100 domande e 100 risposte per curare il tumore

<Quando ti comunicano l’esito dell’esame istologico, che conferma la presenza di un tumore, ti crolla il mondo addosso! E ti assale la paura di non avere più un futuro. Ti aggrappi a tutto per saperne di più. E consulti tanti siti Internet, con opinioni spesso contrastanti, che rischiano di mandarti in confusione. Ecco allora l’importanza di corretti strumenti di informazione che possono orientarti nei percorsi di cura e attenuare l’ansia che la parola “tumore” genera immancabilmente>. È il commento di Marina Romanò, testimonial alla presentazione del libro: “Terapie mirate: 100 domande, 100 risposte” (Intermedia Editore), una guida per conoscere tutte le terapie mirate per combattere il cancro. Promossa da AIOM (l’Associazione Italiana di Oncologia Medica), con il contributo di Astra Zeneca, viene distribuita nei reparti di Oncologia e si può anche scaricare dal sito www.aiom.it o chiederne l’invio a domicilio.

Oggi, grazie alle “terapie target”, importanti progressi si sono ottenuti nella lotta contro i tumori: il 54% degli uomini e il 63% delle donne hanno sconfitto la malattia, con una sopravvivenza, a cinque anni dalla diagnosi, aumentata del 15% e dell’8%. <Abbiamo finalmente a disposizione molecole innovative che hanno aperto un “nuovo mondo” nella cura dei tumori, non solo in termini di efficacia, ma anche di qualità di vita per la bassa tossicità e la facile maneggevolezza>, puntualizza la dottoressa Stefania Gori, Presidente nazionale AIOM e Direttore del Dipartimento oncologico, IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria-Negrar di Verona.<Le terapie mirate sono ormai disponibili per curare i pazienti e fanno parte della realtà clinica di ogni giorno. La loro azione è “disturbare” la crescita e la proliferazione delle cellule tumorali, bloccando questi processi o rallentandoli. È come se i farmaci a bersaglio molecolare accendessero la luce rossa di un semaforo e le cellule malate non riuscissero più a proseguire la loro crescita. Ne consegue che il tumore e le metastasi, in alcuni casi, possono ridursi di dimensione e, in altri, anche mantenendo la stessa grandezza, rallentano o arrestano completamente la loro crescita>.

Paola Trombetta

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