#Fattisotto: abbattiamo il muro del silenzio sull’incontinenza

Imbarazzo, frustrazione, ansia, anche depressione: a vivere questi stati d’animo sono 7 milioni di italiani, dai 18 ai 70 anni, in prevalenza donne, che soffrono di incontinenza urinaria e fecale. Per combattere questo stigma, FAIS, Federazione Associazioni Incontinenti e Stomizzati, lancia numerose iniziative di sensibilizzazione e informazione in occasione della Settimana Nazionale di prevenzione e cura dell’Incontinenza (dal 22 al 26 giugno). Nell’occasione è stata presentata l’App S.O.S. (Smart Ostomy Support), il primo esempio di “connected care” per le persone con stomia, incontinenza e ricanalizzazione: una modalità nuova che risponde perfettamente ai bisogni di questi pazienti e consente di ridurre significativamente l’afflusso in ospedale, affidando alle connessioni tecnologiche la possibilità di assistenza e cura da remoto.

L’incontinenza urinaria è stata definita dall’ICS (International Continence Society) come una condizione che si instaura quando vi è la perdita involontaria di urina o feci. Ancor oggi le stime di questo disturbo sono imprecise e il 57,2% di chi ne soffre non ha parlato del problema con familiari, conoscenti e neppure col proprio medico.

<Siamo consapevoli dello stigma sociale che colpisce queste persone>, spiega Pier Raffaele Spena, Presidente di FAIS. <Non ne parlano, provano un profondo disagio e vergogna e sono insoddisfatti della loro qualità di vita. E questo impedisce di trovare soluzioni. Con l’hasthag #Fattisotto abbiamo voluto, anche in modo provocatorio, attirare l’attenzione su questo tema. L’incontinenza rappresenta un problema socio-sanitario rilevante, per il quale è importante trovare risposte soddisfacenti, soprattutto in relazione al progressivo invecchiamento della popolazione. L’insorgenza dell‘incontinenza urinaria, infatti, cresce all‘aumentare dell‘età: per i soggetti non ospedalizzati di età superiore ai sessant‘anni la prevalenza dell‘incontinenza urinaria varia dal 15% al 35%.  Nelle case di riposo e nelle corsie geriatriche interessa fino al 70% dei degenti. Un problema destinato a crescere: dalle proiezioni ISTAT emerge come la fascia di popolazione over 65, che ad oggi rappresenta poco più del 20%, possa superare la soglia del 30% entro il 2040 e spingersi intorno al 33% nel 2050>.

Grazie agli strumenti della campagna d’ informazione #Fattisotto, webinar, questionario on line, video tutorial e brochure, la settimana dell’incontinenza vuole intervenire a più livelli: sviluppare consapevolezza e attenzione, creare atteggiamenti favorevoli a stimolare comportamenti, costruire engagement attraverso attività interattive, per far sì che tutti gli attori si sentano coinvolti. Fino al 26 giugno, i temi affrontati grazie ai webinar saranno: ll ruolo di un’alimentazione sana; Gradi di invalidità e diritti; Criticità nella gestione dell’incontinenza urinaria; La presa in carico del paziente con incontinenza fecale; Prevenzione con attività di informazione sul territorio; Gestione in reparto, nelle RSA, a domicilio; Gestione incontinenza post-stomia; Percorso riabilitativo chinesiterapico; Valutazione fisiatrica del paziente incontinente; Nuove norme di accesso agli ospedali per visite/ricoveri (igiene mani, mascherina, distanziamento); Utilizzo della tecnologia per comunicare. I webinar sono organizzati sulla piattaforma www.salute.live.

Paola Trombetta

 

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