TUTTA LA VERITA’ SULLE VACCINAZIONI

“Se è scomparsa la poliomielite, perché dovrei vaccinare il mio bambino? Se mio figlio è stato vaccinato contro morbillo e rosolia a 12 mesi, è proprio necessario fare il richiamo a 5 anni?

Posso fare la vaccinazione contro l’influenza se mio figlio soffre d’asma?”. Sono alcune delle domande delle mamme, intervenute al dibattito “La verità sulle vaccinazioni”, nell’ambito del Congresso, promosso i giorni scorsi a Roma, dalla Società Italiana di Infettivologia Pediatrica (www.sitip.org).

«La prima novità emersa da questo congresso riguarda l’influenza», puntualizza la professoressa Susanna Esposito, presidente del Congresso e della Commissione OMS per l’eradicazione di morbillo e rosolia. «Il vaccino antinfluenzale è caldamente consigliato nei bambini che soffrono di malattie cardio-respiratorie, in particolare l’asma. Molte autorità sanitarie hanno però esteso l’uso sistematico del vaccino antinfluenzale anche al bambino sano. In alcuni Paesi europei da quest’anno sarà impiegato nella fascia d’età 2-18 anni il vaccino a virus vivo attenuato e negli USA saranno disponibili vaccini quadrivalenti, efficaci contro due diversi tipi B di virus influenzale». Un altro dato importante riguarda il morbillo, una malattia per la quale, ancora oggi, un bambino su 10.000 muore e uno su mille contrae l’encefalite con esiti neurologici irreversibili. Eppure è anche la vaccinazione più disattesa, assieme alla rosolia, tanto che, tra gli adolescenti di oggi, solo la metà ha ricevuto una vaccinazione completa contro queste due malattie. Attualmente nel Regno Unito è in corso un’importante epidemia che, nel primo trimestre del 2013, ha causato 578 casi, il 20% dei quali è associato a focolai nelle comunità scolastiche. Per questo è partita di recente un campagna vaccinale nelle scuole di quei ragazzi che non sono stati vaccinati da piccoli. «L’OMS ha creato un’apposita Commissione che controllerà in Europa i programmi di prevenzione con due dosi di vaccino per i nuovi nati, una a 12 mesi e l’altra a 5 anni, recuperando gli adolescenti e gli adulti suscettibili alla malattia, con l’obiettivo di eradicare morbillo e rosolia entro il 2015. Per raggiungere questo risultato è necessario avere una copertura vaccinale del 95%», conclude la professoressa.

Buone notizie arrivano anche per la vaccinazione contro lo pneumococco: il nuovo vaccino 13-valente coniugato (PVC-13), che si è dimostrato immunogeno e sicuro nei primi anni di vita, può essere assunto in co-somministrazione con il vaccino esavalente.  

«Questo mix di sei vaccini (poliomielite, tetano, difterite, pertosse, epatite B, Haemophilus influenzae di tipo B), deve essere somministrato nel primo anno di vita, a 3, 5 e 12 mesi», spiega il professor Alberto Ugazio, direttore del Dipartimento di Pediatria all’Ospedale Bambino Gesù di Roma e presidente della Commissione Vaccinazioni della Società Italiana di Pediatria. «Sono vaccinazioni raccomandate, la cui copertura vaccinale ha oggi raggiunto il 97%. Le altre vaccinazioni “raccomandate” (morbillo, rosolia, parotite), previste nel secondo anno (13°-15° mese), raggiungono a mala pena il 90%. E’ importante ribadire l’importanza di queste vaccinazioni, non solo per tutelare la salute del bambino, scongiurando le possibili complicanze causate da queste malattie, ma anche per eradicare i virus ed evitare che altri bambini si infettino».

 

MENINGOCOCCO B: ARRIVA UN NUOVO VACCINO

Morire a due anni per la meningite? <Purtroppo non è così raro e succede nel 10% dei casi (300-1000 casi all’anno)> conferma il professor Rino Rappuoli, responsabile generale della ricerca Novartis sui vaccini, dove è stato studiato e prodotto il nuovo vaccino contro il Meningococco B. <Tra coloro che sopravvivono, circa l’11-19% presenta complicanze molto gravi: amputazioni, sordità, disabilità neuro comportamentali. I sintomi di esordio della malattia possono essere molto lievi, ma precipitare in pochissimo tempo verso quadri clinici gravissimi, fino alla morte in poche ore. Inizialmente, nelle prime 4-6 ore, ci sono sintomi delle alte vie respiratorie (rinite, faringite, febbre, nausea e vomito, inappetenza, irritabilità; nei bambini più grandi anche cefalea). Sintomi caratteristici della meningite sono le macchie che compaiono su diverse parti del corpo: in questi casi, purtroppo, è spesso troppo tardi per intervenire. Proprio per l’aggressività del germe, nonché per la rapidissima evoluzione dei quadri clinici caratteristici dell’infezione, l’unica possibilità di fronteggiare questo pericolosissimo patogeno è la prevenzione vaccinale>. Nel corso del 2013 è stato approvato dall’EMEA e dall’AIFA un nuovo vaccino contro il Meningococco B, che arriverà nei prossimi mesi in Italia, e rappresenta la più valida opportunità per sconfiggere questo batterio. Si sta studiando una formulazione che contenga entrambi i vaccini, contro il meningococco B e C, i due ceppi più diffusi. Se la maggior parte dei bambini (90-95%) venisse vaccinata, si potrebbe eradicare completamente l’infezione.

di Paola Trombetta

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