“Il Cuore batte nel Web”: le iniziative della Giornata Mondiale

Poco interesse per la prevenzione e la salute del cuore, che è stato molto trascurato durante il lockdown. Secondo la Società Italiana di Cardiologia sembra addirittura che siano state effettuate ben 3 milioni di visite in meno rispetto all’anno scorso. La mortalità da infarto inoltre è quasi triplicata, a causa del netto calo delle visite ospedaliere da parte di pazienti cardiopatici per cure di routine e di emergenza, rimandate per paura di contrarre il virus. Non solo. Anche la ricerca di informazioni sul web sembra scarsa: solo il 5% delle persone cerca informazioni sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari, nonostante siano le principali cause di morbidità, invalidità e responsabili del 35,8% dei decessi. Lo conferma lo studio “Il cuore batte nel web” condotto da IQVIA per conto di Sanofi, in collaborazione con la Fondazione Italiana per il Cuore, presentato in occasione della Giornata mondiale del cuore del 29 settembre. Nonostante le malattie cardiovascolari siano la prima causa di morte, la salute del cuore non è tra gli argomenti più trattati: solo il 10% di tutte le discussioni in ambito salute, rispetto al 36% di interesse sui vaccini, 23% sui tumori, 21% sull’influenza e poco più del 10% sul diabete. Il 40% dei dibattiti sulla salute cardiovascolare è focalizzato sull’ictus, il 30% su infarto e scompenso cardiaco: i principali punti trattati nel corso delle conversazioni riguardano sintomi e diagnosi (25%), trattamenti (18%), cause e fattori scatenanti della malattia (14%) e impatto sulla qualità della vita (13%). Dai dati è emerso che oltre l’80% degli italiani cerca informazioni sulla salute e che 7 italiani su 10 per farlo utilizzano la rete. Le donne sono più attente e attive, quasi il doppio degli uomini: il 79% dei giovani sotto i 34 anni ha dichiarato di essere interessato a questi temi. I canali attraverso i quali avvengono le discussioni in ambito salute sono le News, le ricerche su Google, e Twitter mentre Facebook si conferma il social network più utilizzato per la condivisione delle informazioni su patologie, cure e diagnosi. Nel periodo post-Covid, forse complici le notizie su una possibile correlazione con il virus, l’infarto è stato il tema principale di discussione e gli italiani hanno aumentato del 59% le conversazioni su questo argomento rispetto al periodo precedente. In particolare hanno discusso dei rischi cardiovascolari correlati, delle difficoltà e ritardi nell’accesso agli ospedali, e dei rischi di morte.

Partendo dal dato preoccupante che solo il 5% degli utenti del web cerca informazioni sulla prevenzione cardiovascolare, nella Giornata Mondiale dedicata al Cuore sono state presentate diverse iniziative per far conoscere questi rischi. Tra queste “Il cuore non può aspettare”: campagna promossa da Novartis per lanciare un corretto messaggio orientato alla prevenzione del rischio e alla continuità terapeutica nello scompenso cardiaco, malattia che interessa circa un milione di italiani. La campagna, simbolicamente lanciata in occasione della Giornata Mondiale del Cuore 2020, si svolge in collaborazione con AISC, Associazione Italiana Scompensati Cardiaci, e con il patrocinio di SIC, Società Italiana di Cardiologia, FADOI, Federazione dei Dirigenti Ospedalieri Internisti e di SIMG, Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie. Fino a metà ottobre verranno distribuiti materiali informativi negli studi di cardiologi e medici di famiglia, nei centri ospedalieri e nelle farmacie aderenti. Durerà tutto il mese di ottobre sulla pagina face book di “Ascolta il Tuo Battito”. Questo slogan sarà anche lo spunto per realizzare un cortometraggio d’autore. Per seguire la Campagna: #ognisecondoconta; #ilcuorenonpuòaspettare.

Anche Bayer, in occasione della Giornata del Cuore, continua il suo impegno nella divulgazione, ospitando sulla pagina Facebook “Il Battito del cuore”, uno speciale video celebrativo, dove si potrà ascoltare la band di cardiologi all’opera con la canzone “Ci vuole un fisico bestiale” di Luca Carboni, già presentato lo scorso anno, #ilbattitodelcuore.

Paola Trombetta

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