STANZE DEL SALE: IL “RESPIRO” CONTRO I MALI DI STAGIONE

L’aria secca dell’ufficio e delle case riscaldate, il traffico e l’inquinamento sono le principali cause d’irritazione di naso, gola e delle prime vie respiratorie: provocano infiammazioni, terreno fertile per infezioni virali e malattie acute come raffreddori ricorrenti, tosse, asma o bronchite. Da diversi anni, però, c’è un modo per migliorare e curare i sintomi di alcune patologie otorinolaringoiatriche: le stanze del sale. Di che si tratta? Sono ambienti completamente ricoperti di sale, dal soffitto al pavimento, forniti di micronizzatore, un macchinario che riproduce il microclima marino. In Europa sono diffusissime e in alcuni paesi, come la Polonia e l’Inghilterra, sono considerate veri presidi sanitari. Ma anche l’Italia si sta attrezzando e su tutto il territorio nazionale le camere del sale sono sorte in maniera capillare, anche non sono ancora un trattamento regolamentato, e quindi non tutte hanno precisi standard ai quali attenersi. Esistono infatti stanze del benessere che usano semplici micronizzatori/ionizzatori e altre con dispositivi medici per praticare l’aerosol di sale secco a scopo curativo. E’ bene sottolineare che queste ultime utilizzano esclusivamente sale farmaceutico, quello delle soluzioni fisiologiche, mentre tutte le altre usano spesso quello rosa dell’Himalaya che, pur essendo un sale fossile integrale, puro al 100% e privo di sostanze inquinanti e raffinazioni, non possiede proprietà benefiche da inalazione, scientificamente provate.

In tutte le stanze del sale, comunque, la sensazione che se ne riceve è di generale benessere, perché oltre a respirare aria depurata, si è indotti al relax grazie ai giochi cromatici delle luci, alla musica di sottofondo, alle comode sdraio che allontanano la fatica e lo stress giornaliero. Ecco perché sono in molti a frequentare questi centri occasionalmente, senza una cadenza precisa.

In ambito pediatrico, invece, questi trattamenti sono consigliati a cicli continuativi, per cercare di ottenere maggiori benefici e ridurre le recidive tipiche della stagione fredda.

Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Il trattamento di haloterapia prevede una seduta da 30-45 minuti in apposite stanze che riproducono una miniera di salgemma, con umidità del 40-60% e temperatura tra i 18 e i 24 gradi. Il microclima ricreato in una stanza di sale è paragonabile all’aria del mare al mattino presto. Durante la permanenza, si inala il sodio che aiuta a ripulire le vie respiratorie e a ridurre i sintomi del raffreddore. E se l’adulto rimane sdraiato per la durata del trattamento, i bambini possono giocare con secchiello e paletta o… guardarsi un cartone animato.

Secondo la dottoressa Serena Danti, bio-ingegnere dell’Università di Pisa, «la terapia del sale, che si basa sull’assorbimento di particelle saline attraverso l’esposizione a microclimi ricreati dall’uomo, deve essere sempre regolata da un dispositivo medico certificato per garantire risultati e per la sicurezza del paziente. Nelle cabine di Aerosal, ad esempio, vi è un sistema che riproduce lo stesso ambiente marino grazie a un dispositivo medico certificato e secondo un brevetto che prevede una standardizzazione del prodotto e del protocollo terapeutico, controlli microbiologici continui e tracciabilità di ciò che si respira».

Lo stesso vale per le stanze del sale a marchio Salt Clinic, struttura sanitaria che basa la sua terapia su un’apparecchiatura elettromedicale, prodotta in Inghilterra, concepita esclusivamente per uso clinico e tramite sperimentazione. Questo micronizzatore lavora addirittura in base alla patologia da curare: prevede infatti la possibilità di selezionare la consistenza in micron del sale da inalare e la quantità di sale da immettere per metro cubo.

