365 GIORNI DA DONNA

Alla sua seconda tappa, dopo Roma, è giunta allo Spazio Forma di Piazza Lucrezio Caro a Milano e rimarrà per tutto giugno, la mostra 365 D: protagoniste sono le donne, una al giorno! Un anno con i volti di 365 +1 (il 2012 è bisestile) e altrettante storie di Donne scritte da loro stesse, è sia una mostra sia un libro di immagini e storie.

365 D, trecentosessantacinque giorni da Donna, è un progetto che nasce due anni fa da un’idea di Marzia Messina, con la collaborazione del fotografo londinese Sham Hinchey e Claudio Conti che ha curato la grafica. Come ci racconta Marzia <365 D vuole essere anche un ‘anti-calendario’ in cui sono i volti e le storie delle donne ad essere ‘sotto i riflettori’ e non i soli corpi, come i media ci hanno condizionato a vedere: modelli di ‘donne perfette’ ma lontane dalla realtà>. <Loro, le donne, sono vere senza maschere, sono mamme, nonne, libere professioniste, studentesse, giornaliste, attrici: tra loro anche nomi noti come Maria Grazia Cucinotta, Lella Costa, e molte altre ancora. Fotografarle ed ascoltarle nelle loro piccole-grandi storie è stato in primo luogo un’esperienza di vita. Le loro storie e i volti intrecciati in trame a volte tristi a volte poetiche, colorate, felici. Storie diverse, storie d’amore, storie di diritti, e anche storie di violenza ma soprattutto uniche e celate nei loro volti. Una fra tutte mi ha colpita, prosegue Marzia: quella che considero più poetica, è la storia di una donna che incontra casualmente all’aeroporto un distinto signore in difficoltà che le chiede di poter usare momentaneamente il suo cellulare, cosa che avviene. Dopo alcuni giorni nella casa della nostra protagonista vengono recapitate ben 525 rose che invadono il monolocale abitato dalla donna, la quale si ‘dedica’ per giorni e giorni ad accudire le rose, a tagliarne i gambi di un centimetro al giorno e poi, quando ormai tutte sfiorite, perdono i petali, ecco sul pavimento comporsi un soffice tappeto profumato>.

Le storie sono doni d’amore diceva Lewis Caroll, autore di “Alice nel paese delle meraviglie“, ma capita anche che le storie possano avere dei ris-volti di sofferenza: riuscire a raccontare un fatto personale e doloroso, come una violenza subita, diventa un atto liberatorio e, come afferma Marzia nell’introduzione del libro, “è di importanza fondamentale la denuncia, intrinseco e forte il messaggio di riscatto“! <Il messaggio che scaturisce da questa iniziativa è molto forte:aiutare le donne attraverso le donne>, conferma Barbara Saba, Direttore Generale della Fondazione Johnson & Johnson, che sostiene l’evento 365 D. <L’intento dell’iniziativa, che si prepara ad essere itinerante, è anche benefico e vuole aiutare concretamente le donne attraverso la Fondazione Susan G. Komen Italia, che dal 2000 si occupa di lotta ai tumori del seno, devolvendo parte del ricavato dalla vendita del ‘libro-immagini’ della mostra.  Il libro si può acquistare attraverso il sito

www.365d.it e in libreria.Ognuna di noi può ritrovare in questi volti, in queste storie, un pezzetto di sè. Guardiamoli , leggiamoli, ritroviamoci … e aiutiamoci!

di Silvia Pogliaghi

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DONNE “INVISIBILI”

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