“Il viaggio del campione – Il valore della diagnostica

Una docuserie dal titolo: Il Viaggio del Campione – Il valore della diagnostica, iniziativa patrocinata da Confindustria Dispositivi Medici, con il contributo di Roche Diagnostics, che, partendo dal paziente, racconta in tre puntate (le altre due saranno il 19 e il 26 luglio) il “viaggio” all’interno di un laboratorio di tre diverse tipologie di campione biologico (provetta di sangue, campione di tessuto e tampone nasofaringeo). L’obiettivo? Far emergere e portare all’attenzione l’importanza del ruolo svolto dalla medicina di laboratorio e dalla diagnostica in vitro per la salute dei cittadini. I processi a cui sono sottoposti i diversi campioni sono stati documentati tramite riprese video, all’interno dei laboratori di analisi di tre strutture ospedaliere italiane, con la competenza dei tre professionisti sanitari responsabili dei laboratori stessi, che sono stati ospiti dell’evento di lancio della campagna.

Marcello Ciaccio, Professore Ordinario di Medicina di Laboratorio, Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Palermo e Direttore del Dipartimento di Medicina di Laboratorio “P. Giaccone”, ha ospitato presso la struttura che dirige il viaggio della provetta di sangue associata al test della Troponina ad alta sensibilità (un test fondamentale per identificare tempestivamente l’infarto acuto del miocardio). Come lui stesso ha sottolineato: <la Medicina di Laboratorio è sempre più necessaria e indispensabile in tutte le fasi del processo assistenziale, dalla predizione e prevenzione, alla diagnosi, alla prognosi, al monitoraggio di malattia e terapia e permette in molte patologie, come nelle Sindromi Coronariche Acute tramite il dosaggio della Troponina, di fare una diagnosi precoce e una terapia tempestiva, permettendo di salvare la vita al paziente>.

Renzo Luciano Boldorini, Professore Ordinario Anatomia Patologica dell’Università del Piemonte Orientale e Direttore Anatomia Patologica e Breast Unit AOU Maggiore della Carità di Novara, presso la cui struttura è stato girato il viaggio del campione istologico, ha specificato come: <in questi anni le tecniche diagnostiche siano migliorate moltissimo amplificando quello che l’anatomia patologica può offrire alla cura del paziente. Ne sono un esempio le tecniche di diagnostica molecolare, che oggi  consentono con l’utilizzo di minime quantità di tessuto, quindi con prelievi poco invasivi, di fornire una serie di informazioni molto dettagliate relative alla firma molecolare del tumore, fondamentali per la definizione del percorso terapeutico>.

Infine Massimo Locatelli, Direttore Medico del Servizio di Medicina di Laboratorio dell’IRCCS Ospedale San Raffaele Milano, il cui laboratorio ha ospitato le riprese del viaggio del tampone nasofaringeo, ha ricordato che: <la diagnostica di laboratorio ha dato un grosso contributo alla gestione della pandemia e ha rappresentato un forte stimolo a implementare modelli di collaborazione con i clinici e di diagnostica estendibili ad altre patologie>.

<L’evoluzione della medicina di laboratorio è stata di entità tale da aver cambiato radicalmente il ruolo dell’informazione di laboratorio nei percorsi diagnostico-terapeutici>, conferma Mario Plebani, Professore Onorario di Biochimica clinica e Biologia molecolare dell’Università di Padova  e Presidente eletto della Federazione Europea di Medicina di Laboratorio (EFLM). <Risultati refertati in pochi minuti hanno modificato e migliorato la medicina d’urgenza, biomarcatori e test molecolari identificano fattori di rischio e possono modificare la storia naturale e l’evoluzione di molte patologie, altri esami guidano terapie sempre più personalizzate. Tuttavia, non è ancora chiara ai cittadini la complessità delle fasi dell’esame di laboratorio, né la percezione che errori nella richiesta degli esami, nelle procedure di prelievo, nella manipolazione e trasporto dei campioni possono compromettere la qualità dei risultati, l’accuratezza delle diagnosi e delle terapie. Comprendere “il viaggio del campione” è, pertanto, la premessa per una miglior conoscenza della complessità e del valore dell’informazione di laboratorio: un viaggio che vive di professionalità, tecnologia e passione per la diagnosi>.

Paola Trombetta

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