Quindi, non tutte le camere del sale sono efficaci nel migliorare la qualità di vita di adulti e bambini, pur sembrando a prima vista tutte curative. Lo conferma il professor Nicola Quaranta, direttore del reparto di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale di Bari: «Bisogna fare una distinzione tra i sistemi di haloterapia: ci sono quelli catalogati come “trattamenti di benessere” che non rispondono a criteri scientifici di trattamento terapeutico e quelli che, invece, sono classificati come “dispositivi medici”, secondo la Direttiva Europea 93/42/CEE per cui la tutela dell’utente è garantita, a condizione che vi sia una dimostrazione scientifica dell’efficacia». «La camera del sale di Aerosal, ad esempio, rientra in quest’ultima categoria perché, oltre alla presenza del sale sulle pareti, vi è un dispositivo medico che nebulizza le particelle di sale allo stesso modo di un aerosol. Quindi gli effetti benefici di questo trattamento, che si basa sulle capacità curative del sale naturale micronizzato con particolari tecniche e in un ambiente confinato, può essere considerato un valido trattamento coadiuvante nei disturbi dell’apparato respiratorio». 

A ulteriore conferma è stato pubblicato recentemente uno studio pubblicato sull’ International Journal Pediatric Otorhinolaryngology, realizzato da ricercatori italiani della Clinica Otorinolaringoiatrica dell’Università di Bari, riguardante gli effetti terapeutici dell’haloterapia con sistema Aerosal. Sono state eseguite dieci sedute regolari, dal lunedì al venerdì, per due settimane di trattamento Aerosal, su 45 bambini, dai 4 ai 12 anni, affetti da disturbi di stagione quali ingrossamento delle tonsille, otiti catarrali, muco recidivo, disturbi del sonno… I risultati sono stati positivi, con una statistica significativa. E inoltre la ricerca ha evidenziato che, in nessuno dei piccoli pazienti sottoposti alla terapia, si è manifestato un episodio avverso come insufficienza respiratoria,  prurito cutaneo o disturbo oculare, sia durante il trattamento che nelle ore successive. E’ stata perciò catalogata come terapia sicura, senza effetti collaterali. In proposito il direttore medico di Aerosal, Enrico Coletta, ha dichiarato: «I bambini possono godere solo di vantaggi da parte di questo trattamento, poiché non fa altro che migliorare la fluidificazione del muco. Il muco, anche nei casi in cui si presenta molto denso, arricchendosi di acqua si scioglie e viene eliminato più facilmente».  

In conclusione, la pratica dell’ haloterapia con dispositivo medico certificato, può ridurre effetti e durata di alcune malattie tipiche della stagione fredda, con una diminuzione anche delle ricadute. Per non sbagliare nella scelta di un sistema haloterapico, è sempre bene farsi indirizzare dal proprio medico curante o pediatra ai centri giusti dove praticare la terapia, per quanto tempo e quante volte all’anno. <In 2 settimane si possono ottenere risultati soddisfacenti, anche se è bene ripetere il trattamento più volte all’anno>, consiglia il professor Quaranta. Un motivo in più  per auspicare che presto vi sia la possibilità di comparare la terapia della camera del sale a quella dei centri termali, in modo che tutti i pazienti possano accedervi, così come accedono alle cure termali, convenzionate col sistema sanitario nazionale. Un ciclo prevede 10 sedute, ogni seduta ha un costo tra i 15 e 20 euro.

Per informazioni:

CLINICA DEL SALE MILANO:

Via Val di Sole, 10 (zona Ripamonti) 20141 Milano; info@clinicadelsalemilano.it

Tel. +39 02 39549388

Per trovare le strutture su territorio nazionale di Aerosal si può contattare il numero verde 800 611, 468, oppure visionare il sito http://www.aerosal.it/centri.php

CLINICA DEL SALE ROMA:

Via Sestio Calvino 134/136, Roma; info@clinicadelsaleroma.it

Tel. +39 – 06/64 00 69 47

SALT CLINIC

Via J.Weingartner 41, 39022 Lagundo  (Bolzano) info@saltclinic.it 

Tel. +39- 0473/491611

 

di Stefania Foti

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