Una semplice infezione può, in alcuni casi, dare origine a una reazione anomala, che rischia di danneggiare i nostri organi e renderli non più funzionanti. La Sepsi può colpire chiunque senza distinzione di sesso e di età e può anche far morire in tempi molto brevi. Sono più a rischio i soggetti con ridotte difese immunitarie. Per sconfiggerla occorre un tempestivo e adeguato trattamento nelle prime ore dell’insorgenza.
La scelta della giusta terapia antibiotica è fondamentale anche per combattere quei batteri, denominati superbugs, che negli ultimi anni hanno avuto un aumento esponenziale. La Sepsi vede coinvolti diversi medici: anestesisti-rianimatori, infettivologi, microbiologi, chirurghi ed è indispensabile un approccio multidisciplinare. In un futuro non molto lontano si prevede addirittura di poter studiare l’assetto immunitario del paziente, evidenziando la presenza di uno stato pro o anti infiammatorio e la terapia potrà essere guidata dall’identificazione di nuove molecole indici dello stato immunitario del paziente.
Le nuove scoperte in campo microbiologico permetteranno di identificare più velocemente i microrganismi responsabili delle infezioni e di impostare anticipatamente una terapia antibiotica mirata e impedire così che una banale infezione si trasformi in sepsi. In occasione della Giornata Mondiale, gli anestesisti/rianimatori della SIAARTI, grazie alla fattiva collaborazione con Trenitalia, molto sensibile a questa problematica e nell’interesse dei viaggiatori, svolgeranno un’attività d’informazione sulla Sepsi a bordo dei Freccia Rossa per tutta la giornata del 13 settembre. L’iniziativa prevede che un gruppo di anestesisti-rianimatori a bordo treno sottoporrà ai passeggeri un questionario allo scopo di elaborare a livello nazionale una statistica sul grado di conoscenza della popolazione su cosa sia la sepsi e consegnerà materiale informativo.
I medici saranno presenti sui treni della tratta Torino/Milano/Firenze/Bologna/Roma e Napoli.