Al via la Campagna Nastro Rosa di LILT: controlli regolari e attività fisica per prevenire il tumore

Visite senologiche rimandate, mammografie temporaneamente sospese sono limitazioni che avranno conseguenze anche sulle malattie oncologiche. Per questo la Lega italiana per la lotta contro i tumori, LILT di Milano-Monza Brianza riprende la tradizionale Campagna Nastro Rosa “Join the Fight”  per rilanciare con forza l’urgenza di fare prevenzione come arma efficace contro il cancro. I dati più recenti sul tumore al seno attestano che in Italia una donna su 8 ha probabilità di ammalarsi, le nuove diagnosi sono 55 mila, 834.200 le donne che convivono con questo tumore e il tasso di sopravvivenza a 5 anni è dell’87% (dati Aiom-Airtum 2020). <Abbiamo imparato a indossare la mascherina per evitare il contagio da Covid>, sottolinea Marco Alloisio, presidente di LILT Milano Monza Brianza e primario di Chirurgia toracica, <ma ci siamo dimenticati dei tumori, anche di quello al seno. Eppure, i numeri parlano chiaro: nel 2020 in Italia le vittime del cancro sono state più del doppio rispetto a quelle del Coronavirus: 183 mila contro 75.891. Ho fiducia nelle donne che invito ad approfittare del Mese Rosa per rimettere la prevenzione al centro della vita. Non cancelliamo i risultati positivi raggiunti prima della pandemia: l’anno scorso aveva sfiorato il 90 per cento la sopravvivenza dalle diagnosi di tumore al seno. Ripartiamo dai controlli oncologici regolari e dall’attività fisica per riprendere voltare pagina>. L’Osservatorio nazionale screening registra un calo del 53,8 delle mammografie nel 2020. Per invertire il trend, nel mese di ottobre LILT metterà a disposizione il Viaggio della prevenzione: 12 giornate dedicate alla diagnosi precoce e gratuita del tumore al seno. Il nuovo Spazio LILT Mobile, un doppio ambulatorio su ruote completamente attrezzato, farà 11 tappe sul territorio di Milano e Monza, offrendo visite al seno e mammografia (l’esame è riservato alle donne over 40). Inoltre, il 23 ottobre ci sarà l’Open Day: visite gratuite su appuntamento nei 7 ambulatori dell’Associazione.

Un’altra arma contro il tumore è l’attività fisica. Nel mondo crescono le ricerche scientifiche che dimostrano una correlazione tra attività fisica e diminuzione del rischio di tumore al seno, come il recente studio pubblicato sul British Journal of Cancer a fine 2020, che attesta una riduzione del 23% del rischio di ammalarsi in donne in premenopausa che fanno regolare esercizio fisico e del 17% nelle donne in menopausa. <Sappiamo che l’esercizio fisico stimola le endorfine, aumenta le capacità antinfiammatorie e, quindi, rafforza il fisico>, spiega Paola Mosconi, ricercatrice del Dipartimento di Salute pubblica dell’Istituto Mario Negri IRCCS. <Oltre a questo, ci sono ricerche che confermano come le donne fisicamente attive abbiano un rischio inferiore di cancro al seno rispetto alle donne inattive del 12-21 per cento. Dalle ipotesi sembra che l’attività fisica controlli anche la glicemia e i livelli dell’insulina, un ormone che può influenzare la proliferazione delle cellule del seno. Inoltre, chi mantiene un peso più sano, contiene le cellule adipose, che producono estrogeni. E gli estrogeni in eccesso sono considerati tra i responsabili dello sviluppo nel tempo di un cancro al seno. Qualsiasi movimento che utilizza i muscoli e richiede più energia è considerato attività fisica: camminare, nuotare, andare in bicicletta e persino ballare>.

Le raccomandazioni OMS/Ministero Salute sull’attività fisica per la salute della popolazione adulta consigliano di svolgere in una settimana un minimo di 150 minuti di attività fisica aerobica d’intensità moderata o un minimo di 75 minuti di attività vigorosa, più esercizi di rafforzamento dei muscoli due o più volte a settimana. Anche nel paziente oncologico qualsiasi tipo di attività motoria apporta beneficio alla salute psicofisica.

Per consultare il programma del Mese Rosa di LILT: nastrorosa.legatumori.mi.it.

Paola Trombetta

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