Contraccezione, a che punto siamo?

Migliorare la consapevolezza sui metodi contraccettivi e aiutare i giovani a fare scelte responsabili riguardo la salute sessuale e riproduttiva: è l’obiettivo della Giornata Mondiale della Contraccezione, istituita il 26 settembre dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Sui giovani c’è ancora molto da fare: secondo lo Studio nazionale Fertilità del 2019, l’89% dei ragazzi e l’84% delle ragazze cerca su internet informazioni riguardanti la salute sessuale e riproduttiva; i consultori sono poco conosciuti, il 68 per cento dei ragazzi e il 76 per cento delle ragazze non si sono mai rivolti a queste strutture. Una scarsa preparazione che riguarda non solo le adolescenti, ma tutte le donne: secondo l’ultimo rapporto Censis 2019 sui comportamenti sessuali degli italiani, il 23,3% delle donne tra 18 e i 40 anni considerano ancora oggi la contraccezione come un limite, e addirittura il 63,3% degli intervistati ha avuto rapporti sessuali completi non protetti, mentre un altro 15% non ha utilizzato la contraccezione perché cercava una gravidanza.

<In questo panorama la figura del ginecologo ha un ruolo fondamentale: alla donna va sempre chiesto come si protegge dalle gravidanze, domanda da fare anche quando il motivo della visita prescinde da una specifica richiesta contraccettiva>, puntualizza la dottoressa Franca Fruzzetti, Responsabile dell’Ambulatorio di Endocrinologia ginecologica dell’Ospedale universitario Santa Chiara di Pisa e Presidente della Società Italiana di Contraccezione (SIC). <Stimolare la donna a scegliere un contraccettivo sicuro e programmare la propria vita riproduttiva, vuol dire sostenerla nella scelta, valutare con lei i pro e contro di ogni metodo e proporre quello che più risponde alle sue esigenze>.

Per questo continua a essere importante coinvolgere le donne, come sta facendo Bayer, che da 60 anni svolge un ruolo di primo piano nella ricerca a favore della salute femminile e nell’occasione, lancia l’iniziativa di poter raccontare su Facebook e Instagram le #storiesdiragazze, raccogliendo le testimonianze delle donne e promuovendo la corretta informazione in ambito contraccettivo, anche tramite una serie di sondaggi sulla pagina Instagram “My Contraception Italia”. I primi dati del sondaggio rivelano che le giovani donne hanno iniziato ad andare del ginecologo per la prima volta a più di 16 anni (86%), quando in realtà la prima visita è consigliata tra i 10 e i 16 anni. I social e il web possono fornire informazioni semplici, ma non sempre corrette. I canali dove le utenti possono reperire informazioni esistono; bisogna saper scegliere quelli migliori e più accreditati. Tra questi il sito SiContraccezione.it  della Società Italiana di Contraccezione, ScegliTu della Società Italiana Ginecologia e Ostetricia (SIGO) e i consigli di My Contraception Italia su Facebook e Instagram.

Paola Trombetta

 

 

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