle donne in gravidanza». Quali gli effetti di questa vitamina? «Al miglioramento del metabolismo osseo e prevenzione di malattie quali l’osteoporosi, a tutti note, si aggiunge, in particolare nei bambini, un potente effetto immunologico e protettivo nei confronti di malattie infiammatorie, soprattutto allergie e asma. Poiché la vitamina D svolge una funzione simile a quella di un ormone, in quanto agisce direttamente a livello cellulare, potenziando l’attività delle singole cellule, è particolarmente indicata nei periodi più a rischio di malattie febbrili, per reintegrare le energie perdute. E ben venga il suo utilizzo, assieme alla vitamina C e al complesso B, nei postumi dell’influenza che proprio in questi giorni sta interessando soprattutto i bambini».

Se l’utilizzo di queste vitamine può portare benefici immediati, soprattutto dopo l’influenza e nella prevenzione di episodi asmatici e allergici, a lungo andare sembrano intervenire anche nella prevenzione di patologie croniche, tra cui il diabete tipo 2 e le malattie cardiovascolari. «Per l’effetto antinfiammatorio, a livello delle singole membrane cellulari, e per il miglior controllo del metabolismo del calcio, la vitamina D rallenta l’irrigidimento delle pareti dei vasi sanguigni, che si verifica con l’età e potrebbe concorrere nella prevenzione di patologie cardiovascolari», conferma la dottoressa Lamborghini. «Sembra inoltre avere effetto sulla secrezione di insulina, tanto da ipotizzare una sua azione nella prevenzione dello squilibrio della secrezione di questo ormone, che caratterizza il diabete. Sono comunque in corso ulteriori studi scientifici per confermare questi risultati sperimentali. In attesa di valutare meglio gli effetti di questa vitamina ed eventuali dosaggi “terapeutici”, si consiglia, soprattutto per i bambini, di utilizzare integratori multivitaminici (D, C, B1, B2, B3) per compensare le carenze dei micronutrienti, che difficilmente vengono assunti con la dieta, e per potenziare il sistema immunitario, soprattutto in vista delle attuali infezioni virali e dei prossimi rischi di allergie».

di Paola Trombetta

 

UNA FORMULA SPECIALE PER I RAGAZZI

Sono abituati a correre e consumare energie. Ma devono anche rendere sui banchi di scuola e concentrarsi nello studio. E per di più, proprio in questi giorni, devono far fronte al rischio di infezioni influenzali o riprendersi dopo la malattia. Come aiutarli ad affrontare al meglio questi mesi invernali e contrastare l’insufficiente apporto di alcuni micronutrienti e l’aumentato fabbisogno nutrizionale?

Un prodotto utile per potenziare le difese immunitarie e migliorare le performance mentali e fisiche è Supradyn Junior, frutto della ricerca Bayer.

Contiene vitamina D e calcio, per lo sviluppo dell’apparato scheletrico e la crescita; il gruppo vitaminico B, per favorire il metabolismo energetico; vitamina C per potenziare le difese immunitarie; la vitamina E, con proprietà antiossidanti; la A per la funzione visiva. In aggiunta sono presenti oligoelementi essenziali, quali magnesio, zinco, selenio, ferro, rame, che intervengono nel metabolismo cellulare. 

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