LUNGA VITA…….CON L’ALOE

Molti a prima vista la scambiano per un cactus, ma, in realtà, appartiene alla famiglia del giglio. È l’aloe vera, erba perenne, alta sino a un metro.
Il suo nome deriva dall’arabo e significa “amaro e trasparente”. Quando la buccia viene rimossa, infatti, il gel che ne fuoriesce, assomiglia a un blocco di ghiaccio lavato. Predilige i climi caldi e secchi e sopravvive in condizioni impossibili per altre piante. I motivi? È in grado di chiudere i suoi pori per impedire la perdita di umidità. E “ripara” qualunque danno alla scorza, impedendo alla sua preziosa acqua di fuoriuscire. Grazie a questo potere di autoguarigione, fin dall’antichità si è guadagnata la nomea di elisir di lunga vita. Delle oltre 200 varietà di aloe, solo quella originaria dalle Isole Barbados, l’aloe barbadensis Miller o aloe vera, racchiude tutte le virtù salutari che l’hanno resa la pianta più usata della storia umana.

Antichissima
Nota da più di 5000 anni, l’aloe vera è una pianta utilizzata da quasi tutte le popolazioni antiche. Risalgono al 2.200 a.C. le prime testimonianze su una tavoletta di argilla ritrovata nei pressi di Bagdad e su un papiro egiziano del 1500 a.C. Medici greci e romani ne facevano largo uso come erba medicinale e la sua diffusione è documentata anche in  Cina, in India e nelle Filippine. Se ne parla persino in alcuni passi della Bibbia. Nel corso dei secoli, con il progresso scientifico, l’aloe è caduta nell’oblio. Per poi essere “rilanciata” alla grande nel 1959, quando la Food and Drug Administration americana ne ha sancito le proprietà terapeutiche.

Formula “superdotata”
Sono oltre 150 i principi attivi da cui l’aloe vera trae le sue valenze curative. A cominciare dai mucopolisaccaridi: presenti in ogni cellula del nostro corpo, sono prodotti naturalmente solo nei primi dieci anni di vita. Tra loro, spicca l’acemannano, che produce agenti immunitari, come interferone e interleuchina, agendo come un potente antibatterico. Poi ci sono gli antrachinoni, che svolgono un’attività lassativa e protettiva per l’intestino. Infine vitamine e minerali.

Narra la leggenda…
… che Aristotele persuase Alessandro il Grande a conquistare l’isola di Socotra, al largo delle coste africane. Non per un ricco bottino di oro e gioielli, ma per  assicurarsi la quantità di aloe necessaria a curare i feriti del suo imponente esercito.

Panacea universale (o quasi)
Sembra di parlare di una qualche pozione miracolosa, che, pur assumendo sembianze diverse – gel, pastiglie, creme, oli, integratori alimentari, cosmetici – conserva intatte le sue virtù. Ma è proprio così. L’aloe vera potenzia e riattiva le difese immunitarie. Se consumata come bevanda agisce da blando depuratore e disintossicante e favorisce la rigenerazione dei tessuti. Applicata sulla pelle lesionata accelera la guarigione di ferite, bruciature e ulcere, grazie alle sue doti coagulanti e cicatrizzanti. Inoltre, favorisce la produzione di collagene, combattendo su più fronti il processo di invecchiamento, anche per il suo contenuto di vitamina C ed E. Veicola acqua e attivi nutrienti negli strati cutanei più profondi, rafforzando il film idrolipidico. Potente antinfiammatorio, aiuta a curare osteoartrite e artrite reumatoide. Antisettico, antibiotico e antipiretico naturale, riduce arrossamenti, dolore e gonfiore associati a tensione muscolare, strappi e distorsioni, tendiniti e contusioni. Come a dire: a non ogni male c’è (un) rimedio, l’aloe vera.

Il libro
Aloe vera – Le proprietà terapeutiche di una pianta versatile ed efficace – Julian Lawless – Judith Allan (Tecniche nuove). Perfetto per chi vuole saperne di più su una pianta, che vanta uno spettro d’azione estremamente ampio: dal trattamento lenitivo delle scottature solari alla stimolazione del sistema immunitario.
 

 

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