Gli USA adottano dall’Italia la terapia liquida per la tiroide

L’FDA, la Food&Drug Administration americana, l’ente preposto all’approvazione dei farmaci, ha approvato la commercializzazione negli Stati Uniti della formulazione liquida della Levotiroxina, l’ormone tiroideo. Messa a punto in Italia, dove è già in uso dal 2012 (anno della sua nascita) e rimborsabile, il farmaco in gocce, da sciogliere in acqua, si sostituisce alla classica terapia in compresse nella cura di alcune disfunzioni della tiroide. Soprattutto l’ipotiroidismo, una patologia diffusa che interessa il 3% della popolazione italiana (1 persona su 25) di cui l’80% donne, per lo più in post-menopausa o nel post-partum, con forme temporanee o permanenti di tiroidite e i bambini affetti da  ipotiroidismo congenito. «La sintomatologia dell’ipotiroidismo – dichiara il professor Andrea Lenzi, Presidente SIE (Società Italiana di Endocrinologia) – può essere sfumata, con disturbi che possono includere stanchezza, depressione, un possibile aumento di peso fino a un inizio di obesità. Se la patologia non è diagnosticata e trattata correttamente può provocare un aumentato rischio cardiovascolare, infertilità, complicanze gravidiche e fetali». Infatti la tiroide è l’organo che regola il buon funzionamento di tutti gli organi e apparati del corpo. Più semplice da usare, la formulazione liquida garantisce una migliore aderenza terapeutica anche da parte di pazienti in politerapia, la possibilità di modulare i dosaggi su valori intermedi, con una somministrazione su misura che controlla meglio i sintomi della persona, per una migliore qualità di vita. «Molti studi clinici, la maggior parte italiani – ha aggiunto il professor Vincenzo Toscano, Presidente AME (Associazione Medici Endocrinologi) – hanno dimostrato che questa formulazione, sebbene vada sempre assunta a digiuno, permette di evitare l’attesa di mezz’ora prima di bere il caffè mattutino (intervallo d’obbligo con la compressa), non interferisce con l’azione di alcuni farmaci, come gli antiacidi o gli inibitori di pompa protonica in uso per problemi gastrici, non ha controindicazioni con particolari alimenti, come nel caso della soia a cui si deve rinunciare con l’ormone in compressa, a vantaggio di un più rapido assorbimento». Inoltre la Levotiroxina liquida può essere impiegata anche in contesti clinici difficili: in pazienti ospedalizzati, allettati o con problemi di deglutizione (disfagici) o alimentati con sondino, nei pazienti dopo chirurgia bariatrica, in persone che soffrono di gastrite, celiachia, intolleranza al lattosio, o anche nei bambini con ipotiroidismo congenito per i quali verrà messa a punto una formulazione senza alcool, contenuto invece nell’attuale principio attivo. Il prossimo obiettivo sarà la commercializzazione della molecola liquida anche in Europa, dove dovrà ottenere l’approvazione di EMA, prima della messa in commercio: traguardo previsto entro un paio di anni.     F.M.

 

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